Capitolo 8

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Il sole è sorto da poco.

Ho chiuso le tende perché mi da fastidio il sole sullo schermo.

Ho ripassato per la verifica fino a poco fa, adesso mi merito un po' di riposo.

Faccio per accendere il pc e guardare un anime, ma mi arriva una notifica sul telefono.

È Abby.

Abby: -Ciao, Josh. Ti va se usciamo stamattina?-

Voglio riposarmi.

Mi vengono in mente Ellie, Vanilla e Liam.

Non mi vogliono.

Devo distrarmi.

-Va bene. Dove ci incontriamo?-

-Non ti preoccupare, ci accompagna mio padre in macchina-

-Ma dove andiamo?-

-Al centro per i senzatetto-

Da quando ci va?

-Perché?-

-Josh, te ne ho parlato a maggio, non ti ricordi? Tutti i sabati sono al centro per senzatetto per aiutarli-

Non l'ha mai detto né fatto.

-Ah, giusto! Va bene :)-

-Passiamo sotto casa tua alle otto, a dopo-

Sono le sei.

Che palle, volevo giocare.

Mi alzo dalla sedia e mi preparo.

* * *

Spero che tre caffè mi bastino.

Nessuno in casa si è ancora svegliato.

Meno male.

Sento una macchina fuori casa frenare.

Dal rumore del motore sembra una macchina molto grande.

Subito dopo mi arriva una notifica da Abby per dirmi di uscire.

Mi guardo un attimo allo specchio prima di prendere il cellulare.

Ho una felpa larga e grigia, che nasconde ogni singola forma del mio corpo, mani comprese.

Ho dei pantaloni larghi e neri in tela.

Ai piedi ho degli stivali neri e opachi.

Mi vesto poche volte così, sembro troppo aggressivo.

Se fossi più alto mi vestirei più spesso così.

Mi metto sopra un giubbotto che mi arriva alle ginocchia e che mi stringe in vita, per farmi più slanciato.

Quanto odio il mio corpo.

Avrei voluto essere più alto, non chiedevo molto.

Esco di casa ed entro in macchina al sedile di dietro.

Abby è di fianco a me. È vestita con un cardigan slacciato. È oversize e color crema. Sotto ha una maglietta bianca senza nessuna scritta e ha dei jeans chiari e molto larghi.

those icy eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora