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《 Katsuki, devi calmarti! 》urlò l'alpha rosso mettendo una mano sulla spalla del suo amico

《 calmarmi un cazzo capelli di merda, tu non capisci. Due anni...due cazzo di anni! E adesso Deku...il mio Deku... se noi non arriviamo in tempo... 》Katsuki si bloccò quando finalmente, in lontananza, si iniziò ad intravedere l'enorme reggia dei Todoroki

《 che razza di bastardi egocentrici... 》sussurrò Shinsou, i tre amici guardarono la reggia con odio, cemento.

Quel materiale con cui il Villaggio del fuoco aveva rovinato una gran parte della natura circostante.

《 hey vecchio, vedi di atterrare senza fare un minimo di rumore, se quei bastardi si accorgono di noi sarà più difficile riprendermi Deku 》Katsuki diede una pacca al suo drago, che come risposta sibirò iniziando la picchiata.

Man mano che si avvicinavano, si notavano sempre di più le egocentricità dei Todoroki, fontane in oro, alberi artificiali creati con la magia, colonne di cemento con rilegature sempre in oro.

Quando il dragone si poggio con delicatezza sul tetto della reggia, il primo a scendere da esso di corsa fu Katsuki, che era stato attirato subito da una scena che si presentava in una delle fontane circostanti.

C'erano due donne omega che piangevano nude, mentre degli uomini, sicuramente nobili, le spingevano ridendo, e le palpavano maliziosamente.

L'alpha biondo strinse i pugni furiosamente, mentre per la testa gli passavano le immagini del suo omega trattato in quel modo.

《 lo salverai Katstuki... 》Kirishima era altrettanto furioso. In quei due anni, lui era riuscito a riavvicinarsi all'omega dai capelli gialli, perciò capiva come si sentiva il suo amico, lui stesso, se avessero trattato Denki così, avrebbe scatenato l'inferno. Non che loro fossero compagni, ma l'obiettivo di Kirishima era proprio quello, nonostante in quei due anni Denki non lo avesse degnato nemmeno di un flirt.

《 muoviamoci... 》Katsuki prese una corda dalla sua sacca, e dopo averne legato l'inizio ad una sporgenza del tetto, iniziò a calarsi in cerca di una finestra da cui poter entrare.

Kirishima e Shinsou si calarono di seguito, finché dopo qualche minuto non trovarono una finestra aperta, da cui si infiltrarono silenziosamente.

Le facce dei tre amici fecero delle smorfie schifate, era tutto rilegato in oro. Odiavano quanto i Todoroki volessero mostrare la loro ricchezza, sempre la stessa che ottenevano rovinando la natura e rubando ai villaggi del regno.

《 giuro che se ne avrò la possibilità darò fuoco a questo fottuto posto 》Katsuki con passo felpato si mise a correre seguito dai suoi amici, e mano a mano che superavano porte e corridoi, si guardavano intorno.

《 perché diavolo questo posto è così fottutamente grande 》Kirishima stava uscendo da un lungo corridoio, buio e senza neanche una finestra, quando sentirono un piatto cadere a terra, e un urlo femminile.

Le loro teste scattarono verso destra, e videro una donna, una cameriera per la precisione, che con una mano si tappava la bocca guardando impaurita i tre intrusi.

Shinsou fu il primo a prendere in mano la situazione, così da con spaventare la donna beta.

Si avvicinò cautamente a quest'ultima, lei non fece un passo, e non fiatò, cosa che lasciò stupiti tutti.

《 v-voi c-cercate Izuku vero? 》 la donna tremando guardò i tre, che sentendo il nome che la donna aveva pronunciato sgranarono gli occhi

《 sai dov'è? Dimmelo! 》Katsuki si avvicinò pericolosamente alla donna, che per la paura di quel gesto era caduta. Shinsou bloccò l'alpha con un braccio, e con uno sguardo gli fece intuire di non spaventarla.

《 scusalo... lui è molto legato a Izuku, quindi se sai dov'è diccelo per favore, siamo qua per salvarlo 》Shinsou si inginocchiò per arrivare all'altezza della donna, che aveva ripreso a respirare.

Con cautela guardò i due alpha, e il beta davanti a sé, per poi annuire lentamente e rimetersi in piedi

《 se volete salvarlo dovrete sbrigarvi... tra meno di un ora ci sarà la cerimonia... posso accompagnarvi io, ma voi dovrete aiutare me, dovete portarmi con voi, a me e ad un altra ragazza, vi supplico 》Katsuki guardò attentente negli occhi la donna, c'era un enorme tristezza in essi, non voleva neanche immaginare cosa avevano passato dentro quella casa.

《 vi porteremo con noi, però adesso accompagnaci 》alla risposta dell'alpha biondo, la donna sgranò gli occhi, e un sorriso pieno di gioia si fece strada sul suo volto.

《 seguitemi, e non fate rumore, nelle stanze ci sono alcuni alpha che consumano 》sussurrò la donna iniziando a camminare facendo da guida ai tre ragazzi.

《 consumano? 》Kirishima alzò un sopracciglio non capendo

《 stanno... possedendo delle omega che sono state deportate qua dai villaggi che si sono ribellati ai Todoroki sai... prima di una cerimonia qua al villaggio del fuoco si fa così... 》con tristezza la donna strinse guardò in basso, si vergognava di ciò che accadeva in quel luogo, e si vergognava di dover dire a quei ragazzi le cose terribili che accadevano in quel luogo, poiché lei non faceva nulla, era una semplice beta, come poteva ribellarsi a degli alpha nobili? L'unica cosa che poteva fare era aiutare gli omega della reggia, farli sentire meglio, alleviare il loro dolore.

《 a... a lui... l-lo hanno... 》Katsuki si bloccò deglutendo, aspettando la risposta della donna, che lo guardò preoccupata. Lo aveva capito subito, dalla prima reazione del biondo alla pronuncia del nome Izuku, era il suo compagno predestinato, erano innamorati.

Anche Izuku gliene aveva parlato spesso, le volte che si era trovata a dover pulire e curare l'omega dopo essere stato picchiato, o usato. Gli parlava spesso di un'alpha biondo dagli occhi cremisi, che il verdino chiamava Kacchan, di come durante l'infanzia lo avesse aiutato, di come avevano litigato stando lontani senza parlarsi per qualche anno, per poi riavvicinarsi poco prima che venisse portato via dai Todoroki.

《 non lo hanno preso completamente... però... hanno fatto altre cose 》sussurrò la donna, per poi stringere gli occhi per non piangere. Intanto l'alpha biondo aveva stretto i pugni così forte da farsi uscire del sangue dai palmi.

Li avrebbe uccisi.
Li avrebbe uccisi tutti quei bastardi.

《 andiamo. 》la donna sentendo la voce ferma dell'alpha, annuì, per poi ricominciare a far da guida.

Fu dopo circa 10 minuti, che quest'ultima si fermò davanti ad una porta, per poi poggiare l'orecchio sopra di essa.

Infilò una mano in una tasca del suo grembiule, e da essa ne uscì una chiave. Una volta che la infilò nella serratura, si guardò intorno velocemente, per poi aprire la porta ed entrare all'interno della stanza, seguita dai tre.

Una volta che si chiuse la porta alle spalle, buttò fuori l'aria che si teneva dentro, per poi richiudere a chiave la porta.

《 ci prendi per il culo? Questa stanza è vuota 》Katsuki si avvicinò furioso alla donna dai capelli viola, quest'ultima però lo guardò per la prima volta male, con un po di coraggio, per poi superarlo e togliere l'unico quadro adornava una delle pareti di quella stanza minuscola.

Quando il quadro venne completamente tolto, una porticina rovinata fu subito notata.

《 questo passaggio porta direttamente alla camera dove tengono Izuku. Prendilo e portalo qua, poi vi aiuterò io ad uscire dalla casa 》disse la donna aprendo la porticina facendo segno a Katsuki di entrare.

Quest'ultimo si avvicinò grato alla donna, e come segno di riconoscimento chinò lievemente il capo

《 ti ringrazio... 》 Katsuki si bloccò quando si rese conto di non conoscere il nome della donna

《 Kyoka Jirou 》disse sorridendo quest'ultima, provocando un sorriso all'alpha, che dopo essersi guardato alle spalle puntando gli occhi sui suoi due amici, si infilò all'interno del passaggio buio.




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