Il primo cambiamento

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Maxine, una ragazza tranquilla, solare, sembra normale finché un giorno era in banca con sua madre, ci fu una rapina e tutti i presenti vennero presi in ostaggio, Maxine era molto sportiva, appunto per 10 anni ha praticato boxe in una prestigiosa palestra di New York.
I ladri erano armati e presi dal panico uno sparò in testa al banchiere.
Maxine ribolliva in se stessa, non vedeva l'ora di tirare un gancio in faccia a quello la.
Uno della banda si avvicinò a lei e a sua madre e iniziò ad insultarla

:"Oooh che c'è hai paura perché il tuo uomo non c'è? Forse perché sei solo una troia e quella lì è solo un errore. SUCCHIACAZZI"
La madre (Pauline) era in lacrime e Maxine stringeva I pugni per trattenersi dalla rabbia

"Ti prego basta! Lasciaci andare"
Implorava Pauline

"STA ZITTA PUTTANELLA"
urlò l'uomo tirandole un calcio

Pauline era accasciata sul pavimento, a quel punto Maxine sbottò del tutto, si alzò di scatto e iniziò a pestare a sangue il ladro, facendogli sputare sangue, accecandolo ficcandogli le dita negli occhi, rompendogli il naso, costole e altro, ormai era morto, ma Maxine scatenò tutta la sua rabbia su di lui

Tutti gli altri provavano un sentimento di disprezzo ma anche di salvezza. Gli altri due ladri guardavano la scena spaventati pensando che loro avrebbero fatto la sua fine, ed era 𝕔𝕠𝕤ì

ℕ𝕖𝕝𝕝𝕒 𝕞𝕖𝕟𝕥𝕖 𝕕𝕚 𝕄𝕒𝕩𝕚𝕟𝕖:
Quel brutto figlio di puttana non può insultare mia madre e mio padre a case senza motivo, giuro che lo ammazzo! Devo fare qualcosa, mi devo vendicare
Lo voglio colpire io lo devo colpire!

Narratore:

Ad un certo punto Maxine si alzò, tirò un ultimo calcio al ladro e si butto su gli altri due, dopo averli quasi uccisi, prese la pistola e gli diede il colpo finale

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