(Con te con una nuova faccia)
(新しい顔の君と)Yuki si guardò intorno: si trovava in una stanza vuota, circolare, al centro c'era solo la sedia alla quale era legato.
Aveva la bocca libera, ma pensare di mordere le corde sarebbe stato inutile: erano troppo in basso, e aveva sia mani che piedi legati molto stretti.
- Non ho via di scampo eh?- mormorò.
Eppure, sentiva che quella non era la sua fine: qualcuno sarebbe arrivato a salvarlo.
Sperava con tutto il cuore che fossero i Trigger, perché aveva paura di cosa sarebbe successo se Momo fosse arrivato lì.
Innanzitutto... Non sapeva se sarebbero riusciti ad andarsene: Momo era in gamba, ma Yuki temeva che la persona dalla quale voleva tenersi alla larga fosse proprio quella che l'aveva rapito.
E se Yuki si era fatto l'idea giusta su chi fosse quella persona, comprendeva bene come mai Momo fosse tanto cauto.
Se fosse stato preso solo per andare a salvarlo, Yuki non se lo sarebbe mai perdonato.
La porta si aprì e il detective alzò la testa mentre due ragazzi entravano nella stanza: il primo aveva i capelli bianchi, era più basso di lui, mentre il secondo era più alto, dai capelli rossi, e non sembrava molto convinto di essere lì.
- Finalmente qualcuno è venuto a parlare con me: mi avevano detto che avrei dovuto raccontare parecchio, ma da solo è un po' scomodo- commentó Yuki.
- Vedo che, come mi avevano riferito, hai una lingua tagliente, Yuki-san- commentó Minami, fermandosi a pochi metri da lui.
- Posso sapere i vostri nomi? Tanto, sappiamo entrambi che finirà con la mia o con la vostra sconfitta, per cui tanto vale presentarci. Io sono Yukito Orisaka, anche se immagino lo sappiate già- dichiaró Yuki.
- Vedo che hai compreso la situazione. Io sono Minami Natsume. Il mio collaboratore invece si chiama Toma Inumaru- rispose Minami.
Era abituato a lavorare con gli attori, per cui sapeva riconoscere quando qualcuno cercava di trattenere le emozioni o fingeva: per questo, quando non vide reazioni sul volto di Yuki al nome di Toma, pensò che non lo conoscesse.
Ma Yuki sapeva bene che quel ragazzo era in contatto con Momo: semplicemente, lui passava la vita a controllare le sue emozioni senza alcun problema; e soprattutto, gli era indifferente da che parte stessero le persone, finché questo non toccava qualcuno a cui teneva.
Toma lo fissò, chiedendosi se Momo gli avesse parlato di lui; in quel caso... Yuki stava contando sul suo aiuto?
No, non sembrava... Quel ragazzo pareva pronto a cavarsela da solo.
- Bene, Detective. Che ne dice di iniziare la nostra chiacchierata?- chiese Minami.
- Dipende da cosa volete sapere da me- rispose Yuki.
- In che rapporti sei con Momose Sunohara?-.
- Dipende. Voi in che rapporti siete con lui?- ribattè Yuki.
Minami sorrise leggermente.
- Pensi di essere nella posizione di fare lo spiritoso?- chiese.
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YUKIMOMO-NO DOUBT
Fanfiction- Qual'è il tuo piano? Perché ci hai salvati?-. - Perché voglio che tu sia felice-. Cosa succederebbe se il bambino che ha sempre creduto nella bontà degli altri, diventasse improvvisamente uno dei più grandi criminali del Giappone? Cosa succederebb...