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"Io e Jimin diventeremo genitori."

Taehyung lo dichiarò con i palmi sudati e con lo sguardo incerto di chi non ha la più pallida idea di quale reazione ci sarebbe stata alle proprie parole.

Era stato difficile prendere coraggio e buttar fuori quelle parole così ingombranti e non appena calò un silenzio tombale il Beta corse ad afferrare la mano dell'amato sotto il tavolo alla ricerca di conforto.

Intorno a loro gli altri cinque ragazzi della compagnia avevano tutti gli occhi strabuzzati e le labbra dischiuse per lo stupore, feromoni agitati tutt'intorno a loro.

"SUL SERIO?! PER QUESTO NON HAI TOCCATO ALCOL?!"

Hoseok poggiò rumorosamente le mani sul tavolo e scattò in piedi per sporgersi verso i due e quando dopo essersi scambiati un rapido sguardo essi annuirono un ampio e luminoso sorriso gli incurvò le labbra.

"Sapevo saresti rimasto incinto a breve Chimmie! Congratulazioni!"

Uno alla volta i ragazzi al tavolo iniziarono ad applaudire e con le guance leggermente rosse per l'imbarazzo Taehyung si sporse a baciare il proprio Omega avvolgendogli il ventre con le braccia e scatenando urletti eccitati.

Si staccò con un sorriso e con sguardo innamorato fissò il proprio amato.

Erano cresciuti insieme giocando nello stesso parchetto del quartiere e frequentando la stessa scuola sia alle elementari, sia alle medie, sia alle superiori.

Si conoscevano da sempre e proprio per questo si erano trasferiti insieme a Seoul una volta terminato il servizio militare che avevano deciso di fare nello stesso periodo: condividevano proprio tutto… o quasi.

Per anni Jimin aveva mantenuto segreti i propri reali sentimenti perché spaventato all'idea che, confessandosi, avrebbe fatto sentire Taehyung a disagio facendolo quindi allontanare da sé.

E poi erano Omega e Beta, non un'accoppiata gettonata.

Di solito i Beta sceglievano qualcuno della loro stessa specie, non degli Omega tanto difficili da gestire coi loro calori e impossibili da marchiare.

Però non gli era mai importato del fatto che avrebbe dovuto sopportare ogni volta quegli intensi giorni di heat senza sollievo e che non avrebbe mai potuto sfoggiare un marchio sul proprio collo: stare con Taehyung gli sarebbe stato più che sufficiente. 

Nonostante ciò non glielo aveva mai detto o almeno, non lo aveva fatto fino a quel trenta agosto di quattro anni prima quando, dopo aver alzato il gomito un po' troppo, aveva perso ogni lucidità.

Lo aveva baciato senza preavviso in una nuvola di dolci feromoni al mirtillo e fu un miracolo che la mattina successiva Taehyung riuscì a fermarlo prima che si buttasse dalla finestra per la vergogna.

Non che facendolo si sarebbero ucciso o anche solo ferito in modo grave visto che stavano al piano terra, ma questo era un dettaglio.

"Quindi oggi pagate voi, giusto?"

L'Omega dai capelli rosa si gelò sul posto e subito puntò gli occhi strabuzzati su Seokjin che lo fissava con quel suo solito sguardo sicuro di sé da Alpha.

"Ma se siete tutti già mezzi ubriachi hyung!"

L'altro fece spallucce non dando peso alla cosa e ciò fece scoppiare a ridere tutti i presenti tranne la coppietta direttamente interessata che, dopo essersi scambiata uno sguardo d'intesa, sospirò arrendevolmente.

"E va bene, ma qualcosa di leggero: toglietevi dalla testa quei liquori cinesi che ci ha offerto Yoongi-hyung l'altra volta."

In effetti quelle bottiglie costose quanto un’intera cena di uno dei ristoranti super "in" a Gangnam erano decisamente troppo forti.

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