Always In my Heart, Jason Harris.

Prologo

Premessa

Salve a te che ti sei casualmente imbattuta/o in quest'opera.  Sono davvero emozionata di riproporre ALWAYS IN MY HEART dopo quasi un anno di revisione e di notevoli cambiamenti che mi auguro non potranno fare altro che renderti felice. Spero davvero che questa mia prima storia -la prima di una lunga serie- possa giovare la tua persona e desidero tanto che tu possa supportarmi ed incitarmi a coltivare il mio sogno con consigli e critiche costruttive. 

Detto ciò, ti lascio alla lettura. Ti auguro di provare delle sensazioni magnifiche nelle vesti di Hailey Johnson.

Sono le sette e credo sia ora di alzarsi. Odio alzarmi presto, ma stamane non ho potuto farne a meno.

Mi aspetta un nuovo anno di studi, sei mesi distruttivi alla Medford High School a Boston - più precisamente Medford- ma non sono né psicologicamente né fisicamente pronta a relazionarmi con gli studenti del mio liceo e con quelli dei miei corsi. Sto per iniziare il quarto anno e avrò finalmente la possibilità di diplomarmi per poi ripartire con lo studio in un qualche college.

Mi sono alzata e ho da subito cercato di scorgere delle differenze allo specchio della mia camera mettendo a confronto l'Hailey Johnson di un anno fa a quella di oggi: i miei capelli castani si sono allungati notevolmente, la mia modesta altezza è rimasta, mio malgrado, sempre la stessa e il mio fisico si è tonificato; i lineamenti del mio viso si sono assottigliati e i miei occhi sono rimasti grandi e marroni. Pensandoci non sono cambiata, poi, così tanto, neanche caratterialmente. Sono rimasta la ragazza solare e testarda degli anni passati.

-Buongiorno- ho appena salutato i miei fratelli e preso posto accanto al tavolo di legno bianco della sala da pranzo, che ospita me e la mia famiglia da dieci anni.

-Buongiorno sorellina! Spero tu sia pronta per affrontare questo nuovo anno- Connor mi ha salutato con un grande sorriso. I suoi occhi, oggi, sono più azzurri del solito ed ha impregnato i suoi capelli castani di gel.

Connor frequenta il college, Harvard più dettagliatamente, e torna a casa molto spesso anche quando il giorno dopo deve dare qualche esame perché l'università dista solo dodici minuti da casa e lui dice di trovarsi più a suo agio a studiare qui.

-Per niente Connor- si aspettava una risposta positiva, considerando la sua fronte corrugata. Non sono per niente pronta ad affrontare questo nuovo anno. Spero che questo timore derivi solo ed esclusivamente dal pensiero di dover ritornare a studiare e non da qualche brutto presentimento.

-Devi rilassarti Hailey, sai bene che avrai successo anche quest'anno- Caleb cerca sempre di tranquillizzarmi e, per mia fortuna o sfortuna, la maggior parte delle volte non fallisce. E' un anno più piccolo di me e frequenta il mio stesso liceo, nonostante ciò, siamo completamente differenti, sia fisicamente che caratterialmente. Delle lentiggini ricoprono tutto il suo viso e lo rendono molto attraente, i suoi occhi sono grandi e più scuri dei miei e lo stesso discorso vale per i suoi capelli, corti e scomposti. Sia lui che Connor sono alti ed hanno un fisico ricercato e invidiabile.

Ho soltanto fatto un cenno con il capo alla sua affermazione, bevendo nel frattempo del latte caldo.

-Mi raccomando Caleb, quest'anno cerca di non metterti nei guai- E' un ragazzo d'oro, ma non risparmia risse e limita sempre lo studio per prendere parte a un qualche party. E' l'opposto di Connor, "la pecora nera della casa" si definirebbe lui se ora cominciassimo a mettere a confronto i nostri profitti scolastici.

-Già, immagino quante volte dovrò venire a salvarti il culo, per non lasciare che tu sorbisca un sermone sulla vita da mamma e papà- ha scherzato Connor.