永遠の愛情を 手に入れたくないかと

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Non voglio ottenere l'amore eterno
永遠の愛情を 手に入れたくないかと

Ryu aprì gli occhi, avvertendo la strana sensazione qualcuno che lo stava fissando; nel farlo, si trovò davanti il volto si Yamato.

- Buongiorno- gli disse il minore.

- Buongiorno- Ryu sbadigliò appena - da quanto sei sveglio?- chiese.

- Qualche minuto; tra non molto devo andare, si apre la palestra- affermò Yamato.

- Anche io immagino... Verranno a chiamarmi tra poco- sospiró Ryu.

- Vorrà dire che abbiamo ancora un poco di tempo per rilassarci- fece notare il minore.

- Hai ragione- rise Ryu, avvicinandosi a lui.

Lo strinse mentre univano le loro labbra, sperando che Tenn e Gaku non andassero a bussare alla sua porta troppo presto.

- Dovremmo andare- sospiró Tenn, ma Gaku non accennò a lasciarlo.

- Yuki ha detto di prendercela comoda no?- mormorò il maggiore, lasciandogli un bacio sul collo.

- Gaku- Tenn si voltò verso si lui - abbiamo mantenuto la professionalità fino ad adesso, cerchiamo di continuare così almeno fino alla fine del caso-.

- Sai che mi riesce difficile rimanere professionale quando ti vedo con addosso quella divisa- borbottò Gaku, facendo scivolare le mani fino alle sue natiche e tirandolo verso di lui.

- Mi ci vedi da anni- fece notare il minore.

- Appunto, sono anni che mi trattengo, non merito una ricompensa?- commentó Gaku.

- Ti ricompenso tutte le sere- borbottò Tenn, ma poi sorrise dolcemente - solo cinque minuti, va bene? Dopo ci muoviamo-.

Gaku sorrise.

- E va bene- rispose, prima di unire le loro labbra.

- Tamaki, se continui a baciarmi non riesco ad alzarmi- disse Sogo, leggermente rosso.

- Appunto, perché dovresti alzarti? Io ho ancora sonno, rimani sui con me- si lamentó Tamaki.

Sogo non potè fare a meno di sorridere; Tamaki spesso si comportava ancora come un bambino, e lui amava quel suo lato.

Si sentiva sempre responsabile per tutto, tendeva a prendersi cura più degli altri che di sé stessi; di Tamaki poteva prendersi cura tutto il tempo, e allo stesso tempo il minore lo aiutava a rilassarsi, lo aveva portato a pensare un pochino di più anche a sé stesso.

- Dovresti alzarti anche tu- gli fece notare, allungando la mano e accarezzandolo dolcemente.

- Ma non mi va...- mormorò Tamaki, chiudendo gli occhi ed appoggiando la testa nell'incavo del collo del maggiore - ho una brutta sensazione, non voglio che ci separiamo- mormorò.

Sogo lo strinse leggermente.

- Non preoccuparti, Tamaki: anche se ci alziamo, rimarrò comunque con te- affermò.

YUKIMOMO-NO DOUBTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora