Macarena
"Zulema, così non andiamo da nessuna parte." urlo, esasperata.
Riesce sempre a farmi perdere le staffe, sempre. Io sto provando con tutta me stessa a ricostruire il nostro rapporto, ma lei riesce solo a sfidarmi e farmi innervosire.
L'unica cosa che le importa è vincere contro di me, come se fossimo ancora due nemiche. Invece, per quanto mi riguarda, dovremmo giocare nella stessa squadra.
"Senti, io ci sto mettendo tutta me stessa, però tu sei una vera rompicoglioni e io non ti sopporto proprio." dice lei.
"Mi insulti quando sai che dico la verità."
"E quale sarebbe questa verità?"
"Che tu non vuoi stare con me."
"Hai ragione, in questo momento non voglio. Anche perché ho molte cose a cui pensare..."
Questa sua frase segna un "time out". Mi blocco e cerco di capire ciò che mi ha appena detto. Quali sono le cose a cui deve pensare?
La prima cosa che mi viene in mente è il cancro, prego che non sia di nuovo malata.
"Zulema, di cosa parli?"
"Di mia sorella."
"Cioè?"
"Non sei stata tu ad ammazzarla... Lei si è suicidata... Semplicemente ha usato te come mezzo per togliersi la vita..."
"Ma cosa stai dicendo?"
Mi passa una lettera, scritta da Aisha, che io leggo con molta attenzione.
È vero, lei si è suicidata. Non ha avuto il coraggio di farlo da sola e mi ha spinto a spararle. Probabilmente sapeva che avrei fatto qualsiasi cosa pur di proteggere Zulema.
Sono arrabbiata perché la sua morte ci ha causato moltissimi problemi, perché mi sono sentita in colpa per anni e soprattutto perché Zulema ha sofferto tanto quando lei se ne è andata. E io odio vederla soffrire.
Guardo mia moglie, o meglio la mia ex moglie. Le prendo la mano, per farle capire che io ci sono per lei. Comunque vada tra noi, ci sarò sempre per lei.
"Non voglio perderti." le dico.
"Maca... Non siamo pronte..."
"Lo so..."
Siamo in un posto molto romantico. Si tratta di una bellissima passeggiata sul lungomare circondata da un paesaggio stupendo.
Abbiamo litigato finora, come sempre. Però questa volta è stato diverso, questa volta la nostra discussione è stata costruttiva.
Stiamo facendo le cose con calma, stiamo usando la razionalità per una volta nella vita.
Decido di seguire la testa e di non ascoltare il mio cuore, decido di allontanarmi da Zulema.
"Credo che tu debba andare a prendere Yasmin." le dico.
"Sì, vado. Allora ci vediamo, biondina."
Io vado a prendere un caffè con Olivia che mi sta sempre accanto. Non è perfetta e spesso ha fatto degli errori soprattutto con Ismael, ma è una delle mie migliori amiche e abbiamo imparato a non giudicarci a vicenda.
Le parlo di Zulema e dopo mezz'ora mi rendo conto di essere estremamente noiosa. Non ho altri argomenti, lo so, però non so cosa farci.
Non riesco a togliermela dalla testa e vorrei solo tornare su quel lungomare e stringerla forte tra le mie braccia. Forse io stessa avrei bisogno di un abbraccio che rimetta insieme i pezzi anche perché, dopo tutto quello che abbiamo passato, stare separate fa ancora più male.
"È finita, è finita per sempre..." sussurro.
"Non dire così, io e Ismael ci siamo lasciati e ripresi mille volte e adesso siamo felici."
"Ci stiamo provando, Olivia. Stiamo facendo terapia di coppia da mesi, ma lei si comporta sempre come se avesse chiuso con me e io sono stufa di rincorrerla. Forse devo accettare che è stata una bella storia che si è conclusa."
"O forse no." risponde lei, guardando alle mie spalle e sorridendo.
Vedo Zulema, in piedi dietro di me.
"Olivia, ci lasci sole un attimo?" le chiede.
La mia amica annuisce, facendole l'occhiolino.
Che cosa hanno tramato queste due alle mie spalle?
Zulema inizia a parlare, prima che io abbia il tempo di chiederle qualcosa.
"Non so perché prima ti ho fatto credere di non volerti... La psicoterapeuta ha detto che siamo pronte... E io so che siamo pronte... Mi sei mancata in tutti questi mesi, mi manchi..."
Rimango a bocca aperta, di solito non mi fa queste dichiarazioni, a meno che io non sia mezza morta.
"Mi manchi anche tu..." le rispondo.
"Allora potremmo ficcarci l'orgoglio su per il culo e... Non so...Riprovarci? Possiamo stare insieme sul serio, cosa ne pensi?"
La bacio, come non facevo da mesi. Penso che un gesto dica più di tante parole.
E in questo bacio c'è tutto l'amore che provo per lei.
"Era un sì?" mi chiede, quando ci stacchiamo.
"Secondo te?"
"Ora andiamo a prendere Yasmin, è ancora con la babysitter."
Prima di andare da nostra figlia passiamo in edicola e le compriamo un pupazzo di Minnie che è uscito con un piccolo libro di Topolino e che lei ci aveva chiesto un po' di giorni fa.
Oggi vogliamo viziarla, oggi vogliamo farle capire che si merita ogni premio che le diamo e che è una bambina meravigliosa. Vogliamo farle capire che le sue mamme sono fiere di lei, che su certe cose è molto più avanti di noi.
Vogliamo che sappia quanto la amiamo e quanto ci amiamo io e Zulema, vogliamo farle capire che bisogna impegnarsi per le cose davvero importanti e che noi lo abbiamo fatto.
Vogliamo iniziare di nuovo la nostra vita insieme, tutte insieme, come una famiglia unita e felice. Lo siamo state e possiamo esserlo ancora, più consapevoli di prima.
Forse, finalmente, avremo un po' di pace.
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I hate u, I love u
FanfictionMacarena è riuscita a scappare e vive in Marocco, pronta a iniziare una nuova avventura: diventare mamma. Dovrebbe essere il momento più felice della sua vita, ma le manca qualcosa: lei... Zulema, la sua nemica storica con la quale però ultimamente...