.Senza volto.

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Le urla erano finite. Dal caos era tornata la calma, il silenzio, e con essi un senso d'attesa che metteva ansia.
L'aria che si respirava era viziata.

I loro volti erano stravolti dalla paura, paura dell'ignoto, del buio che si era portato via due delle cinque amiche.

Le gambe tremavano, anche il respiro si era fatto debole, poi, un passo.
Si girarono di scatto verso il punto in cui udirono il cigolio delle assi di legno del pavimento. Le loro espressioni, per quanto fosse possibile, erano ancor più atterrite di prima.

Un urlo e la ragazza a destra sparì, un grido  e quella a sinistra scomparve, quella in mezzo, rimasta sola, non diede al sicario il privilegio di sentire la sua paura, semplicemente sparì anche lei, in silenzio. Il buio della notte come sfondo e una pallida luna a guardare impotente.

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