Era quella la vita che mi ero scelta, boschi, cavalcate, poesie e libertà. Niente costrizioni, niente regole, niente corsetti e gonne enormi. Amavo profondamente la Baviera e tutte le sue possibilità. Non ero come Nene lei era destinata a fare grandi cose, a sposare uomini potenti perché aveva come diceva la mamma il dono della grazia e dell'eleganza. Io non ero gelosa a me bastava la mia casa, i cavalli, i miei cani e perché no anche qualche bagno nel lago.
Ma ovviamente mia madre non si arrendeva.
"Sissi" la sentivo trillare anche a distanza "torna qui"
"Quella ragazza mi farà morire"
Ormai conoscevo a memoria tutte le sue litanie. Non volevo sposarmi o meglio volevo ma niente duchi o noiosi imperatori preferivo qualcuno di più semplice, che mi concedesse la libertà, che amasse le cavalcate e non fosse ligiò all'etichetta. Solo a un uomo del genere avrei concesso il mio cuore in caso contrario sarei rimasta con mio padre. Lui era l'unico uomo che capiva fin nel profondo la mia anima tormentata.
"SISSIIIIIIIII"
Non capivo perché ci tenesse tanto a portarmi con se. Odiavo stare in mezzo agli aristocratici e non avevo nemmeno un vestito adatto o intero. La maggior parte era tutta strappata forse dovevo cominciare ad andare a cavallo solo con la sottoveste
"SISSIIIIIIIII BENEDETTA RAGAZZA"
Peccato che quel giorno papà non ci fosse o mi avrebbe sicuramente risparmiato una brutta gita. Volevo un bene profondo a Nene e anche alla mamma ma questa gita dalla zia Sofi e da suo figlio Franz futuro marito di Nene non mi entusiasmava per niente.
"SISSIIIIIIIIIII"
Scesi dall'albero con uno sbuffo, prima che mandasse qualcuno a tirarmi giù
"ARRIVÒ MAMMA""Non sei ancora vestita? Chi stai aspettando? Dobbiamo andare"
Inizia a cercare tra gli abiti e come avevo previsto nemmeno uno intero
"Prendine uno dei miei" Nene mi stava allungando un abito rosa tutto pizzi e fiori ricamati
"E grande" menti spudoratamente
"Non è vero sai ogni tanto un fiore non ti farebbe male"
"Se è velenoso potrebbe uccidermi" dissi cercando di farla desistere
"Non hai un abito non è il momento di far protesta"
"SISSI METTITI SUBITO UN VESTITO DECENTE NON TI PRESENTERAI A SUA MAESTÀ CON LA SOTTOVESTE ROVINATA"
"Oh ma che importa" sbuffai gettando un cuscino sul letto "mica mi devo sposare io per quanto ne so posso andarci anche in nero" fu lì che mi venne un illuminazione. L'abito nero che usavamo per il cordoglio non aveva strappi ne fiori ne merletti lo avevo usato pochissime volte era nuovo "scordatelo non verrai in nero"
"Allora non vengo"
"Sissi metti il mio vestito cosa dirà l'imperatore"
"Non è un mio problema è poi non sono io che li interesso. O vengo in nero o non vengo affatto"
Guardia risoluta mia madre e mia sorella
"Va bene" asserì la prima in fine "ma per sicurezza porto anche l'abito di Nene chissà che non riesci a strappare pure quello nero così al prossimo funerale andrai in biancheria intima" se ne andò dalla stanza continuando a urlare parole che nemmeno lei capiva
"Non vedo l'ora di essere lì al ballo con lui"
"Siamo in due" dissi cercando l'altro stivaletto "così questa storia finalmente finirà"
"Chissà magari trovi anche tu qualcuno e ti sistemi a Vienna così saremo vicine"
Guardia mia sorella, i capelli biondi sempre acconciati in una perfetta acconciatura, i guanti bianchi immacolati (io non sapevo nemmeno dove fossero i miei) le scarpe perfettamente lucidate e strette al punto giusto e il vestito rosa ricamato secondo l'ultima moda. No io non potevo diventare così
"Nemmeno se mi paga"
Nene sbuffo sempre con fare elegante perché una signorina aristocratica non si scompone "che ci sarebbe di male? Una bella casa, tanti bambini, un marito da rendere felice"
"E delle cavalcate? I bagni al lago? La
Poesia?"
"Non si vive solo di queste cose"
"Nene ti voglio bene ma non fa per me"
"Lo capisco beh sappi che quando sarò imperatrice a corte ci sarà sempre un posto per te"
Avrei voluto dirle "non ci vengo nemmeno morta perché la zia Sofi è insopportabile" ma preferì tacere e stringerla in un abbraccio per ringraziarla
"Dai su infila quest'abito orribile e andiamo"
"Tranquilla si strapperà tra un paio d'ore" guardia la leggera stoffa e pensai che ci avrebbe messo anche di meno a rovinarsi
"Facciamo che te ne portò un altro" apri di nuovo il baule e tirò fuori il detestabile abito celeste
"No cercane un altro"
"Questo è adatto a ballare"
Guardia la ampia gonna e il corpetto stretto "non voglio ballare"
"Ho solo questo"
"Farò di tutto perché quello nero non si strappi"