Scream for me, pretty girl

Dodici

Riassunto capitolo precedente: un flashback di sei mesi prima ci porta ad una serata tra Amber e Talyssa, in cui quest'ultima regala un anello alla sua fidanzata a mo' di promessa. 
Nel frattempo, nel presente, Sam decide di andare via con Tara e le tre si salutano. 

Avvertenze: relazione tossica, accenni a manipolazione.

Quando ti veniva inviato un messaggio che diceva: "c'è una veglia per il nostro amico morto", immaginavi un paio di persone che lo conoscevano, che parlavano di lui in maniera del tutto pacata e si raccontavano delle storie su episodi che li avevano portati a voler diventare suoi amici.

Invece, casa di Amber sembrava una festa da sabato sera vera e propria. C'era musica a tutto volume, macchine nel vialetto e persone ammassate persino nel giardino. Entrare fu estremamente complicato, dato che la maggior parte di loro era già ubriaca e non comprendeva una semplice richiesta per poter passare. Appena ci riuscii, mi trovai in una situazione mille volte peggiore. Infatti, dentro c'erano ancora più persone, inoltre l'intero ambiente puzzava di alcol, sigarette e droghe di ogni tipo. I genitori di Amber avrebbero dato di matto se avessero visto casa loro in quelle condizioni.

<<Lys! Sei venuta!>> urlò una voce proprio nel mio orecchio, facendomi sussultare. Mi girai di scatto, incontrando l'espressione gentile di Liv. Rilassai le spalle, ricambiando il suo abbraccio.

<<Sai dov'è Amber?>> chiesi, guardandomi intorno. La ragazza alzò le spalle, indicando però in direzione del soggiorno, dove vedevo i gemelli seduti uno accanto all'altro. Siccome era sempre meglio di niente, la seguii verso di loro, lasciandomi poi cadere accanto a Mindy. Lei sorrise, offrendomi la propria birra. "Va tutto bene, vedi?", mi stava dicendo in quel modo.

<<No, grazie. Non credo che mi tratterò a lungo e devo essere sobria>> dissi al suo orecchio, affinché mi sentisse oltre la musica. Ricordavo di aver promesso a mia madre che sarei tornata per cena e intendevo mantenere quella promessa. Dunque, dato che quella non era affatto una veglia, avrei semplicemente cercato la mia fidanzata, le avrei parlato di quello che era successo in mattinata nel modo più veloce ed indolore possibile e sarei tornata a casa, consapevole che dal giorno dopo, Tara non sarebbe più stata presente nella mia vita per un periodo di tempo indeterminato.

<<Come vuoi. Io credo che continuerò a bere...e magari, se sono fortunata, limonerò con Francine>> esclamò con noncuranza, voltandosi verso la ragazza seduta accanto a noi per poterle sorridere.

<<Cristo>> mormorai, mettendomi in piedi in maniera frettolosa. Giusto per evitare che iniziassero a pomiciare addosso a me. Inoltre, proprio mentre feci per chiedere ad uno dei due se sapeva dove avrei potuto trovare Amber, vidi la sua figura salire per le scale e mi affrettai a seguirla. Purtroppo, chiamare il suo nome non mi sarebbe stato utile a causa della musica. Al tempo stesso, le persone si fermavano davanti a me, rendendomi impossibile raggiungerla. Arrivate al piano superiore, dove i rumori sembravano essere meno fastidiosi, pronunciai il suo nome. Si voltò verso di me, mostrandomi così di avere il cellulare in mano. Spalancò gli occhi quando mi vide, facendomi poi segno di attendere. Con chi parlava?

<<Capisco>> disse, aprendo la porta della sua stanza e muovendo il capo per mostrarmi di entrare con lei. 

<<Ottimo>> commentò poco dopo, chiudendosi la porta alle spalle. 

<<Mhmh>> mormorò, stringendo le sopracciglia. I suoi occhi erano fissi su di me, come ad assicurarsi di non perdermi di vista nemmeno per un attimo. Che razza di conversazione assurda...sembrava quasi che non volesse farmi capire con chi parlava e di cosa. Nessuna conversazione umana poteva continuare organicamente in quel modo.