Nei giorni a seguire tutto sembrava andare nella norma. Si evitavano quelle domande o discorsi che avrebbero potuto affrettare il nostro rapporto. Aspettavo che fosse lui a cercarmi, mi sentivo al settimo cielo quando ero in sua compagnia. Mi parlava sempre di più di sé, della sua famiglia e dei suoi sogni. Mi raccontava di sognarmi la notte ogni tanto.
Con discorsi del genere era quasi impossibile pensare alle conseguenze, a cosa avrebbe potuto pensare di me quando tutto sarebbe stato scoperto. Mi imponevo di non pensarci adesso, di rimanere a sognare un altro po'.
Era passato un mese ormai dal giorno della nostra prima conversazione su Chit-Chat e ci si cercava sempre di più, mi confidò di provare la necessità di sentirmi più umana, di poter sentire la mia voce visto la distanza. Altra cosa alla quale non avevo riflettuto. Come ne sarei uscito?
Ho provato molte volte a cambiare il discorso, ma lui era determinato ad ottenere il mio numero. Alla fine, ho ceduto ed ero terrorizzato che avessi fatto una mossa sbagliata. Dopo qualche minuto provò a chiamarmi, non avrei potuto rifiutare la chiamata. Avrebbe capito che qualcosa non andava nel verso giusto e avrebbe cercato di saperne di più. Mi toccava rispondere ormai, lasciare che le cose andassero per il loro verso, qualunque fosse stato.
Con mio stupore non si accorse che in realtà ero un ragazzo, ma notò che l'accento non era tipico di una persona nata e cresciuta nella zona indicata sulla chat. Quale scusante avrei potuto utilizzare? Inventai a cuor leggero che mi ero trasferita. E solo dopo averlo detto mi sono maledetto. Perché non ci avevo pensato prima? E se ora mi avrebbe fatto domande sul luogo un cui vivevo prima?
La sua attenzione si focalizzò nel parlare di ciò che c'eravamo detti in questi giorni, a promettermi di non accelerare i tempi per il bene di entrambi, che non si era mai legato a nessuno così rapidamente.
Da quella sera le chiamate divennero sempre più frequenti. Quando non si poteva stare nella chat, preferivamo stare per ore al cellulare. In così poco tempo sembravamo una coppia virtuale in tutti i sensi. Si cominciavano a manifestare le insicurezze e gelosie tipiche nelle coppie reali. E quando lo vedevo in giro ne approfittavo per tenerlo d'occhio senza mai farmi scoprire. Delle volte avevo una voglia matta di raccontargli tutto, ma poi il coraggio veniva a mancare.
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The playgirl
RandomPossono davvero nascere delle vere storie nelle chat? Per Samuel era una trovata per invogliare la gente a legarsi di più del mondo digitale, ma non si sarebbe mai tirato indietro per scoprirlo in qualsiasi modo. Che risultato avrà la sua sfida con...