✩°。 𝙅𝙪𝙙𝙚 𝙎𝙝𝙖𝙧𝙥 🐧 ⋆

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Premessa!
Questa fanfiction è da revisionare, ed è un misto di cringe e pessima scrittura, quindi personalmente ve la sconsiglio. Se siete interessati a qualcosa di più interessante, vi suggerisco di dare un'occhiata ai capitoli seguenti. Qualunque sia la vostra scelta, buona lettura e grazie per l'attenzione!

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Mi accasciai sul letto, in preda ad un attacco di noia, affondando la faccia nel cuscino e lasciando che il materasso e le lenzuola si appiccicassero alla mia pelle un po' sudaticcia, causa il tempo umido di aprile. Avevamo appena vinto la partita contro l'Unicorno, nonché la squadra dei nostri amici Eric e Bobby, e la rappresentativa degli Stati Uniti d'America. Durante quella complessa partita, però, ero riuscita a prendermi una bella storta alla caviglia, che ora mi tratteneva nella mia camera, con il divieto assoluto da parte dell'allenatore di calciare un qualsiasi oggetto di forma sferica. Aveva persino depredato la mia piccola camera da tutti i fogli che tenevo nel cassetto del comò, per evitare che ci creassi delle palline di carta e iniziassi a giocare. Tutto ciò perché, il mister Travis, aveva escluso l'idea di rimandarmi in Giappone e sostituirmi per due ordini di motivi: in primo luogo, perché, modestamente, ero uno dei pilastri portanti dell'Inazuma Japan, oltre ad essere una regista di livello pari a quello di Jude (se non superiore!) e, secondo, perché il medico aveva affermato che se fossi stata a riposo per tre giorni, sarei guarita ed avrei potuto tranquillamente giocare la partita contro l'Orfeo. E quindi eccomi qui, a maledire la mia sbadataggine ed a lanciare occhiate truci alla mia povera gamba malandata. Mi alzai delicatamente, cercando di non sforzare troppo l'arto dolorante, ed andai a sporgere il mio naso fuori dalla finestra, per prendere un po' di aria fresca, ma soprattutto per osservare i miei compagni giocare ed allo stesso tempo, morire di invidia.

- Forza Axel, passala a Xavier!

Ecco, le sue grida riecheggiare nell'aria, accompagnate dalla sua voce così dolce, ma allo stesso tempo decisa, senza neppure una minima traccia di insicurezza, paura.

- Comandante è proprio un nome che ti si addice – sussurrai, tra me e me sorridendo – ma io non sarò da meno Jude! Tra noi due, alla fine, sarò io la migliore regista del mondo! Non ho alcuna intenzione di lasciare il palcoscenico solo a te.

E come se quelle parole fossero riuscite a raggiungere il mio compagno, quest'ultimo si girò, in direzione della mia finestra, avvolto nel suo amato mantello rosso. Ebbi allora l'ennesima occasione di squadrarlo da capo a piedi: di certo Jude era proprio un tipo strano, con quegli occhiali spessi che impedivano di vedere i suoi occhi scarlatti, quel mantello rubino e la sua particolare pettinatura.

A quel punto, decisi di sfoggiargli uno dei miei migliori sorrisi di sfida, strizzando l'occhio. Lui, di tutta risposta, si fece scappare uno di quei sorrisini che appaiono raramente sul suo delicato viso e, anche se non potevo scorgere i suoi occhi, potevo immaginarmi che ricambiassero pienamente la mia occhiata colma di competizione.

- Jude, vuoi concentrarti! Abbiamo un torneo da vincere!

- Sì eccomi, scusate

E così anche quella distrazione dalla monotonia della malattia era andata, richiamata all'ordine dai nostri compagni.

Saltellando, mi diressi verso la scrivania in legno di mogano posta nell'angolino del mio alloggio e, notai di sfuggita che sul calendario era segnato in rosso un giorno. Eppure la partita con l'Orfeo sarebbe stata più di una settimana dopo quindi non poteva essere quello. Il 14 aprile? Il 14 aprile... Ma certo! Come avrei mai potuto dimenticarlo! Era il compleanno di Jude. Mancavano solo pochi giorni al suo compleanno e non avevo ancora la minima idea di cosa regalargli! Un momento, forse avrei potuto...

୧ ‧₊ 𝙄𝙣𝙖𝙯𝙪𝙢𝙖 𝙀𝙡𝙚𝙫𝙚𝙣 𝙛𝙖𝙣𝙛𝙞𝙘𝙩𝙞𝙤𝙣! ⋅ ☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora