Prologo

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È strano quanto la gente possa cambiare in poco tempo. Opinioni, gusti, desideri, sogni. Tutto muta in così poco, ma c'è sempre una ragione per la quale tutto questo accade; c'è sempre un perché.

Da bambina mia mamma mi disse di fidarmi sempre della pioggia, perché quando arriva, anche se con prepotenza, anche se ti sembra fastidiosa, purifica tutto, fa scivolare via il male e ti fa concentrare sulla tua vita, ti indirizza verso un obbiettivo, nuove speranze.

Non avevo mai capito cosa significasse quella frase, e quando credetti di esserci riuscita la mia vita cambiò.

Non ero più la stessa. Non ero più di quel bianco puro, ero diventata un casino di colori, una miscela di mille tinte diverse che avevo incontrato nella mia vita, ero solo macchiata. Non ero e non sarei mai stata qualcosa di grandioso, solo una chiazza.

Comunque non mi importava, nessuno sapeva di me, nessuno avrebbe mai saputo niente, dovevo solo cercare di rimanere sola, fidarmi esclusivamente di me stessa, sapevo che ce l'avrei fatta.

Adesso avevo la possibilità di crearmi una nuova vita, in un nuovo posto, con nuove persone e forse una nuova me, speravo fosse così, speravo di cambiare qualcosa in me e di crearmi un futuro.

Se non ce l'avessi fatta qui, avrei trovato un altro posto e avrei ricominciato tutto da capo di nuovo.

Ormai ero abituata ad adattarmi, ero brava a farlo, l'unica differenza è che prima non ero sola. Ma avrei dovuto farcela.

Forse quello sarebbe stato il mio destino.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 30, 2015 ⏰

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