Tutti si alzarono dagli spalti esultando non appena Finn segnò il goal che fece vincere la sua squadra.Il ragazzo corse per tutto il campo gridando di gioia,seguito dai suoi compagni che elogiavano il loro capitano.Finn si voltò verso la tribuna non appena prese in mano la coppa e la alzò al cielo provocando una nuova ondata di urli dal pubblico.
"Ripetimi perchè siamo qui" disse Lexa facendo una smorfia per via del troppo casino.
"Per vedere Raven con quella bella divisa da cheerleader" rispose Anya come se la cosa fosse ovvia.
"E perchè io e Lincoln siamo dovuti venire?" domandò Lexa subito dopo.
"Per supportare la vostra migliore amica,ovvio"
"Per non farti sembrare una stalker in realtà" esordì Lincoln ridendo insieme alla cugina.Anya fece un gesto con la mano e tornò a guardare il campo,o meglio ancora il lato del campo dove le cheerleader si stavano esibendo sotto gli applausi di tutta la scuola.Lexa invece guardava Clarke con i sensi di colpa che continuavano a tormentarla.La bionda si era sempre comportata da stronza con lei,questo non lo nega nessuno,ma per qualche strana ragione sentiva di aver esagerato.Non voleva di certo farla piangere e farla scappare via in quel modo,ma tutte quelle parole il giorno prima le erano uscite dalle labbra senza un freno.Non controllava il suo corpo,era in balia della rabbia e del risentimento.Sospirò pensando a come avrebbe potuto scusarsi.Finn nel mentre aveva posato la coppa per terra e si era avvicinato alle cheerleader prendendo poi la mano di Clarke portandola al centro del campo.Lexa aggrottò le sopracciglia finchè il ragazzo non iniziò a baciare avidamente la bionda,che non perse tempo a ricambiare.Lexa roteò gli occhi e si girò da un'altra parte trovando quella scena vomitevole.Era talmente immersa nei suoi pensieri che nemmeno si accorse che Lincoln era sparito per qualche istante,e poi tornato da loro.
"Ragazze,Bellamy da una festa a casa sua per festeggiare la vittoria del suo amico e Octavia ci ha invitato" propose il ragazzo raggiante alla sola idea.
"Octavia ci ha invitato?" chiese Lexa scettica.
"Okay ha invitato solo me,ma le ho detto che senza di voi non sarei venuto e così ha allargato l'invito anche per voi"
"Gentile da parte sua" affermò Lexa sarcasticamente.
"Ci sarà anche Raven?" chiese Anya alzando un sopracciglio.
"Ci saranno tutte le cheerleader,la squadra di calcio,la squadra di football e probabilmente tutti quelli dal terzo anno in su" rispose Lincoln facendo spallucce.
"Ci sto!" Anya si alzò subito dalla tribuna e si girò verso di Lexa.
"Beh non mi sembra di aver molta voce in capitolo" disse semplicemente Lexa alzandosi con un sonoro sbuffo.Anya ridacchiò e le posò una mano sulla spalla.
"Inizi a capire come gira il mondo Heda"
"Oddio non chiamarmi così!" asserì Lexa togliendo malamente la mano dell'amica dalla sua spalla,non appena sentì quel soprannome.
"Che succede?Le ragazze possono chiamarti così mentre te le porti a letto e la tua migliore amica no?" Anya scoppiò a ridere insieme a Lincoln.
"Mio Dio,rimpiango il giorno in cui hai scoperto del soprannome"
"Allora la prossima volta assicurati di chiudere la porta di casa a chiave" rispose Anya facendole l'occhiolino.*
La festa era già iniziata quando i ragazzi arrivarono a casa di Bellamy.Lexa scese dalla sua auto insieme ai suoi amici,e la prima cosa che vide fu il giardino pieno di gente già ubriaca e bottiglie di birra sparse per terra.'Avrà un bel da fare domani Bellamy',pensò Lexa tra sè e sè.Si fecero spazio tra la miriade di ragazzi che ballavano e parlavano tra loro,fino ad entrare in casa e scoprire che non cambiava assolutamente nulla dal giardino.Lexa si girò verso di Anya proponendole di andare a bere qualcosa,dato che Lincoln era già sparito.Si diressero in cucina e presero un bicchiere ciascuna.
"Ciao ragazze,che piacere vedervi qui" una voce femminile le sorprese alle spalle e Anya si congelò sul posto,mentre Lexa indossò un sorriso falso.
"Reyes" Lexa disse facendole un cenno col capo.
"Beh,io e miei amici stiamo per giocare a 7 minuti in paradiso.Volete unirvi?" chiese la ragazza dai tratti ispanici,che indosso aveva ancora la divisa da cheerleader.Lexa guardò confusa Raven,che dal canto suo aveva lo sguardo posato solo su Anya.
"Io passo" rispose Lexa sorseggiando il suo drink.Anya guardò implorante la sua amica che,riluttante,annuì per farle capire che poteva andare.Anya sorrise felice e seguì Raven in salotto.Lexa si guardò intorno pentendosi di aver accettato di venire a questa festa e riempì nuovamente il suo bicchiere.Una testa bionda fece capolino in cucina,ma accortasi della presenza della mora,subito sgranò gli occhi e si voltò per andarsene.Lexa però voleva chiarire la situazione,così non perse tempo e la seguì."Clarke aspetta!" disse prendendola dal polso senza stringere.Clarke si fermò,ma non si voltò per il troppo imbarazzo.
"Possiamo parlare?" chiese Lexa con un tono di voce calmo.Finalmente la bionda si girò,e senza guardarla negli occhi annuì.Iniziò a camminare verso il piano superiore,e dopo essere entrate in una delle tante stanze,chiuse la porta.Lexa si guardò intorno sedendosi poi sulla sedia della scrivania,mentre Clarke sulla fine del letto.
"Io..volevo solo scusarmi" esordì Lexa dopo alcuni minuti di silenzio.Clarke la guardò confusa,così continuò.
"Non avrei dovuto dirti quelle cose,ho esagerato.Ero completamente persa nella mia rabbia che non ho saputo controllarmi.Perdonami Clarke,davvero".
Clarke sospirò continuando a giocare con le proprie mani.Finalmente Lexa osservò meglio la ragazza davanti a sè.Anche lei come Raven indossava ancora la divisa da cheerleader verde e nera,mentre i capelli erano raccolti in una crocchia disordinata.Non aveva messo tanto trucco,ma ne aveva il giusto per far risaltare i suoi occhi azzurri e le sue labbra.Lexa si diede uno schiaffo mentale per riprendersi da quello stato di trance,quando sentì la voce della bionda.
"Sono io che dovrei scusarmi per come ti ho trattato in questi anni..non tu Lexa per avermi detto la verità" disse guardando in basso con la voce tremante.Lexa si sentì sciogliere a quella visione,e senza pensarci si alzò e si sedette accanto a lei sul letto.
"Sono una stronza" disse Clarke scoppiando a piangere subito dopo con le mani sul proprio viso.La mora si morse il labbro nervosa.Non si aspettava questa reazione.Posò una mano sulla schiena di Clarke e la mosse dolcemente verso l'alto e poi verso il basso,lentamente,più volte.
"Ti ho mai fatto qualche torto?" chiese Lexa dolcemente.Non voleva infierire,ma semplicemente capire il perchè di tutto quell'odio per cercare di risolvere la situazione tra loro.Clarke non rispose e la mora pensò di aver oltrepassato il limite,ma fu subito rassicurata quando sentì la voce della ragazza.
"Io-" iniziò senza guardarla negli occhi."Ero invidiosa di te.." concluse guardando da un'altra parte.Lexa era scioccata da quella rivelazione,tanto che sgranò gli occhi e aprì leggermente la bocca.
"Invidiosa?Di cosa esattamente?Clarke sei letteralmente la ragazza più bella e desiderata della scuola.Per non parlare del fatto che sei fidanzata con il capitano della squadra di calcio e sei la migliore amica del quarterback.In più hai i voti più alti dell'intero liceo e sei a capo della squadra delle cheerleader.Cosa ti manca?" chiese Lexa ancora in stato di shock.
"Una madre che accetti le mie scelte,un padre che passi più tempo a casa invece che al lavoro,una vita dove sia io a scegliere ciò che voglio fare e non fare,una famiglia che non pensi solo alle apparenze e qualcuno che mi ascolti davvero" rispose tutto d'un fiato Clarke guardando Lexa con le lacrime agli occhi.La mora si sentì una merda per non aver mai capito quanto Clarke in realtà soffrisse,e quella rivelazione le diede il colpo di grazia.Quasi in un gesto spontaneo,Lexa abbracciò la bionda accarezzandole i capelli.Clarke si impietrì per un istante,ma sentendosi bene tra quelle braccia si lasciò andare e si strinse alla mora.Rimasero così per cinque minuti buoni,finchè il telefono della bionda non vibrò."I miei amici mi cercano,sarà meglio che torni di sotto" affermò staccandosi lentamente dalla ragazza,asciugandosi poi gli occhi stando attenta a non rovinare ulteriormente il trucco.
"Si anche io è meglio che vada,devo cercare Lincoln e Anya" rispose Lexa sorridendo leggermente in imbarazzo.Clarke annuì ricambiando il sorriso e si alzò dal letto seguita a ruota da Lexa.
"Grazie Lexa" disse la bionda lasciando un bacio sulla guancia della ragazza,scomparendo poi dietro la porta.Lexa rimase imbambolata sul posto,toccando con le dita il punto in cui e labbra della ragazza l'aveva sfiorata.Sorrise come una scema prima di scendere anche lei al piano inferiore.
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Our Little Secret | Clexa
FanficLa storia ruota attorno a Clarke e Lexa, due ragazze dell'ultimo anno dell'Arkadia Highschool che sembrano vivere ai poli opposti dello spettro sociale. Clarke è la ragazza popolare, capitana delle cheerleader, fidanzata con il carismatico Finn Coll...