VII

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"E quindi hai chiesto a Lewis il suo numero e poi l'hai invitata qui sta sera?" Chiese incredulo Daniel. Erano arrivati da poco a casa di Lando, che in quel momento armeggiava con un apribottiglie in cucina mente lui e Max erano spaparanzati sul divano mentre aspettavano che partisse FIFA.
"Che c'è di male? E' simpatica, ieri ha persino suonato con me!" Domandò annoiato il più piccolo, entrando il salone con tre bottiglie di birra stappate ed accomodandosi sulla poltrona al loro fianco.
"Si certo, simpatica." Rise di gusto Max ricevendo un'occhiata confusa dai due. "Direi più che è decisamente bella ed hai giocato le tue carte." Si spiegò meglio, dando voce ai suoi pensieri.
"Ma no, è sicuramente bella ma ho appena rotto con Luisa, non cerco una donna." Rispose sinceramente, era ancora troppo scottato dalla rottura con Luisa per provarci con altre ragazze. "Almeno per ora, poi chissà.." Aggiunse vago.
"Beh pensaci in fretta perché non sei il solo." Asserì Max in risposta, era dalla sera prima che pensava a come poterla rivedere.
"Calmi ragazzi, Lewis non sarebbe felice di sentire questi discorsi. Non fatevi prendere dagli ormoni, per favore." Li prese in giro il più grande dei tre, anche lui era rimasto vittima del fascino dell'italiana ma in un modo più fraterno, gli aveva fatto effetto la sua incredibile spontaneità.
"Lewis o no, me la porterei volentieri a letto!" Annunciò Max per poi far partire la partita sotto lo sguardo incredulo ma divertito dei suoi amici.
Erano più o meno le dieci quando il suono del campanello interruppe la serata dei tre ragazzi, oramai non aspettavano più nessuno e si guardarono tra loro curiosi di sapere chi fosse.
"Spero di essere ancora in tempo, non sono riuscita a liberarmi prima." Ammise con voce colpevole Arianna entrando nel salone accompagnata da Lando che le aveva aperto la porta. Immediatamente Daniel si alzò per salutarla mentre Max si sistemava in una posizione più decente sorridendo nella sua direzione.
"Le cose belle si fanno aspettare, si dice così no?" Chiese retorico Max, facendo arrossire l'italiana per l'implicito complimento. Arianna porse al padrone di casa la bottiglia di vino che aveva recuperato all'ultimo minuto in un super market vicino la galleria e si sistemò comodamente sulla poltrona.
"Giocavate a FIFA?" Chiese tranquilla guardando lo schermo della televisione.
"Si, ma ora spegniamo, tranquilla." La rassicurò Daniel cercando il telecomando.
"Perché? Avete paura di perdere?" Si stuzzicò la ragazza, aveva passato anni a giocare con il fratello a quel gioco scoprendo un intrinseco talento.
"Sai giocare?" Chiese Lando stupito, non si aspettava che una ragazza tutta arte e cultura potesse mai aver perso tempo a giocare ai videogiochi. In tutta risposta Arianna prese il joystick invitandoli a fare lo stesso.
"Oh ma dai! Non ci credo, hai barato!" Urlò Max dopo l'ennesima partita persa con lo sguardo fintamente arrabbiato verso la ragazza, in sottofondo le risate dei due amici che avevano assistito alla sfida.
"Sono anni che qualcuno prova a battermi, ho un talento non puoi farci niente!" Lo prese in giro ancor di più l'italiana per poi mandargli un bacio volante ricevendo solo un dito medio alzato dall'altro.
"Per quanto mi piacerebbe umiliarvi ancora, si è fatto tardi e domani lavoro." Si alzò dalla poltrona guardando l'orologio che portava al polso segnare la mezzanotte e si avvicinò per salutare i ragazzi.
"Anche io devo andare, ti accompagno." Pronunciò Max, non era una domanda ma più un'affermazione alla quale la ragazza rispose con un sorriso. Le faceva piacere non dover camminare da sola, ancora non conosceva troppo bene le vie di Monaco. Dopo aver salutato i due ragazzi ed aver preso le sue cose, Arianna si trovava a passeggiare per il lungomare di Monte Carlo con Max Verstappen.
"Mi sono divertita stasera, grazie per avermi invitata." Parlò la ragazza, passando una mano sul braccio del suo accompagnatore, un gesto così semplice ma così intimo che si stupì di averlo fatto.
"Anche io, sono felice di averti conosciuta." Max si fermò improvvisamente sui suoi passi, trattenendo per un polso Arianna in modo che si trovasse di fronte a lui. In piedi, immobili, i due ragazzi si guardavano negli occhi e tutto sembrava così naturale, Max allungò una mano per spostare un riccio che cadeva sul volto dell'italiana, che sentì un brivido percorrerle la spina dorsale. Max avrebbe tanto voluto baciarla, sentiva il desiderio ardere in lui ma aveva paura di spaventarla, d'altro canto si conoscevano da soli due giorni. I suoi dubbi furono mandati all'aria dalla voce di una ragazza.
"Max, Arianna! Che ci fate qui?" Charlotte Sinè era davanti a loro mano nella mano con il suo ragazzo, subito Arianna si scostò dalla presa di Max allontanandosi leggermente. Teneva lo sguardo basso mentre percepiva quello di Charles bruciarle addosso, si sentiva in colpa ma non sapeva nemmeno il perché.
"Stavamo tornando a casa." Chiarì l'olandese annoiato dall'interruzione, se c'era una cosa che odiava di Charles Leclerc era sicuramente la fidanzata, ed in quel momento ne era assolutamente sicuro.
"Insieme?" Domandò cupo il monegasco, rivolgendosi più ad Arianna che a Max. Era geloso, non ne conosceva il motivo ma riconobbe subito quella scarica in tutto il corpo. Non gli piaceva vedere Arianna con Max, ancor meno se sapeva che erano stati insieme quella sera e tornavano nella stessa casa, come aveva lasciato intendere Max.
"Si, mi ha accompagnato perché ancora non conosco bene le strade e abitiamo vicini." Cercò di giustificarsi Arianna, guardando Charles negli occhi come a rassicurarlo che quella fosse la verità, che ognuno sarebbe andato a casa sua. Scambiarono altre due parole, o meglio, Charlotte parlò per tutti e quattro, Max troppo annoiato per proferire parola, Charles e Arianna immersi in una conversazione tutta loro fatta solo di sguardi. Quando furono arrivati sotto il portone dell'appartamento di Arianna i due ragazzi si salutarono con un abbraccio.
"Spero di rivederti presto, Arianna." Confessò sincero Max.
"Quando non sarai troppo impegnato a dare spettacolo in pista." Lo prese in giro la ragazza, anche lei sarebbe stata felice di rivederlo ma non riusciva a non pensare alla sensazione degli occhi di Charles su di lei. "Non vincere troppo campione, ci vediamo presto." Concluse Arianna, schioccandogli poi un bacio sulla guancia. Max sorrise e guardò il portone chiudersi di fronte a lui, voleva quella ragazza. 

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