"Sappiamo in pochi che Marie è sua.."
"ZITTA.!"
"Ok sto zitta.. per questa volta però."
Uscì come se nulla fosse dalla porta della classe, e lo feci anche io qualche secondo dopo di lui dirigendomi in palestra, anche se l'ora era quasi terminata.Appena arrivai in palestra vidi i miei compagni arrampicarsi e scendere dalla spalliera (per fare i soliti esercizi di agilità) dirigersi dove la maggior parte dei ragazzi e delle ragazze, in un angolo della palestra, stavano ad ascoltare la prof di Ed. Fisica.
Mi avvicinavo sempre di più e vidi tutti girarsi per guardarmi e immediatamente zittirsi e sentendo degli 'SHHH!'. Incuriosita mi unii al gruppo e chiesi:
"Di cosa parlate? :)"
Esitarono nella risposta, ma sentii una voce soffocata che diceva "di te"che fu subito zittita da un altro "SHH" più silenzioso.. . La professoressa parlò:
"Nicole! Come va?"
Come mai me lo ha chiesto? Risposi:
"Ehm..bene?! " finché non riportai in mente ciò che era accaduto qualche istante prima. Come avevo fatto a dimenticarlo per qualche secondo?
Cominciai a cercare con gli occhi Marie per guardarla e vedere che faccia avesse. La trovai. Ma che domanda.. Aveva la solita faccia. Quella che faceva sempre per non sembrare nel torto quando invece spesso lo era. È con lei che ho combinato tutte le mie 'stregonerie', scherzi 'innocui' ai professori peggiori ..e con la quale mi sono sfogata nei momenti di rabbia. So che non è affidabile e non mi sono mai fidata di lei al 100%. Ma la consideravo comunque un'amica. Un'amica diversa. Una amica per gioco. Anche per lei era così nei miei confronti.
Conoscevo bene il suo carattere. Così bene che non avrebbe potuto farla franca e mi sarei messa di impegno per trovare una soluzione a questo guaio inaccettabile, poiché non avevo fatto nulla.
I miei compagni non dissero più niente al riguardo. Forse non lo sapevano tutti.. O forse la professoressa aveva detto di restare muti finché non si sarebbe saputo di più. Ma avrei approfondito l'argomento più tardi.Vidi Marie che cercava di confondersi tra gli altri, probabilmente per nascondersi e mentre cercavo di seguirla mi sentii tirare il braccio e dirmi:
"Nicole! Cosa hai combinato? Vuoi dirmi cosa ti è preso?"
Beh allora lo sapevano tutti ormai... Ormai Marie era sparita. Le avrei parlato subito dopo.
Mi girai e mi ritrovai a guardare due occhi grandi, di colore verde scuro che si confondeva con una nota di nocciola all' estremita dell'iride. Lo riconobbi senza pensarci un istante: era Riccardo, detto Ricky, il mio migliore amico, (c'è sempre quando ne ho bisogno e anche quando non ne ho).
Era confuso e aveva una faccia stupita. Gli dissi che ne avremmo parlato una volta che saremmo usciti da scuola. Ma insistette come suo solito..
Andammo fuori, nel giardino della scuola e una volta seduti sulla panchina, gli raccontai tutto.. Con calma. Per filo e per segno. Anche se la calma diventò sempre più in fretta un pianto isterico. Lui mi consolò. E mi disse che sarebbe finita in bene. E che avremmo trovato insieme una soluzione.Tornammo in classe ma non vidi LEI. Dove sarebbe potuta mai essere?
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Vita di un'adolescente
Teen FictionCiao a tutti ! Qui racconterò la storia di una ragazza, che vive come ogni adolescente dei problemi riguardanti la scuola, le amicizie e soprattutto l'amore. È a volte impacciata con chi non vorrebbe, ma estroversa con chi conosce bene: ha più di un...