Luca, il mio migliore amico, ha internet in casa da poco e perciò chiede sempre aiuto a me per alcune spiegazioni e per sistemargli un po' di cose al PC. I suoi lavorano fino a tardi, perciò i pomeriggi rimane sempre da solo in casa, così ne approfittiamo per passare dal tempo insieme e parlare un po'... in genere l'argomento principale sono le ragazze, o meglio, quelle che piacciono a lui. Io ormai sono consapevole di essere gay, ma ancora non ne ho parlato con nessuno.
Luca è un bel ragazzo di 18 anni appena compiuti, dalla carnagione chiara, capelli neri spesso sparati verso l'alto con quintali di gel. Cavolo quanto ci tiene a quei capelli e guai a chi li tocca. È un tipo molto vanitoso e da qualche anno indossa sempre lenti a contatto. Io l'ho sempre trovato più sexy con gli occhiali ma non ho mai avuto il coraggio di dirglielo.
Un pomeriggio presto arrivo sotto casa sua, e gli mando un messaggio per avvertirlo. Attendo un po' e, non appena sento aprire il portone, entro e salgo al secondo piano. Nulla di diverso da tante altre volte in realtà. Quando apre la porta noto subito l'asciugamano attorno alla vita e i capelli bagnati. È evidente che ha appena finito la doccia ed è per questo che ha impiegato un po' più del solito a rispondere. Uno spettacolo davanti a me! Il fisico leggermente scolpito dalla palestra cominciata poche settimane fa. Si notano soprattutto i pettorali e le braccia più grosse, le spalle allargate, il tutto ricoperto di goccioline d'acqua. Ma la cosa che più mi colpisce, ovviamente, è quel gonfiore lì, all'altezza del pacco.
- Entra - Mi dice.
- Grazie, tutto ok?
- Sì, abbastanza. A parte che si muore dal caldo...
Mi fa strada per il corridoio (la sua camera è l'ultima in fondo) e perciò ho tutto il tempo per ammirare la forma del culo che si pronuncia da sotto l'asciugamano attorno alla vita. Come se già quell'immagine non fosse sufficiente, nel movimento l'asciugamano scende leggermente, rivelando quella linea che separa le natiche.
Arrivato alla fine del corridoio si volta verso di me. Faccio appena in tempo a distogliere lo sguardo dal basso, prima che si accorga che gli sto effettivamente guardando il culo.
Accennando un mezzo sorriso mi invita ad entrare per primo e a sedermi, dopo di che mi spiega cosa devo fare. Nel frattempo io non riesco a distogliere lo sguardo dal suo pacco e da quel suo culetto così invitante. Faccio quasi fatica a capire quel che mi sta dicendo ma per fortuna mi aveva già accennato quello di cui avesse bisogno.
- Tutto chiaro?
A questa domanda istintivamente alzo gli occhi verso il suo viso e gli faccio cenno di sì con la testa.
Poi aggiunge: - Dammi qualche minuto che mi asciugo e mi e mi vesto. Se hai caldo puoi togliere la maglietta. Lo sai, qui è come se fossi a casa tua.
Gli sorrido e faccio un altro cenno con la testa.
Si dirige verso la porta del bagno, di fronte alla camera, e ne approfitto per dare un ultimo sguardo a quel culo e a quella linea che spunta dall'asciugamano. Non mi meraviglia il fatto che il mio pisello si sia svegliato e abbia iniziato spingere contro le mutande. Ora inizia a fare davvero caldo così tolgo la maglietta.
Inizio a fare quelle piccole operazioni al computer quando a un certo punto sento il rumore dell'asciugacapelli provenire dal bagno. Ma il suono è più acuto del solito, come se... ... mi volto... noto che la porta non era del tutto chiusa. Si vedeva uno spiraglio di luce provenire dalle luci sullo specchio sopra al lavandino. Se mi avvicinassi? Forse riesco a vedere nel riflesso dello specchio. Sono davvero tentato. Ma se mi scoprisse? Se mi vedesse dal riflesso? No, non devo! Mi rimetto al lavoro e do l'avvio a un download e una installazione. Ma quella porta semiaperta continua a chiamarmi, che faccio?Mi alzo e mi dirigo verso quella porta, lentamente, non vorrei sentisse i passi. Il cuore inizia a battere forte, respiro con calma, cerco di tranquillizzarmi, e intanto mi avvicino. Il cuore sempre più forte. Arrivo vicino la porta e... vedo solo dal petto in su. Lo specchio è troppo alto. Il cuore inizia a tornare ai battiti normali, sudo freddo.
Decido di tornare in camera ma improvvisamente, mentre sto per muovere il primo passo, Luca spegne l'asciugacapelli. Il cuore ricomincia a battere fortissimo, anche quella mezza erezione che avevo nelle mutande si spegne.
Sapevo che se fossi tornato indietro avrebbe sentito i passi, così decido di giocare d'anticipo e busso alla porta.- Un attimo sono nudo!
Cazzo, sì! Lo so che sei nudo, sono qui apposta.
- Tranquillo, volevo solo avvisarti che ci vorrà circa una mezz'ora per installare il tutto. – Gli rispondo.
Ancora col cuore a mille e anche con un po' delusione torno in camera, e mi risiedo davanti al computer guardando un po' la porta e un po' lo schermo. Se non altro ero riuscito a scamparla.
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Un sogno che diventa realtà
Teen FictionRacconto erotico della prima volta tra due amici. In un pomeriggio, non diverso da altri, si ritrovano a casa di uno dei due e accade qualcosa di inaspettato. N.B. Contiene descrizioni dettagliate di scene di sesso.