Capitolo 27: Guai in arrivo

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Prendo le mie cose ed esco di casa. Cam è appoggiato sulla sua macchina, in fondo al vialetto. «Allora, cosa vuoi fare oggi?» chiede mentre vado verso di lui «Andiamo a scuola» mi abbraccia, scompigliandomi i capelli «Sul serio vuoi andare a scuola? C'è il sole! Potremmo fare cose più divertenti oggi» si lamenta «Non ci pensare nemmeno! Siamo indietro con il programma e non posso più permettermi di saltare le lezioni» mi stacco da Cameron e mi siedo in macchina «Parla per te» dice ridendo. Fa il giro dell'auto e entra in macchia. «Cosa vorresti dire? Che sei più intelligente di me?» «Oh ne sono più che sicuro! Non hai bisogno di andare a scuola... ti aiuto io» tenta «Andiamo, arriveremo tardi a scuola» dico ridendo. Sbuffa e mette in moto «Facciamo una scommessa, chi prende il voto più alto al prossimo esame... vince» dico attirando la sua attenzione «Piccola, preparati a perdere» risponde contento «Io non ci conterei molto»

Prima di entrare in classe io e Cam ci fermiamo su una panchina ad aspettare le mie amiche «Se dobbiamo prendere un bel voto vorrà dire che dobbiamo studiare» dice pensieroso «Wow Cameron, non sei poi così stupido! Mi sorprendi...» dico ridendo «A casa tua?» continua ignorando i miei insulti «Perché a casa mia? Non possiamo stare da te? Mio padre sarà a casa stasera» chiedo confusa. Non siamo mai stati a casa mia. «Non possiamo stare a casa mia, ci sono dei lavori in casa» mi risponde «A casa tua?» chiedo. Di porta la mano sul cuore con gesto teatrale «La tua intelligenza mi ha colpito» ride «si a casa mia, stanno ristrutturando tre camere» spiega «Non capisco, la casa è nuova! Ha già bisogno di modifiche?» chiedo «A dire il vero stanno finendo di costruire queste tre camere. Una è la stanza di Emily» il suo umore sembra cambiare non appena pronuncia il nome delle sorella «Una è la camera degli ospiti e il suo bagno» conclude sorridendo «E allora dove dormi?» chiedo «Tu con le tue mille domande! In camera mia» afferma «Ma allora possiamo andare da te a studiare!» non ho voglia di spiegare a mio padre di Cameron «In camera mia non si studia, si fanno altre cose... E poi c'è troppo rumore per concentrarsi» risponde ridendo «Vedo che ho ancora un certo effetto su di te» dice indicando le mie guance. Stava per baciarmi ma Isabelle e Lucy arrivano correndo e urlando «Siamo in ritardo Amy, andiamo!» Lucy accenna un sorriso a Cam mentre Isabelle gli passa davanti e mi prende per mano «Sbrigati!» mi dirigo verso la lezione e prima di entrare in classe dico a Cameron «Non ti azzardare a tornare a casa! Vai a lezione!»

L'ora successiva ho lezione con Izzy e Cameron. Entrambi si siedono al mio fianco, Isabelle a sinistra e Cam a destra. Mentre cerco di seguire la lezione, Cam e Izzy si lanciano occhiatacce e ogni tanto Isabelle gli fa la linguaccia e Cameron risponde con segni poco gentili. Loro possono fingere quanto vogliono, io so che a Izzy Cam sta simpatico e che lui trova la mia amica divertente. «Piantatela! Cameron devo ricordarti chi sarà la vincitrice?» rido tenendo un tono basso «Ti devo correggere tesoro, sarò io a vincere. Non rimanerci troppo male però» «Che ragazzo competitivo...» si lamenta Isabelle «Eh si, mi ricorda qualcuno» le rispondo. Lei cerca di trattenere una risata e finalmente si concentra sulla lezione, e così fa Cameron. Alla fine della lezione il professore ci assegna dei compiti da fare a casa a coppie «Potete scegliere voi con chi stare, l'importante è che vi impegnate per fare un buon lavoro»

Il tragitto verso la mensa è una tortura, Cameron e Isabelle stanno ancora litigando per chi deve fare il lavoro con me. «E va bene! Hai vinto tu!» urla frustrata Isabelle, mentre si siede di fianco a Lucy «Oh che novità! Alla piccola Smith non piace perdere?» dice Cam ridendo «Cameron!» diciamo io, Izzy e Lucy «Smettila se ci tieni al tuo bel visino» lo avvisa Lucy. Cameron manda un bacio a Isabelle con il suo solito fare teatrale e lei in risposta gli lancia il suo panino, che poi però si riprende.

A fine giornata esco di scuola e saluto con un caloroso abbraccio le mie amiche. Cameron mi sta aspettando in macchina. Quando mi siedo lui mette via il telefono e mi dà un bacio «Con chi stavi scrivendo?» chiedo curiosa. Magari sua sorella è tornata. «Con un mio amico. È per lui la stanza degli ospiti. Arriverà domani da New York» afferma contendo. Non importa a quanto tempo passero con lui, il suo sorriso mi farà sempre mancare il fiato. «È un tuo vecchio amico?» chiedo. Fa segno di si con la testa e dice «Il mio migliore amico da quando eravamo all'asilo» Probabilmente non dovrei fargli domande su sua sorella, ma se stanno rifacendo pure la sua camera vorrà dire che anche lei tornerà «E tua sorella? Anche lei arriverà qui?» chiedo scrutando bene la sua faccia «Si» dice senza far tralasciare alcuna emozione «Quando?» la sua pazienza è al limite «Non lo so, ma tornerà uno di questi giorni. E per quanto mi piacerebbe non posso cacciarla via, è mia sorella» risponde «E sei contento che torna oppure...» «Basta Amy!» dice mettendo in moro l'auto.

Quando arriviamo a casa mia, il suo umore è già cambiato. Almeno adesso è più calmo. Entro in casa e mi dirigo verso camera mia. Bethany è sul mio letto con il mio computer. Si gira verso di noi e si alza «Scusate, tolgo il disturbo» dice uscendo dalla mia stanza «Beth quello è il mio computer» le urlo dal corridoio. La sua testa sbuca fuori dalla sua camera «Lo so. Grazie» dice e richiude la porta. Entriamo in camera mia e Cam si siede sul mio letto, cominciando a tirare furi le cose di scuola. Ci sono i miei vestiti sparsi ovunque, vestiti che non ho tirato fuori io. «Pensavo che eri ordinata» dice Cam indicando i vestiti per terra «Lo sono, mia sorella no. A quanto pare non le basta il suo armadio strapieno di cose» stavo per andare in camera sua e chiederle una spiegazione ma poi mi ricordo che ho addosso la sua maglietta che le ho preso dall'armadio questa mattina. Mi siedo di fronte a Cam e cominciamo a studiare. Dopo circa un quarto d'ora sento la porta di casa sbattere «È tuo padre?» mi chiede il biondo. Guardo l'orologio «No, è troppo presto. Sarà Bethany» rispondo riprendendo in mano i fogli. Faccio finta di non notare lo sguardo di Cameron su di me ma dopo un solo minuto cedo «Cosa vuoi?» chiedo sorridendo. Lui butta i fogli per terra e si sposta più vicino a me per potermi baciare «Te» sussurra tra un bacio e l'altro. Dopo cinque minuti i fogli sono finiti tutti per terra e io e Cameron ci stiamo ancora baciando. Lui è sdraiato spora di me quando entra in camera mio padre «Amanda, Beth mi...» si interrompe subito non appena mi vede. In meno di un secondo Cam si è alzato. «Salve» dice facendo un gesto strano con la mano «Amanda?» chiede tenendo lo sguardo fisso sul mio ragazzo. «Papà... stavamo studiando» spiego imbarazzata «Lo vedo. Se vuoi studiare con un ragazzo vai di sotto. In camera non si studia!» dice lui, probabilmente più imbarazzato di me «Perché non andate di sotto?» ordina mio padre e esce dalla stanza, assicurandosi però che lo stiamo seguendo «Io te l'avevo detto che in camera si fanno altre cose» mi sussurra ridendo Cam. Mio padre lo sente e si gira di scatto, Cam alza le mani e fa un sorrisino angelico.

Finiamo di studiare dopo soli dieci minuti, è troppo imbarazzante anche solo guardarlo sotto lo sguardo severo di mio padre. Accompagno Cam alla porta e gli do un bacio prima che se ne vada. Ritorno in cucina per prendere le mie cose e ritrovo mio padre esattamente nello stesso posto dove era prima «Amanda...» «No ti prego papà non parliamone. Non ti devi preoccupare, ci stavamo solo baciando» dico imbarazzata «Okay... ma stai attenta!» prendo le mie cose e torno in camera mia. Rimetto a posto tutti i vestiti sparsi in giro per la stanza e vado a farmi una doccia. Mi avvolgo in un asciugamano ed esco dal bagno con ancora i capelli bagnati. Urlo quando vedo qualcuno seduto al buio sul mio letto. «Non urlare, sono io!» mi tranquillizza Cam «Cosa ci fai qui?» chiedo respirando a fatica per lo spavento «Sono venuto a finire quello che avevamo cominciato» mi risponde con un sorriso malizioso «Studiare?» chiedo scherzando «Ti ho già detto che in camera non si studia»

Cameron e Lucy stanno aspettando me e Isabelle all'entrata della scuola. Quando gli abbiamo raggiunti ci dirigiamo tutti insieme a lezione. Salutiamo Lucy ed entriamo in classe. Solo quando mi siedo e vedo il compito di Izzy sul suo banco, mi ricordo che io e Cameron non abbiamo fatto niente. «Izzy, era per oggi?» chiedo allarmata. Lei annuisce «Non ti preoccupare, devi consegnare solo una parte oggi. Per finirlo hai ancora tempo» dice «Merda!» mi giro verso Cam e lui annuisce. Ci alziamo ed arriviamo fino alla porta, dove purtroppo c'è il professore di storia «Dove pensate di andare? Ritornate subito ai vostri posti» Cameron non aveva intenzione di mollare così facilmente, stava per aprire bocca ma lo prendo per un braccio e lo trascino fino al nostro posto. «È già la terza volta che dimentico i compiti. Sono morta» Cam si gira di scatto verso di me sentendo le mie ultime parole «Scherzavo!» cerco di sdrammatizzare «Io non gli ho mai fatti» ammette lui alzando le spalle. Alla fine delle lezione il professore passa da tutti gli studenti per ritirare il compito, quando arriva da noi ne io ne Cameron diciamo niente «Anderson, il vostro compito?» prendo la parola prima che Cam possa creare altri problemi «L'ho dimenticato a casa... Lo consegnerò domani, mi scusi» dico «No, cambieremo i gruppi. Cameron con Samantha e lei signorina White con Anthony Owen» «Fantastico, non vedo l'ora...» sussurro a Cam sbuffando.

Ditemi se volete che continuo

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