Un timido spiraglio di luce entrava nella nostra tenda, facendosi spazio in quel piccolo volume per illuminare l'interno. Le giornate erano molto corte, tuttavia bastò quel lieve raggio giallognolo per risvegliarmi dal sonno. Sentivo il dolce tepore delle coperte avvolgermi completamente da cima a fondo, come se bastasse quel tessuto di lana per risanare il mio corpo ferito.
Mi misi a sedere e mi stropicciai gli occhi ancora assonnati. Sbadigliando mi guardai attorno e notai che sul lato destro vi era un grosso ammasso bianco che si muoveva lentamente in alto e in basso. Mi sporsi in avanti per vedere meglio; trovai Felix completamente coperto mentre dormiva profondamente.
Feci per spostarmi quando sbilanciai il peso in avanti e caddi completamente sulla schiena del ragazzo, il quale mugolò pigramente per poi voltarsi verso di me.
I capelli biondi come il grano erano sparati disordinatamente in tutte le direzioni, gli occhi ancora socchiusi erano leggermente gonfi dal sonno, così come le guance le quali erano decorate da tante piccole stelline marroncine, che davano al ragazzo di fronte a me un'aria fatata, quasi surreale."Che ore sono?" l'aspetto tenero di Felix entrò subito in contrasto con la sua voce, così tanto profonda da poter far tremare anche la terra.
"Non ne ho idea mi sono appena svegliato, comunque scusami se ti ho disturbato" risposi con tono dispiaciuto.
Ricevetti un cenno da parte sua accompagnato da un sorrisino, quel ragazzo non si irritava mai.
Lentamente uscimmo dalla tenda trovando tutti gli altri che si stavano preparando."Lix" esclamò Hyunjin appena vide il biondo. Gli andò in contro e lo attirò in un abbraccio, che l'altro non tardò a ricambiare.
Mi andai a sedere vicino a Chan il quale mi porse una barretta sentendo il mio stomaco brontolare.
Erano le sette del mattino, eravamo tutti seduti attorno ad una piccola fiamma e tirava un'aria gelida, faceva veramente freddo.
Osservai il cielo, non era limpido come il giorno prima, ma dei grossi nuvoloni grigi lo coprivano interamente, probabilmente presto si sarebbe messo a piovere.Vidi Jisung ancora con gli occhi chiusi, ancorato al braccio di Changbin. Aveva il volto un po' pallido e sembrava ancora stanco.
"Dobbiamo andare" Chan si alzò in piedi e con uno schiocco di dita, chiuse magicamente le tende e le ripose via. Changbin spense il fuoco e cercò di svegliare Jisung con delle scosse sulla spalla, senza però ottenere alcun successo.
Minho si avvicinò ai due appena vide Changbin sbuffare, e delicatamente sfilò il braccio del minore per poi afferrargli il volto; Jisung non accennava a svegliarsi.
Per questo motivo Minho pose un dito sul naso del ragazzo e creò una piccola patina di ghiaccio sulla pelle del più piccolo il quale, ha contatto con il freddo, fece una smorfia e si svegliò."Che succede?" chiese con gli occhi socchiusi mentre un brivido gli percorse la schiena. La sua voce risultò più flebile del normale.
"Dobbiamo andare Sungie" Minho aiutò il più piccolo ad alzarsi maneggiandolo come se fosse stato una bambola di vetro e con un braccio lo tenne ancorato a sé. Jisung posò la testa sul suo petto per poi chiudere gli occhi.
"Stai bene Jis?" chiesi difronte al suo strano comportamento.
"Sta solo cercando di farsi portare da qualcuno, non dargli retta" Hyunjin mi rispose lanciando un'occhiata scocciata al ragazzo, che non si staccava da Minho.
Non ne ero molto sicuro ma annuì, infondo loro lo conoscevano meglio di me.
Velocemente raccogliemmo tutte le nostre cose e ci preparammo per partire, sistemai il mio zaino sulle spalle e mi allacciai gli scarponi.
Nel frattempo Jisung sembrava essersi un po' ripreso ma non aveva mollato Minho, il quale però non sembrava minimamente infastidito.
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The lost land //Jeongchan
Fiksi PenggemarLa famiglia Yang è sempre stata composta da maghi forti e coraggiosi, dotati di un incredibile potere, che gli ha permesso di ottenere un posto privilegiato all'interno della nuova società. Rigore, Ordine e Forza sono le tre leggi che governano da g...