⌞avventura⌝

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pov's ile 

il treno Torino-Pistoia grazie al cielo si è fermato.

dopo ore ad aver subito mia Sophia lamentarsi perchè non voleva lasciare i suoi amici,ed in parte ha ragione,anche se i miei amici non mi mancheranno,visto che gli unici amici che ho,se così si possono definire,mi hanno esclusa dalla loro vita ed hanno sradicato i rapporti.

Le uniche cose che mi mancheranno saranno la mia isegnante di danzane e la sala, che da quando ho cominciato a ballare mi ha vista crescere.

"dobbiamo per forza venire qui?" esclama per la centesima volta da quando siamo partite mia sorella

"si,tesoro,senza papà non riuscivo a portare avanti il pagamento dell'affitto,tel'ho già spiegato", le dice mia madre con dolcezza,visto che comprende il malessere di mia sorella,perchè evidentemente neanche lei era pronta ad abbandonare tutto.

"e tu invece,Ile?,cosa ne pensi?,non hai spiccicato parola da quando siamo partite" dice mia sorella,spostando l'attenzione su di me,che indisturbata camminavo per la stazione.

"sinceramente? nulla" esclamo con disinvoltura

"tesoro,vedrai che riuscirai a fare amicizia,sai,mi ha detto la zia che qui a Pistoia ci sono un sacco di ragazzi della tua età che non sono niente male" esclama maliziosa

mamma,l'ultima cosa che voglio è fidanzarmi guarda

ma dai,magari non è così male

si spera

usciamo dalla stazione,e fortunatamente ci sono già gli zii e mia cugina Marta che ci aspettano,che appena ci vedono ci accolgono con un grande abbraccio,per poi farci salire in macchina e portarci a casa.

nel viaggio in macchina,guardo il finestrino,per iniziare ad osservare la città dove d'ora in poi dovrò vivere,e devo dire che male male non è.

Dopo essere arrivati nella nostra nuova casa,i miei zii e Marta ci lasciano,andando verso casa loro.

La nostra nuova abitazione è la vecchia casa dei miei nonni,dove vivevano quando mio nonno era ancora vivo.

Appena mia madre apre la porta d'ingresso,mi sembra ancora di sentire il profumo del nonno,quello che t'invadeva le narici ogni singola volta che ti abracciava.

La casa è grande,prorpio come la ricordavo,entriamo in salotto,e subito mi riaffiorano in mente i ricordi delle vigilie di Natale passate qui, e per un momento mi è sembrato di sentire la voce del nonno che mi richiamava per darmi il mio regalo.

Chiudo glin occhi,beandomi di quella sensazione di pace e malinconia che provo.

Sorrido,ricordando l'odore dei biscotti della nonna,le risate del nonno,quando andava ancora tutto bene.

Mentre cammino per il salotto,sfioro i mobili interamente di legno,e sorrido sorpresa notando il piccolo angolo di fotografie che è ancora presente

pensavo la nonna le avesse portate tutte via queste

"le ha lasciate qui pensando che sarebbe tornata a prenderle,prima o poi", mi dice una voce alle mie spalle,mamma

ne afferro una dove siamo presenti io e mio nonno alla mia festa dei ciinque anni;io avevo una coroncina ed uno scettro in mano,mentre lui mi guardava sorridendo.

Sorrido nel ricordare quel momento lì,e sfioro il suo volto con il pollice

"mi manchi,nonno", dico con voce tremante verso la foto,e per un momento sento ancora le sue braccia avvolgermi.

mi volto nella direzione da dove prima proveniva la voce,e noto che non c'è più nessuno.

così riprendo la mia valigia,che è rimasta nel luogo dove l'avevo lasciata per guardare le foto e sospiro

diamo il benvenuto ad una nuova avventura

spazio autrice
AMORI,siamo qui con questa nuova avventura!!,vi spiego brevemente. questa storia non è un sequel di 'cicatrici', ma è semplicemente la storia di ilenia e marco,come se però si fossero conosciuti all'esterno della scuola,fatemi sapere cosa ne pensate!!
love u all😼❤️
~cri<3

𝐒𝐏𝐄𝐂𝐂𝐇𝐈→𝗇𝗂𝗏𝖾𝗈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora