CAPITOLO 29

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Le labbra che hanno il gusto delle lacrime

-dicono-

Sono le più dolci da baciare

Dorothy Parker

DEMONS' POV

Stacey sembra essere impazzita. Continua a battere furiosamente contro la porta urlando il nome di Cody che probabilmente se né già andato dato che non le risponde neanche.

Resto fermo a guardarla. Nonostante sia arrabbiate, le gote rosse e il fumo che le esce dalle orecchie resta bellissima. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso mentre osservo il suo corpo delicato fasciato da quel vestito mozzafiato.

Vorrei che si sedesse qui, sul letto, accanto a me. Che mi permettesse di stringerle la mano e di baciarle le labbra con lentezza e dolcezza. Quando ruota il busto verso di me, immergendo i suoi occhi azzurri nei miei, mi sento mancare il fiato.

« C'è l'hai il cellulare? >>

Sì ma non chiamerò Cody per convincerlo ad aprire. Voglio restare qui con te anche se questo vuol dire percepire questa lontananza e freddezza che mi sta dilaniando l'anima.

Scuoto la testa in senso di diniego e lei sbuffa tornando a prestare attenzione alla porta contro la quale torna a bussare con violenza.

« Qualcuno apra questa porta! >> strilla cercando di sovrastare la musica

« È tutto inutile >> borbotto cercando di dissuaderla prima che perda completamente la voce << Vieni qui e siediti >> proclamo spingendomi all'indietro sul letto per appoggiare la schiena alla testiera <<vedrai che tra poco Cody tornerà indietro e ci libererà >>

Lo dico solo con lo scopo di tranquillizzarla ma sarei tentato di infilarmi in bagno con la scusa di dover pisciare e scrivergli un messaggio minaccioso ordinandogli di non presentarsi fuori dalla stanza prima di domani mattina.

Stacey sbuffa prima di scivolare agilmente per la stanza andandosi a sedere sul bordo del letto. Rischia di cadere al più piccolo movimento ma la cosa pare non interessarle. Preferisce sbattere il suo culetto sul pavimento piuttosto che stare accanto a me.

Fisso il suo profilo fine e il nasino all'insù che sembra urlare "leccami" e giuro che sto morendo dalla voglia di farlo. Picchietto le dita sul petto mentre continuo a guardarla divertito dal suo palese nervosismo.

« Sei venuta con Boyer?! >> constato rabbioso

Le avevo già detto quanto mi desse fastidio che ci uscisse insieme. Quello non la merita e certo io non sono da meno però io per lo meno non sono un pazzo come quello lì.

« Lo sai che sono venuta con lui >> ribatte risoluta

« Speravo di aver frainteso >>

Non risponde mentre io percorro con gli occhi il suo viso truccato in maniera decisamente eccessiva. Il corpo reso troppo provocante da quel vestito che non si addice alla sua personalità pura e delicata.

Eppure nonostante questa ragazza sembri l'alter ego di quella che mi manda in confusione non riesco a non pensarlo. È bellissima e l'idea che l'abbia fatto per quello mi manda in bestia.

« Ti sei fatta bella per lui >> la vedo perdersi in pensieri che non voglio conoscere soprattutto se mi sta paragonando a quel tipo << smettila di rimuginare >>

« Faccio quello che voglio >> borbotta orgogliosa

« Come ti pare >>

Sbatto la testa contro la testiera e osservo il soffitto prima di tornare a guardarla. Lui non può piacerle più di quanto le piaccia io. Cody direbbe che sono troppo narcisista se sentisse questo mio pensiero ma non è così, è obbiettività.

(IM)POSSIBILE AMARTI ~ la storia di DemonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora