Scream for me, pretty girl

Tredici

Riassunto capitolo precedente: Amber e Talyssa litigano, di nuovo. Tuttavia, durante il loro scontro verbale, Amber (di proposito o meno) si lascia sfuggire tutta una serie di informazioni che fanno capire alla nostra protagonista di avere a che fare con Ghostface.

Avviso: dato che questi sono i capitoli finali, ho deciso di aggiornare due volte alla settimana: martedì e venerdì (il prossimo capitolo, dunque, ci sarà venerdì e il successivo martedì prossimo. Poi così fino alla fine)

Avvertenze: omicidio, violenza. Altro cambiamento di punto di vista improvviso ma necessario.

C'era qualcosa di sbagliato in quella scena, Sam lo sentiva nel profondo del proprio cuore. C'era lei, che spingeva gentilmente la sedia a rotelle della sorella. C'era Tara, quindi, che sicuramente provava sollievo all'idea che non sarebbe più stata aggredita. Infine, c'era Richie al suo fianco, come aveva promesso all'inizio di quella assurda "avventura". Eppure...mancava qualcosa, o meglio qualcuno.

Immaginava che sarebbe stato assurdo che Talyssa accettasse la sua proposta di andare via; magari persino di seguirle. Aveva una vita a Woosboro e non l'avrebbe mai lasciata. Un po', Sam temeva che rimasta da sola con Amber, Talyssa avrebbe condotto una vita pessima; incapace di liberarsi dalla rete di menzogne e manipolazione in cui era stata avvolta dalla propria fidanzata. E, al tempo stesso, era egoista abbastanza da ammettere che avrebbe sentito la sua mancanza e avrebbe voluto che accettasse per poterla avere al suo fianco come non aveva potuto fare in quei cinque anni.

Molte persone avrebbero criticato un loro ipotetico rapporto, non solo perché erano due donne, ma anche per la differenza d'età. Cinque anni non erano molti per alcuni, però altri le avrebbero guardate storcendo il naso. Come se non bastasse, lei l'aveva vista crescere e sicuramente qualcuno non avrebbe perso opportunità per vedere qualcosa di predatorio in quella relazione. Avrebbero persino potuto dire che Sam aveva atteso il momento adatto per avvicinarsi a lei, quando in realtà l'aveva voluta da molto prima. Per non parlare di ciò che sarebbe accaduto se avessero scoperto che si erano baciate in passato; quando Talyssa era stata ancora minorenne. Di nuovo, data la poca differenza d'età, magari qualcuno non ci avrebbe visto niente di negativo a differenza di qualcun altro.

Infine, anche se l'altra ragazza avesse deciso di andare via con loro, che ne sarebbe stato di Richie? Sicuramente non poteva aspettarsi che i due passassero del tempo insieme, quello sarebbe stato davvero cattivo da parte sua e nessuno dei due meritava che lei giocasse con i loro sentimenti.

<<Samantha?>> la chiamò una voce femminile. Si voltò lentamente, per non spaventare la sorella, ed incontrò un paio di occhi castani spaventosamente familiari. Li conosceva perché li aveva visti; li trovava ogni volta che cercava informazioni su suo padre.

<<Solo Sam>> rispose, deglutendo.

<<Io sono...>>

<<So chi è lei>> la interruppe. Andava di fretta. Non poteva rimanere in quella città molto a lungo: doveva portare al sicuro Tara.

Sidney Prescott, però, sembrava avere altri piani.

***

Amber aprì la porta della propria cantina, accendendo la luce soltanto per rendersi conto che l'interruttore non sembrava funzionare. Aveva dato dei problemi alcune settimane prima e suo padre, sicuramente, si era dimenticato di sistemarlo. Perciò, accese la torcia del proprio telefono e scese le scale, avvicinandosi al frigorifero. Accanto ad esso, infatti, c'era una catenina che consentiva di accendere comunque la luce e la tirò. Allora, finalmente poté prendere le birre. Era così sovrappensiero che non avvertì la presenza di qualcun altro finché non chiuse lo sportello del congelatore. Sussultò, sentendosi estremamente stupida per essersi distratta in quel modo e riuscì a deviare il movimento del proprio pugno all'ultimo istante, assicurandosi che terminasse accanto al volto di Mindy e non sul suo naso.