SPAZIO AUTRICE
In questo libro noterete che a differenza del primo ci sono i pov di vari personaggi.
Così facendo ho voluto dare lo spazio neccessario ad ogni personaggio in modo anche da riuscire a comprendere il suo carattere e le sue azioni.
Ma ci tengo a precisare che i due personaggi PRINCIPALI sono James e Juliette.
Se avete domande o volete dei chiarimenti fate pure, risponderò molto volentieri.
Detto questo, buona lettura<33
FINE SPAZIO AUTRICE.
Juliette3 𝑚𝑒𝑠𝑖 𝑑𝑜𝑝𝑜
Edward era in piedi davanti alla stanza di suo padre, da quando si era ammalato tutta la gente del regno temeva la sua morte.
«Come sta?» chiesi non appena il dottore fu uscito «Si sta riprendendo, non dovete preoccuparvi»
Solo allora Edward sembrò rilassarsi appoggiando la schiena contro il muro.James ci raggiunse chiedendo informazioni a quest'ultimo, il suo profumo aleggiava in aria inebriandomi le narici.
Pensavo di riuscire a dimenticarlo.
di riuscire ad amare qualcun'altro, ma quando i suoi occhi incontrarono i miei, capì che non avrei mai amato qualcuno che non sia stato lui.𝑚𝑎𝑙𝑒𝑑𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑚𝑒!
«Edward io vado, ci vediamo più tardi» ma prima che io possa compiere un passo Raissa ci raggiunse sorridendo «Oh Juliette sei qui, e ci sono anche loro» si aggrappò al braccio di James standoli stretta, lui non ne sembrò felice infatti iniziò a divincolare il braccio per allontanarsi da lei.
«James, ti ricordo che non manca molto alle nostre nozze non puoi continuare a trattarmi così!»
quest'ultimo rollo gli occhi al soffitto senza degnarle di risposta «Mi dispiace tanto interrompere le tue lamentele, ma potresti dirgli queste cose quando sarete da soli? non penso che a qualcuno interessi come ti tratta»
Edward era palesemente seccato, ma come dargli torto.«Anche a te non interessa, Juliette? ti vedo un po' sola, sai staresti davvero bene con Edward» un sorrisetto divertito le curvò le labbra sottili
io e quest'ultimo ci rivolgemmo un occhiata d'intesa
«Hai proprio ragione, staremmo davvero bene insieme» si avvicinò a me avvolgendomi le spalle con il suo braccio possente
«Quante cazzate, Edward forse dovresti allontanarti un po'» si passò una mano ornata di anelli tra i capelli neri scompigliandoli di più
«Dovrei?» chiese rivolgendosi a me
«No, non dovresti. andiamo»Ci allontanammo da loro uscendo in giardino, il sole era ben alto in cielo, così ci sedemmo sotto l'ombra di un grande salice piangente.
«Tu lo ami?»
«Sta per sposarsi Edward» lui scosse la testa arricciando il labbro inferiore «Lui non la vuole, sta continuando a posticipare la data sperando che lei si stanchi» appoggiai la testa sulla sua spalla «Dovresti parlare con lui, chiarirvi»«No io..non voglio più interferire tra lui e la sua scimmia domestica»
lui scoppiò a ridere a seguito delle mie parole «A me sembra più un troll che una scimmia»«Come sta andando con i preparativi Raissa cara?» il Re faceva la stessa fatidica domanda ogni giorno, aveva il viso stanco eppure si ostinava per sedersi a tavola con noi dicendo che odiava stare in camera da solo.
«Andrebbe bene se solo suo figlio non cambiasse la data continuamente» rispose con tono acido
James sbuffò contrariato «Sceglierò la data migliore per entrambi, in fondo non abbiamo fretta» lei si alzò in piedi facendo stridere la sedia contro il suolo.«Invece io ho fretta, dovete sapere che tra non molto noi due avremo un bambino, sono incinta» Edward lanciò uno sguardo di sbieco a suo fratello, quest'ultimo sembrava più confuso di noi «Che cazzo stai dicendo?»
«Non vorrai dirmi che non sei felice!» strepitò lei
Iris si intromise posandole una mano sulla fronte «No, non ha la febbre, sei sicura di esserlo? so che dovrei essere felice di diventare zia, lo sarei stata in un altro caso ma ora...dio James come hai fatto?»«Avanti ragazzi smettetela, è una grande notizia! dobbiamo brindare»
il Re prese un calice alzandolo con fare entusiasto.«Al nostro futuro erede!» Raissa alzò il calice sorridendo ma Doron iniziò a tossire ripetutamente diventando tutto rosso in viso
«Scusate meglio se vado a riposare un po'» si alzò uscendo dalla sala con fare gobbo.
«Mi sembri davvero felice Juliette, presumo che tua sorella stia bene»𝑀𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑜𝑛𝑧𝑎..
«Cosa c'entra sua sorella?» chiese James inarcando un sopracciglio
«Oh niente, se voi non volete brindare, fallo tu, alla nostra grande amicizia»
presi un calice pieno di vino in mano «Con piacere» nel alzarlo però il bicchiere fece una piccola deviazione rovesciandosi completamente sulla sua testa.«Oh che sbadata che sono»
«L'hai fatto apposta! James dille qualcosa» nel rivolgerli uno sguardo però, mi accorsi che stava sorridendo in modo compiaciuto.
«Lascia che ti aiuti» Iris prese dei tovaglioli appiccicandoli sulla testa di Raissa, ma così facendo sembrò solo peggiorare la situazione «Per gli dei smettila anche tu!, questa me la paghi» mi puntò un dito contro prima di uscire di fretta dalla sala.
Ero in camera mia quando qualcuno iniziò a bussare insistentemente alla porta.
Andai ad aprire e James entrò nella stanza chiudendo la porta dietro di sé
si sedette sul letto poggiando entrambi i gomiti sulle ginocchia.«Non ce la faccio più Juliette» disse puntando i suoi occhi su di me
«Di cosa stai parlando?»
«Di questa cosa tra noi... ignorarci in questo modo, non ci riesco, odio doverti amare da lontano, e la peggior tortura che tu abbia scelto per me»Cercavo di restare impassibile ma la verità è che era difficile anche per me
«È stata la cosa migliore per entrambi James, te l'ho detto, non avrebbe mai funzionato»«Sono solo scuse Juliette, stai cercando di convincerti quando invece avrebbe funzionato eccome» si alzò in piedi avvicinandosi a me
«Ti ricordo che stai per avere un figlio» lui scosse la testa «Non è possibile che lei sia incinta..non l'ho mai toccata, in realtà non ho più toccato nessuna dopo di te»
le sue parole mi scavarono una voragine nel petto.Avrei voluto abbracciarlo, baciarlo e invece mi ritrovo ferma nello stesso punto senza riuscire a fare nemmeno un passo.
«Che questa sia la verità o meno James..voi vi sposerete e io non posso farci nulla, forse sto cercando davvero di autoconvincermi ma non voglio essere ferita ancora di più»
Il suo palmo caldo mi sfiora lo zigomo e io mi abbandono a quella piccola coccola
«Tutto questo non l'ho scelto io, ma ora vorrei solo baciarti» si chinò su di me avvicinando il suo viso al mio
«È tutto così sbagliato»
«Se baciarti vorrà dire aver sbagliato, sarà lo sbaglio più bello della mia vita, tesoro»Lo sussurrò sulle mie labbra, la sua voce, il suo profumo mi mandava in tilt il cervello, così non ci pensai due volte ad attirarlo a me e posare le mie labbra sulle sue.
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Dreams|| oltre ogni confine (2)
Romance𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘶 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘶𝘵𝘪. sequel di Dreams||seguendo il destino vi consiglio di leggere il primo libro così da comprendere i passaggi della storia 🔞