Semplicità||Alexis Saelemaekers

41. Il bello deve ancora arrivare

"Often when you think you're at the end of something, you're at the beginning of something else."
<Spesso quando pensi di essere alla fine di qualcosa, sei all'inizio di qualcos'altro.>
-Fred Rogers)

Doriano

Osservo il ragazzo davanti a me e non posso fare a meno di ammirare i suoi lineamenti, proprio come la prima volta che l'ho incontrato. Sembra un angelo con i suoi capelli ricci e scuri, i suoi occhioni quasi neri che mi scrutano attenti, quasi con un velo di timidezza. Nonostante ciò che c'è stato tra noi in Canada, nonostante i baci, le ore passate a fare l'amore, arrossisce e si imbarazza ancora per un complimento o per il mio fissarlo.

"Non voglio che parti." Glielo confesso in modo diretto, perché questi giorni sono stati perfetti, come se niente e nessuno potesse mai più farmi male, e non vorrei proprio che tornasse a casa e mi lasciasse qua, alla mia vita di prima. "È tutto così perfetto quando siamo insieme."

"Anche io non vorrei andare... ma devo tornare a Parigi." abbassa appena il capo e riesco a vedere il dispiacere sul suo volto, poi riprende a guardarmi "Ma potremo vederci spesso. Non siamo poi così lontani... magari la prossima volta puoi venire tu a trovarmi in Francia, ti presenterò Pearl, le ho parlato di te e ti adora già per il semplice motivo che mi vede molto felice quando ci sei di mezzo tu, come non mi vedeva da una vita."

Le sue parole mi fanno illuminare, non riesco a credere che stia davvero succedendo tutto ciò, pensavo, o forse temevo, che una volta tornati dal Canada le cose tra noi si sarebbero raffreddate e poi, alla fine, avremo finito con il perderci. Capita, delle volte, di condividere qualcosa con qualcuno che ti fa sentire speciale, che pensi sia la persona giusta, ma che in realtà esce dalla tua vita proprio come ci è entrata, ed è questo che pensavo sarebbe capitato anche a noi... temevo saremo rimasti solo un bel ricordo, consumato dal tempo e dalla distanza.

"Allora verrò a Parigi... ora però dobbiamo raggiungere Esmeralda, diciamo che le ho chiesto un favore per te..." sussulta all'istante sentendo le mie parole e io ridacchio.
Se la sua espressione è incredula già da ora, non oso immaginare come reagirà quando si troverà davanti il suo idolo, Olivier Giroud.

"Che favore? Ti sembro vestito in modo adeguato per ciò che hai organizzato? Pensi che dovrei cambiarmi? Indossare qualcosa di più elegante? Qualcosa di più comodo? Non so..." ridacchio sentendo il suo tono agitato e per questo lui si interrompe, ridacchiando con me e scuotendo leggermente la testa come per tornare in sé. "E va bene, Dori... smetto di farmi paranoie, andiamo."

Ci scambiamo un sorriso e poi ci dirigiamo alla cassa per pagare il conto del nostro aperitivo, ridiamo e scherziamo con una complicità che mi fa sentire l'anima leggera, come se io e lui non potessimo vivere separati e solo insieme fossimo in grado di mantenere questo equilibrio, e mi sento super grato per tutto questo, mi sento fortunato come non mai.

*****

Esmeralda

Osservo Alexis chiacchierare con Olivier e sorrido senza quasi rendermi conto, beandomi del suono della sua risata mentre scherza con il francese.
È così bello e quasi mi scoppia il cuore di gioia a essere qua con lui, in pace, dopo tutto ciò che abbiamo passato. Sono passati pochi giorni da quando abbiamo risolto a casa sua, ma mi sento quasi rinata... lui mi era mancato, ma la cosa che mi era mancata di più era sicuramente la complicità e la genuinità di quello che c'è tra noi.
Quando siamo insieme, sembra tutto così naturale e puro, non c'è imbarazzo o che, siamo solamente noi che ci viviamo reciprocamente, assaporando la bellezza della nostra storia. Ho sempre pensato che con lui, dal primo momento, si è creato un rapporto unico e particolare, quasi come se ci fossimo conosciuti in un'altra vita e ora avessimo avuto l'opportunità di riprenderci proprio da dove siamo stati interrotti.