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Quella notte ho avuto difficoltà a dormire, la mia testa continuava a girare per tutto quello che stava succedendo. Quando finalmente riuscii ad addormentarmi, era quasi l'alba.

Svegliandomi, ho sentito il corpo di Katsuki attaccato alla mia schiena. Il suo braccio era rilassato sulla mia vita. Intrecciai le nostre dita e chiusi di nuovo gli occhi, non volevo andarmene da lì.

Pochi minuti dopo, le sue labbra mi baciarono la spalla.

- Buongiorno - sussurrai con un sorriso.

- Mmh... - mormorò ancora mezzo addormentato.

Provai ad alzarmi ma il suo braccio me l'ha impedito.

- Mmh... mmh... - Mi attirò più vicino a sé.

- Katsuki... - parlai con tenerezza - se lo fai non riesco ad alzarmi... -

- Mmh... Non è un problema mio - mormorò intrecciando le sue gambe alle mie.

- Ok... - ho riso - altri cinque minuti -

Il suo abbraccio era così caldo che mi riaddormentai immediatamente. Quando riaprii gli occhi, mi voltai verso di lui e vidi che mi stava osservando attentamente. Gli sorrisi e mi stiracchiai. Katsuki mi diede un leggero bacio sulle labbra prima di alzarsi e scrocchiare la schiena.

Scendendo dal letto, ho indossato una delle sue magliette e ci siamo seduti a fare colazione in cucina.

- Non so come cazzo fai a mangiarlo - Katsuki fece una faccia disgustata mentre versavo i cereali in una ciotola con il latte - Sa di sughero, dannazione. -

- disse quello che mette il tabasco anche nello yogurt - risposi ironicamente, facendogli notare cosa stava facendo.

Roteò gli occhi e sorrise. La discussione del giorno prima era stata abbastanza forte, ma sembrava che fosse calmo.

- Katsuki... Va tutto... bene? - chiesi incerta.

Fece un respiro profondo e si concentrò sul suo yogurt.

- Sarebbe meglio se mi spiegassi cosa diavolo sta succedendo qui, - rispose infine - ma sì - sospirò rassegnato.

Annuii acidamente e finii i miei cereali. Katsuki sparecchiò rapidamente il tavolo. Mi alzai anch'io per andare a cambiarmi, ma lui mi tenne abilmente per la vita e mi fece sedere sul bordo del tavolo, in piedi tra le mie gambe.

Lo guardai sorpreso e un po' arrossito. Si morse il labbro, molto vicino al mio viso.

- Cosa? Non ho ancora finito la colazione - si è leccato le labbra, mi ha fatto salire la mano sulla coscia e mi ha morso il collo.

Il mio respiro si fermò e gli sorrisi. Gli avvolsi le braccia intorno alla schiena e lo strinsi a me.

In quel momento, ho guardato l'orologio della cucina e il mio cuore ha perso un battito. L'ho spinto via.

- EHI! Ma cosa...?! - urlò infastidito.

- Merda, sono così in ritardo! - Sono corsa nella stanza.

- Accidenti, questo non succederebbe se usassi una fottuta sveglia - ringhiò, seguendomi e appoggiandosi allo stipite della porta - Quella dannata cosa è utile, sai? -

- Merda, merda, merda,... - borbottai infilandomi i pantaloni in fretta e furia.

- Hai intenzione di andare con quello?! Quella maglia è mia! - Mi guardò accigliato.

- Sì, non ho tempo per cambiarmi! - esclamai sopraffatto - Merda, merda, merda. -

Sbuffò insoddisfatto. Camminai a passo svelto verso l'ingresso e mi sono chinata per mettermi le scarpe.

Teach me how to love 2 - Bakugou Katsuki x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora