Scream for me, pretty girl

Dieci

Riassunto per il capitolo precedente: siccome la semi-consapevolezza di essere in un film è un must in questo franchise, abbiamo la scena in cui Mindy spiega che stanno vivendo un requel e in cui accusa Sam di essere l'assassina. Lasciando Amber senza spiegazioni, Talyssa segue la maggiore delle Carpenter in macchina, dove scopre che la ragazza soffre di allucinazioni. Sam le parla di suo padre e del timore di essere come lui. Dopo una lunga conversazione, le due si baciano.

Avvertenze: omicidio (accennato e un'intera descrizione), sangue, violenza.

Wes ed io non eravamo mai stati molto uniti. Certo, avevamo lo stesso gruppo di amici ed avevamo trascorso del tempo insieme, però lui aveva un rapporto molto più profondo con Chad così come io ne avevo un altro con Tara. Sapevo che era un tipo sportivo, che aveva una cotta per la mia amica da quando eravamo piccoli, però nient'altro oltre a quello: non conoscevo i suoi sogni, le sue ambizioni o i suoi timori più reconditi. Eppure, quando Sam ed io passammo davanti a casa sua e vidi la polizia, mi si mozzò il fiato. All'inizio, non avevo nemmeno compreso che fosse morto, perché avevo visto solo Judy, coperta da un telo nero ancora stesa vicino alle scale di casa sua. Era stato uno dei poliziotti a dirmelo, lasciandomi comprendere che non potevo andare ad abbracciare il figlio dello sceriffo perché...non c'era più nemmeno lui. 

Sam sedeva al mio fianco sul marciapiede, con la mano dietro la mia schiena per potermi accarezzare come avevo fatto io alcune ore prima con lei. Quanto più aumentavano i rumori, più sembrava che la mia mente mi obbligasse a dissociarmi da quella situazione; ad allontanarmi e non ascoltare più niente. A tal punto che compresi a malapena che Sam si era messa in piedi, parlando con qualcuno la cui voce mi sembrava familiare. Il mio corpo non sembrò reagire quando alzai lo sguardo e trovai Gale Weathers, come se non la vedessi affatto. La conversazione tra le due non sembrò durare a lungo, dato che la donna si allontanò per poter raggiungere Linus. Ecco l'ennesima tragedia da cui avrebbe tratto beneficio. 

<<Hey, lascia che ti accompagni a casa>> sussurrò Sam, spostandomi i capelli dalla fronte. Passò il pollice accanto ai miei zigomi, raccogliendo delle lacrime e sorridendomi con estrema dolcezza. Annuii in maniera stanca, mettendomi in piedi per poterla seguire in macchina. Proprio mentre ci allontanavamo, però, la ragazza al mio fianco si irrigidì, fermandosi di scatto. Seguii la sua linea di visione, trovandomi a congelarmi sul posto. Per un istante, mi parve di vedere Amber in lontananza, tuttavia sparì appena sbattei le palpebre e mi convinsi di averlo immaginato. Allora, ritornai a seguire Sam, individuando il motivo della sua agitazione.

<<Che cazzo?>> borbottai, sentendo il panico impossessarsi di me mentre ci avvicinavamo all'agente Vincent. Sam gli urlò contro che se era lì, nessuno stava sorvegliando Tara, dando voce anche alle mie preoccupazioni. L'idea di andare a riposare ed affrontare quella situazione in maniera sana volò via dalla finestra, allora, poiché il mio corpo mi lanciò una scarica di adrenalina che sembrò farmi balzare sull'attenti. Fu così che Sam, io e Linus, entrammo in macchina per correre in ospedale.

Sam divenne un fascio di nervi, mentre mi obbligava a telefonare a Tara e Richie in continuazione, anche se nessuno dei due sembrava rispondere. L'idea che non fossero raggiungibili agitava anche me, poiché poteva significare che erano davvero nei guai e saremmo potuti arrivare troppo tardi. 

<<Chiamalo di nuovo>>, ordinò Sam, stringendo con più forza il volante. Almeno non guardava nello specchietto retrovisore, segno che papà omicida non era nei paraggi. Tenni per me quel commento, sapendo che ripiegare sull'ironia in casi di stress non mi avrebbe fatto fare una bella figura. 

<<Okay>> sussurrai, facendo partire l'ennesima telefonata al numero di Richie. Quella volta, però, dopo alcuni minuti rispose.

<<Richie!>> esclamò Sam, tirando un sospiro di sollievo.  <<Sei in ospedale?>>