Capitolo 3

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Mancavano 2 settimane al ballo ed Hermione doveva mettersi d'accordo con Malfoy per le lezioni di ballo. Una sera dopo cena Hermione era particolarmente stanca e si avvió prima degli altri alla sala comune dei Grifondoro. Quando arrivó nella sua stanza trovó una lettera sul suo letto che diceva: Mezzosangue per la nostra scommessa ci vediamo stasera alle 22:00 nella sala comune dei Serpeverdi. A quell'ora non ci sarà nessuno che ci darà fastidio perchè saranno tutti ad una festa.
Non fare tardi
DLM
Hermione appena finì di leggere la lettera si innervosì parecchio. Mancavano solo 20 minuti all'appuntamento e per di più si sarebbe svolto nella sala comune Serpeverde con il re delle Serpi. Si prospettava davvero una bellissima serata, sarcasticamente si intende.
Hermione decise di togliersi l'uniforme e di indossare dei semplici jeans con una maglietta bianca e si districó i nodi dei capelli con un semplice incantesimo. Poi si fece ora di andare e si avvió ai sotterranei.
Quando arrivó trovó Draco che la aspettava davanti la porta per la sala comune dei Serpeverde. Ci fù un attimo di silenzio poi Draco disse"finalmente! Credevo che non arrivasti più" "Beh scusa! Ci vuole un po di tempo per percorrere tutto il castello in altezza, sai da una torre ai sotterranei!" Draco sbuffó e le fece segno di seguirla. Così entrarono nella sala comune dei serpeverde che come previsto da Draco era vuota e iniziarono la loro lezione di ballo. Hermione imparava infretta i passi, anche se aveva l'eleganza di un elefante, e questo la spaventava. Chi sa cosa sarebbe successo se Malfoy avrebbe vinto la scommessa? I due ragazzi danzarono per un tempo che a loro era sembrato infinito e lo avevano passato senza dirsi una parola in più delle spiegazioni di Draco. Durante tutto il tempo passato a stretto contatto tra loro avevano mantenuto sempre un contatto visivo costante.

'Hermione'
Com'era strano quel silenzio che si era creato. Io non parlavo quasi mai e Draco parlava solo per darmi spiegazioni sui passi. Niente insulti, niente rimproveri o raba del genere. Era chiaro che entrambi eravamo abbastanza imbarazzati da quel contatto fisico improvviso che ovviamente s'era dovuto creare per danzare. Ad un certo punto si creó un contatto visivo tra di noi molto profondo. Io guardavo quei suoi occhi color tempesta che da quando era finita la guerra erano spenti e non possedevano più quel luccichio che avevano una volta. Anche se la guerra lo aveva cambiato, e questo lo si capiva appunto dai suoi occhi, Draco cercava di non farlo vedere indossando la solita maschera da duro che metteva per non far trasparire i suoi sentimenti ma ora con me non funzionava più. Io sono riuscita a capire cosa nascondeva quella maschera quando sua zia Bellatrix mi torturó davanti ai suoi occhi. Era spaventato e aveva lo sguardo su di me e cercava i mei occhi. Aveva lo sguardo di chi ha sofferto molto e non ce la faceva più a veder soffrire gli altri. Aveva lo sguardo di chi chiedeva scusa per tutto quello che aveva fatto. Ma lui non sapeva che io lo avevo già perdonato per tutto perchè da quando era iniziata la guerra non ero stata più capace di odiare nessuno. Nemmeno lui che in tanti anni mi aveva inferto tanto dolore. Anche se da quando è iniziata la scuola lui mi ha trattata come suo solito io non me la prendevo più per le sue parole perchè sapevo che da parte sua non significavano niente. Erano solo un abitudine. All'improvviso Dracodisse qualcosa che mi fece allontanare dai miei pensieri" stai imparano in fretta Granger" me lo aveva sussurrato all'orecchio facendomi trasalire e facendomi avevere mille brividi lungo la sciena. "Già" risposi io." Se continui così alle nostre prossime lezioni potrei anche vincere la scommessa" "questo dipende se saró in grado di imparare gli altri passi di danza" "sono sicuro che ci riuscirai" ci staccamo e ci guardammo per un secondo che mi sembró infinito poi dissi"si è fatto davvero tardi dovrei andare" "andiamo Granger non ti va di restare ancora un po?Ci divertiamo" " smettila Malfoy! Dovresti saperlo meglio di me che non riuscirai mai ad abbindolarmi con queste cose" "questo lo vedremo Granger, buona notte" detto questo mi aprì la porta e io uscì senza rivolgergli lo sguardo e me ne andai farneticando un"buona notte Malfoy" e ritornai nella sala comune grifondoro.

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