La locanda è stata un bordello fino a due minuti prima.Louis è bravo ad accorgersi quando qualcosa cambia là dentro, ci lavora dall'alba dei tempi; sa quando una coppia inizia a pomiciare perche si alzano esclamazioni entusiaste, sa quando un gruppo diventa troppo ubriaco perché cominciano a spifferare cose che solitamente non direbbero, e riesce a prevenire la maggior parte delle liti quando sente che le voci di un tavolo stanno prendendo una piega sbagliata.
In questo momento però non è nulla di tutto ciò. Semplicemente, i discorsi si sono affievoliti, le teste si sono girate e le facce si sono indispettite. Può vedere una madre che chiama a sé il figlio e se lo mette sulle ginocchia, o un uomo che continua a bere ma che impugna discretamente un coltello.
Louis alza lo sguardo dal bancone dove stava servendo un signore e guarda alla porta. Come si aspettava, è un pirata.
Il che, di per sé, non e una novità; Eroda è un borgo fantasma che vive solo di pesca, sono tutti mercanti o pescatori, e non e un fatto di cronaca che del pirati possano fermarsi al porto.
Louis condivide la reazione dei presenti, gli occhi vigili e le mani a stringere i soldi, i pirati non gli sono mai andati a genio, ma non capisce perché quello stupore stia durando così a lungo. Lo guarda, allora, per capire cosa ci sia di strano nel nuovo arrivato.
La prima cosa che lo colpisce sono i capelli, ricci e terribilmente lunghi, sembra che gli si sia rovesciato un carico di alghe in testa. È giovane e questo è intuibile dal viso pulito, senza un filo di barba. La sua figura è imponente, alto con un paio di stivali di pelle che forse lo rendono pure più alto di quanto realmente sia, e le spalle larghe strette in una camicia bianca con le maniche a sbullo, la cintura che pende leggermente da un lato e un foulard rosso scuro legato distrattamente al collo.
Lo studia senza pudore e solo dopo si accorge che lo sguardo è rIcambiato.
Si impone di sorridere e sembrare cordiale.
«Buonasera signore» fa, e la locanda riprende fervore al suono della sua voce. I presenti lo vedono calmo e agiscono di conseguenza; è un punto di riferimento là dentro, anche se è chiaro che il pirata abbia scombussolato l'atmosfera che si respira di solito.«Non mi piace quel tizio». Accanto a lui Niall esprime il suo disappunto mentre spinge verso un cliente un boccale stracolmo.
Louis si mordicchia il piercing al labbro. «Sembra importante. Dovrei sapere il suo nome?».
«So solo che è il capitano della nave che è arrivata qualche ora fa al porto, non chiedermi altro».
Louis fa un cenno con la testa mentre si sporge per sentire la richiesta dell'uomo che ha di fronte, ma quello viene spinto violentemente di lato dal pirata appena arrivato.
Louis alza gli occhi per guardarlo, il tono annoiato. «Desidera?».
«Qualcosa di forte».
La voce del tizio è roca e a Louis sta già sul cazzo, troppo arrogante e fin troppo pieno di sé. Gli ha rivolto tre parole in croce ma sente già il bisogno di prenderlo a schiaffi.
"Forte come il calcio in culo che ti arriverà se non sparisci dalla mia vista entro dieci secondi".
«Un po' più specifico?».«Non so, fai tu, basta non sia una schifezza», e si allontana verso il primo tavolo libero, accavallando le lunghe gambe sul piano.
Insolente. Arrongante. Irritante.
Louis davvero immagina quale cibo pregiato possa trovarsi su una nave pirata, ma ingoia una rispostaccia e passa a Niall l'ennesimo boccale della serata. Guarda distrattamente il biondo portarlo al riccio, che beve, fa una
smorfia e gli dice qualcosa.

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Ropes | Larry Stylinson
FanfictionDove Louis lavora in una chiassosa locanda sul porto di Eroda e Harry è lo spocchioso capitano di una nave pirata appena approdata. scene di sesso esplicito tra due uomini, rough sex, top!Louis, pirate!Harry