Aprii gli occhi alla luce di un nuovo giorno. Il sole che faceva capolineo dietro le tende era tenue e velato dalle grandi nubi grigie. L'inverno stava lasciando la strada alla primavera molto lentamente questo anno e il clima gelido si faceva sentire.
Mi alzai dal letto avvolgendomi in una calda vestaglia e preparai le ultime cose prima di partire. Quello era il primo viaggio della stagione e come ormai di consuetudine sapevo già cosa fare.
Però, prima di partire mi affacciai alla camera di Sarah. La bambina dormiva tranquilla avvolta nelle coperte. Le diedi un bacio sulla fronte senza svegliarla e la lascia dormire.
Dietro casa, in un piccolo recinto, dormiva Mazu. Il grande Shau'kobow inizialmente non sembrava essersi accorto della mia presenza ma non appena mi avvicinai ai suoi finimenti scattò in piedi e si strusciò contro di me felice.
«Va bene va bene, tieni.» gli lanciai un biscottino che tenevo dentro una delle borse legate in vita.
Mazu lo divorò senza battere ciglio e contento agitò la sua lunga coda per terra.
Presi le sue redini e mi diressi verso le grandi porte che erano appena state aperte. La prima goccia d'acqua cadde e poco dopo una seconda la seguì. Aveva iniziato a piovere e mi dovetti coprire con un largo poncio per non inzupparmi dalla testa ai piedi.
«Fortuna che aveva detto coperto ma senza piogge...» mormorai a bassa voce.
Saltai in sella a Mazu e ci riparammo sotto a una guardiola vicino alla porta. Stavamo ancora aspettando qualcuno prima di partire.
La Guardia mi aveva incaricato di partire alla volta del grande deserto di Yaqut per cercare delle speciali piante che crescevano solo nel mezzo della sabbia. Peccato che quel posto era diventato molto pericoloso negli ultimi periodi e non si fidavano più di mandarmi da sola come una volta e per questo mi volevano affiancare qualcuno in grado di farmi a scorta.
Dopo una decina di minuti la pioggia cessò e il cielo si riaprì giusto quel tanto da far trasparire qualche raggio di sole.
Mi girai verso il vialetto e da dietro uno degli alberi vidi comparire l'unica persona che preferivo evitare. Lance...
Il drago camminava nella mia direzione con in mano le redini di un fenrisulfr a cui erano legate un paio di borse. Si fermò proprio vicino a me e nonostante io fossi ancora in sella al mio famiglio mi sembrava di doverlo guardare dal basso verso l'alto.
«Lance...» il mio tono di voce era freddo e distante.
Nonostante fossero passati quasi sette anni e la Guardia avesse perdonato quell'uomo io non riuscivo ancora a farlo. Indubbiamente è stato di una grande utilità nel ricostruire la Guardia Ossidiana, di cui ora ne era a capo, e a mantenere la tranquillità nelle terre confinanti ma per me non bastava. Continuava a non piacermi particolarmente.
«Alyhane.» disse chinando il capo nella mia direzione in saluto.
«Non credi che sia un po' esagerato mandare il capo della Guardia a fare da badante a una semplice kitsune?»
Fortunatamente lui non rispose alla mia provocazione rispondendomi con tono tranquillo «Infatti non sarò io ad accompagnarti.»
A quelle parole mi rilassai un attimo sospirando sollevata.
Tra noi calò di nuovo il silenzio che fortunatamente venne interrotto da una ragazza che si avvicinò a noi. Era un lupo mannaro dalla spiccata chioma rossa e una grande coda arruffata.
Prese in mano le redini che Lance teneva ancora strette e saltò sul grande famiglio con un agile balzo. Si sistemò comoda sulla sella legando su un lato la lunga spada che poco prima aveva legata sulla schiena.
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Piume bianche - New Era
FantasyTerzo e ultimo capitolo della saga "Piume bianche". Il sacrificio bianco ha salvato l'intera Eldarya da una fine certa e sarebbe dovuto essere un momento gioioso ma non lo è stato per Alyhane. Quel giorno ha perso una persona amata, il quel giorno h...