«sei sicuro di non essere tu il problema?»
...
«cosa?»
«magari non è possibile amarti, per questo nessuno ha mai avuto una cotta per te»
nel suo cervello era calato il sipario, un drappeggio rosso aveva interrotto la scena portandosi via applausi, scenografie, attori, pensieri.
«non è possibile amarti»
no, aspetta. c'è un magari davanti, ha una funzione decisiva all'interno della frase quindi non va cancellato.
«magari non è possibile amarti»
eppure, nonostante sia una possibilità, suona tanto come una certezza.come ci era arrivata che forse non è possibile amarlo? cosa glielo aveva fatto pensare? lo conosceva da solo due giorni.
«non... l'avevo mai presa da questa prospettiva»
«ci si confronta apposta»era davvero quella la verità? se si fosse messo a piangere, le lacrime avrebbero spazzato via quella possibilità bugiarda? chi piange per se stesso può riuscire ad amare gli altri? oppure chi piange per gli altri può riuscire ad amare se stesso? chi piange può amare? piange.
La fortezza di immagini che aveva costruito basandosi sulle parole di quelli che, effettivamente, erano soltanto sconosciuti era crollata su se stessa come un castello di carte. Non c'era niente di vero in ciò che conosceva di se stesso, non avrebbe mai avuto modo di conoscersi davvero.
era la cosa peggiore che gli avessero mai detto.
nemmeno un insulto sulla sua schiena, sulle sue orecchie o sulla sua bocca avrebbero potuto spazzare via quella frase terrificante.«non dico che sei una cattiva persona, dico che magari non sei fatto per essere amato»
ah.
non so più cosa scrivere
e non seppi cosa rispondere in quel momentoho ancora paura di quel pomeriggio al parco
in pieno settembre— mi dispiace che la pensi così, mi dispiace che tu me l'abbia detto. ultimamente parliamo poco... non è che avevi ragione?
non editato.
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pomeriggio al parco
Short Story'magari' ha una funzione decisiva all'interno della frase