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La sera precedente, Erica aveva subito le peggiori torture che potesse immaginare. Gabriel non si era limitato ai soliti abusi fisici e psicologici; quella volta, aveva superato ogni limite. Nonostante il dolore straziante e l'umiliazione, Erica non si ribellò. Dentro di sé sapeva che opporsi avrebbe solo peggiorato la situazione. Gabriel era imprevedibile, e lei aveva imparato, a caro prezzo, che la sottomissione era la sua unica difesa. E così, accettò passivamente le sue violenze, sperando in silenzio che tutto finisse presto.

Il giorno dopo, mentre Erica giaceva priva di sensi e incatenata al letto, qualcuno bussò alla porta della casa di Gabriel. Lui, infastidito, si alzò per andare ad aprire, irritato dall'idea di essere disturbato.

Appena aperta la porta, si trovò di fronte un ragazzo dai capelli bianchi, con uno sguardo gelido e determinato. "Chi sei e che vuoi da me?" chiese Gabriel, la sua voce era tagliente come il ghiaccio.

"Voglio vedere Erica. Dov'è?" rispose Yoongi, altrettanto freddo.

Gabriel lo fissò con aria di sfida, un sorriso sarcastico gli piegò le labbra. "Sta dormendo. Che vuoi da lei?"

Yoongi non si lasciò intimidire. Il suo sguardo si fece più duro. "Portarla via dall'inferno che le stai facendo passare" dichiarò con voce ferma.

Gabriel scoppiò in una risata sprezzante. "Hahaha, non farmi ridere. Lei è la mia ragazza e sta bene qui, quindi non rompere i coglioni e vattene"

Ma Yoongi non aveva intenzione di andarsene. "Non lo ripeto. Togliti o ti faccio fuori-" disse con la rabbia pulsante nella sua voce.

Gabriel lo guardò con disprezzo. "Guarda, ho paura di un piccoletto come te hahaha. Sparisci, moscerino-"

"Moscerino a chi scusa-?!" ribatté Yoongi, pronto a scattare, ma in quel momento Namjoon, Tae, e gli altri ragazzi si avvicinarono alla porta, formando una barriera di determinazione dietro di lui.

"Che cazzo volete? Sparite!" gridò Gabriel, sbattendo la porta in faccia ai ragazzi.

"Quel bastardo!!" esplose Yoongi, la frustrazione vibrava nella sua voce.

Jin gli mise una mano sulla spalla, cercando di calmarlo. "Yoongi, calmati. Troveremo una soluzione" disse, cercando di mantenere il controllo della situazione.

Nel frattempo, Hoseok si guardava intorno, cercando un modo per entrare. Notò una finestra con tende rosa al piano superiore e indicò quella direzione. "Ragazzi!! La! Guardate quella finestra" disse, puntando il dito.

I ragazzi seguirono la direzione indicata e si scambiarono sguardi confusi.

"Qualcuno di noi si potrebbe arrampicare e arrivare alla finestra" suggerì Hoseok, con la speranza che si accese nei suoi occhi.

"Propongo Jk. Sei il più agile" disse Tae, guardando Jungkook con fiducia.

"Ma neanche per sogno!! Detesto arrampicarmi sugli alberi!!" si oppose Jungkook, scuotendo la testa con veemenza.

"Nam è troppo grande, io non sono capace, e Tae ha paura come Hobi, quindi..." Jin si voltò lentamente verso Yoongi, sapendo che l'unica opzione rimasta era lui.

Yoongi sospirò pesantemente, lanciando uno sguardo esasperato ai suoi amici. "Siete dei rompicoglioni, lo sapete?" disse, ma nonostante le sue parole, cominciò a cercare un modo per arrampicarsi fino alla finestra. Con una determinazione feroce, riuscì a raggiungere la finestra e si affacciò all'interno, rimanendo scioccato da ciò che vide.

"Vedi qualcosa? È lì?" chiese Namjoon, ansioso.

Yoongi non rispose subito. Si avvicinò di più alla finestra, cercando di processare l'orrore davanti a sé. Erica era legata al letto con delle catene ai polsi, che sanguinavano per la pressione eccessiva. Era vestita solo con l'intimo, il suo corpo coperto di lividi e tagli. Sembrava quasi scheletrica, così magra da sembrare sul punto di scomparire, e priva di coscienza.

Con la voce rotta dall'angoscia, Yoongi gridò ai ragazzi: "Ragazzi!! Chiamate subito la polizia e un'ambulanza!!"

"Oh mio Dio! Che succede?!" chiese Jin, il terrore evidente nella sua voce mentre prendeva in fretta il telefono per fare la chiamata.

"L-lo vedrete..." rispose Yoongi, cercando di aprire la finestra senza fare rumore. Quando finalmente ci riuscì, entrò nella stanza in silenzio e si avvicinò a Erica. Con delicatezza, cercò di slegarla, ogni movimento era carico di attenzione per non farle più male di quanto già non avesse. Appena le catene caddero, Yoongi le mise dei vestiti addosso per coprirla e la sollevò con cura, portandola verso la finestra.

"Ragazzi, adesso scendo. Namjoon, voglio che tu prenda Erica al volo, hai capito?!" disse Yoongi, mantenendo la calma, anche se dentro di sé era in preda al panico.

Namjoon annuì e si posizionò sotto la finestra, pronto a prendere Erica. Quando Yoongi la lasciò cadere delicatamente, Namjoon la prese tra le braccia con la massima cura. I ragazzi rimasero senza parole, scioccati dalle condizioni in cui era ridotta Erica. I lividi, i tagli, il corpo esile e fragile: tutto raccontava una storia di sofferenza inimmaginabile.

Pochi istanti dopo, l'ambulanza arrivò, e i paramedici corsero a prendere Erica per portarla dritta all'ospedale. Mentre la caricavano, Gabriel, furioso, uscì di casa, ma prima che potesse fare qualsiasi cosa, la polizia arrivò e lo arrestò immediatamente. Yoongi e gli altri rimasero a guardare con il cuore pesante, mentre Gabriel veniva portato via in manette.

Mentre l'ambulanza sfrecciava verso l'ospedale, i ragazzi si scambiarono sguardi pieni di dolore e determinazione. Sapevano che la strada per la guarigione di Erica sarebbe stata lunga e difficile, ma erano pronti a sostenerla in ogni passo di quel percorso.

Il prossimo passo sarebbe stato il dire della situazione di Erica a suo fratello Jimin.

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Allora ragazzi? Come va? Spero che a voi la vita vada meglio rispetto alla mia🥰

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Allora ragazzi? Come va? Spero che a voi la vita vada meglio rispetto alla mia🥰

{Yoongi- Lo strano Tatuaggio}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora