"Minacciato un cameriere?" chiede Federico, vedo Leon pensare a qualche scusa che li convinca e poi parla tornando sicuro come se non stesse succedendo nulla "non l'ho minacciato semplicemente Violetta mi ha detto che le dava fastidio e l'ho tolto di mezzo"-alza le spalle- e guarda tutti che annuiscono davanti alla sua spiegazione finché il suo sguardo non si ferma su di me che ho un sorriso molto furbo e realizzato per la sua scenata di gelosia. Oh il mio amore possessivo. La bambina lo guardare delusa e torna a giocare. Ci sperava lei che dicesse qualcosa del tipo "si la amo". Ah no forse quella che ci sperava ero io.
"Vergas" lo chiamo con un sorrisetto malizioso notando che siamo solo noi due in cucina. Gli altri sono andati a dormire dopo una giornata infinita e la mamma di margherita è venuta a prenderla ringraziandoci e salutandoci. Amo quella bambina, quando se ne è andata mi ha abbracciato e lo ho fatto un sorriso e un occhiolino. "Castillo" dice lui di spalle mentre si prepara un bicchiere d'acqua. Perché anche quando siamo in montagna deve stare senza maglia? Non capisce che effetto mi fa?
"Cosa vuoi?" mi chiede sempre dandomi le spalle, mi avvicino a lui e Poggio le mani sulle sue spalle accarezzando i suoi muscoli fino alle braccia che si irrigidiscono sotto il mio tocco. Gli bacio una spalla e lo mordo leggermente facendolo gemere. Si gira di scatto e mi ritrovo le sue mani sul mio di dietro mentre mi bacia appassionatamente. Ansimo contro di lui sentendolo così vicino a me e mi stacco quando mi prende in braccio appoggiandomi sul bancone, mentre riprendiamo a baciarci. Ne avrò mai abbastanza di lui?
Quando non abbiamo più fiato si allontana per concentrarsi sul mio collo dove si sofferma di più sicuramente per lasciarmi dei segni ma non ci faccio caso è inclino il collo a lato per lasciarglielo fare. Le sue mani si infilano sotto la mia maglia e mi accarezza il ventre e le costole. "Devo togliertela" mi sussurra mentre va più in alto con le mani dietro la mia schiena. "Mmh... Sei senza reggiseno dio santo" sussurra euforico. Mi riprende in braccio di nuovo e mi tengo a stretta a lui mentre gli bacio il collo, le spalle, il mento, gli mordo l'orecchio e lo sento mormorare qualcosa. Infilo le mani tra i suoi capelli e mi concentro sulla sua bocca mentre lo sento portarmi di sopra per le scale. Dimentico che potremmo cadere e che qualcuno potrebbe sentirci o addirittura vederci e continuo a baciarlo. Chissenefrega dell'aria. È lui il mio ossigeno. Apre la porta con un calcio quasi cadendo quindi ridacchio e continuo quando mi molla come un sacco di patate sul letto. "Dobbiamo parlare io e te" dico lasciando che mi sfili i pantaloni. "Parliamo quanto vuoi ma domani. Ora voglio solo toglierti quella maglietta che mi sta uccidendo" - "ci sto" sussurro e mi sorride, così che facciamo l'amore. Ancora e ancora."Hey dormigliona" lo sento sussurrare prima di sentire delle labbra sulla mia spalla -sorrido- e continuo a dormire stringendomi a lui che ridacchia e mi accarezza una spalla con due dita. "Sono le undici sai?" mi dice credendo che mi alzerei iniziando a sbraitare come una pazza ma continuo a stare rilassato beandomi della sua voce e delle sue carezze. "Potrebbero scoprirci piccola devi veramente alzarti"-"mmh" dico inizio a lamentarmi. Apro gli occhi e lo vedo bello come il sole, spettinato che mi guarda sorridente. "Che hai detto al cameriere?" gli chiedo e sorrido vedendolo alzare gli occhi al cielo. "Ci stava provando era abbastanza evidente" - "e tu cosa centri?" mi guarda con una fulminata e continuo a sorridere. "Come cosa centro? Sono il tuo ragazzo e tu dovresti smettere di fare quel sorriso realizzato" qualunque cosa dico nessuno può togliermi quel sorriso che ho in faccia. "Sei geloso" - "si beh ti ho vista prima io" scoppio a ridere tanto da farmi lacrimare gli occhi e dico "ah è un gioco a chi arriva prisma ?" - "beh si da un certo punto di vista" - "e se fosse arrivato prima lui? " non mi guarda più e si alza. "Stavo scherzando Leon"-"vestiti e alzati" mi dice freddo e capisco che ho detto qualcosa che lo ha infastidito veramente.
"Leon che facciamo oggi?" lui alza le spalle e continua a magiare le patatine mentre guardiamo tutti insieme la tv. "Vilu" mi sussurra Lud e io la guardo interrogativamente: "che c'è" "io ehm ecco ho baciato Diego" mi sussurra pianissimo facendomi sputare una patatina "Castillo ma che cazzo fai?" ecco fede la finezza è arrivato "ehm nulla lascia perdere" mi giro verso la mia amica e le chiedo "e? Cosa hai provato?" lei mette su un sorriso ebete alla 'violettahavistoleonVergas' e io urlo tra me e me. Li ho sempre scippati ah. Violetta non sbaglia mai. "È stato bello... Ehm ecco mi piacerebbe rifarlo quando mi pare ma non è il mio tipo" - "COSAAAAA?" Urlo facendo girare tutti verso di me allora ce ne andiamo lontano da loro.
"Calmati violetta"-" come fai a dire che non è il tuo tipo?" lei guarda per terra e alza le spalle. "Lud sei meravigliosa e lui è cotto di te da sempre smettila di farti mille pippe mentali e buttati" lei sorride e mi abbraccia di slancio. "Grazie tesoro grazie" mi sussurra e finalmente la vedo sorridere dopo tanto tempo.Esco dalla doccia e mi avvolgo l'asciugamano intorno al corpo, mi butto sul letto e prendo il cellulare notando un messaggio:
"La risposta alla domanda di prima è che non c'è l minima possibilità che sia arrivato prima lui. Io ti ho vista su quel muretto e i segni che hai sul quello te li ho fatti io quindi sei mia in tutte le opzioni" .Mi tocco il collo e sorrido leggendo più e più volte il messaggio, poi decido di rispondere:
"Leon Vargas stai cercando di fare il dolce con me?"
Rido e aspetto la sua risposta che non tarda ad arrivare:
"Leon vergas sta solo mettendo in chiaro le cose, non sono romantico."
Il mio amore che maschere il suo essere romantico:
"Ma tu sei romantico, cosa c'era scritto sulla maglia che mi hai regalato?"
Vediamo che dice...
"My little love ma quando l'ho comprata non sapevo che volesse dire, inglese è una di quelle materie che ho sotto"
È uno stronzo, ecco cos'è.
"Puoi fare lo stronzo quanto ti pare ma ti amo lo stesso"
Mi vesto e inizio a giocare a "TSUM TSUM" finché non mi risponde:
"Per questo ho scelto te tra tutte piccola"
Prendo il cuscino e me lo schiaccio sulla faccio sorridendo come una scema finché non sento due mani sui miei fianchi che mi fanno il solletico e inizio a ridere. "Leon smettila" urlo in preda al panico mentre lui scoppia a ridere guardandomi in preda a una crisi di solletico. "Ti prego smettila" - "si capa" rido e lui si butta vicino a me mettendomi un braccio sulle spalle.
Mi rannicchio al suo petto e chiudo gli occhi. Mi da un bacio sulla fronte e gioca con una mia ciocca. "Violettaaaaaaaaaa" Ludmilla fa la sua entrata super euforica e si bloc a vedendoci. "Oh scusate io credevo fossi sola" dice imbarazzata, -intanto si sente la voce di fede al piano di sotto che lo chiama allarmato- ci lascia facendomi l'occhiolino e va al piano di sotto."Lud non senti delle voci diverse dal piano di sotto?" - "stavo per dirtelo" - "è un ora che Leon è sceso dovremmo andare?" Lei scuote il capo timorosa e si avvicina di più al corridoio per sentire meglio le voci da sotto. "Oh mio dio" dice allarmata ritornando dentro e chiudendo la porta a chiave. "Che succede?" Chiedo più preoccupata. "Trent. Di sotto c'è Trent" sbianco a sentire quel nome e faccio per uscire quando la bionda mi ferma.
"Non ci pensare nemmeno" annuisco incerta e me ne sto lì seduta.Scendiamo dopo che Diego è venuto a darci l'okey era vedo Leon con la testa fra le mani seduto sulla poltrona. Che cosa è successo?
"Leon" sussurro avvicinandosi ma lui si alza allontanandosi e andando fuori mormorando "non ora" cado sulla sedia e chiedo a fede che cosa è successo. " è entrato con due suoi amiconi minacciando Leon. Non ho capito a cosa si riferiva ma ha detto «io voglio lei. E io mi prendo sempre ciò che è mio»" mi irrigidisco perdo un battito quando sento ciò che sento. Si riferisce a me. Lo so. Per questo Leon vuole allontanarmi, ma non glielo permetterò, non posso.
Mi alzo di scatto e vado a cercare Leon, apro la porta d'ingresso e lo vedo con le mani in tasca fuori. "Non farlo" gli dico, lui si gira e mi guarda. "Di che parli?" Mi fa male anche il fatto che non mi guardi negli occhi e che usi quel tono di voce. "So cosa stai facendo, vuoi allontanarti da me perché hai paura di mettermi nei guai ma non farlo" - "violetta io devo farlo" mi dice avvicinandosi a me. "No non devi. Leon mi fido di te. Sono al sicuro quando sono con te non quando stiamo lontano" gli prendo il viso tra le mani e lascio le mie lacrime scendere. "Amore mio non piangere, picchiami quanto vuoi ma non piangere" singhiozzo ancora di più buttandomi tra le sue braccia. Mi allontana prendendo il mio viso tra le mani e mi asciuga con i pollici le lacrime. "Sono un sacco di disastri messi insieme e tu tante cose belle e io non posso metterti in pericolo te, l'unica persona che amo più della mia vita... Devi allontanarti da me"
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Il destino li ha separati ora li riunirà?
FanficVioletta e Leon. Due nomi e due persone diverse. Due persone che si sono amate fin quando qualcosa in loro é cambiato. Una decisione che porta alla fine della loro storia d'amore, appena incominciata e poco vissuta. Lui, la lascia senza spiegazioni...