L'inizio

48 1 0
                                    

Londra, 1850.

Louis rimane abbagliato, una luce lo acceca.

Non ha avuto un solo secondo per riflettere, si è solo visto la sua intera vita passargli davanti. La prima volta che sua madre gli aveva detto che gli voleva bene, quando era stato picchiato dal bullo della scuola ed un mese dopo lui si era vendicato, oppure si fa vivida nei suoi occhi l'immagine dei suoi genitori che bruciano all'interno della loro lussuosa villa.

Louis era solo un bambino di dodici anni, che in preda ad una crisi di pianto girovagava per le stanze che si infiammavano sempre di più dopo il suo passaggio. Si era fatto spazio tra le fiamme arrivando finalmente nello studio del padre: trovò il suo corpo bruciante e vicino a lui una donna con delle ali.

Poi il vuoto.

Cos'era successo nessuno lo sapeva. Ma il piccolo Louis era scomparso per un paio di mesi e poi ricomparire accompagnato da uno strano individuo, un maggiordomo, o così lui si definiva.

"Harry!" Una richiesta d'aiuto da parte del piccolo ragazzino che non riesce a muoversi. Rischia di essere investito da un auto, e la luce lo ha accecato. Le immagini che la sua mente segue, poi, non lo aiutano.

Così un uomo si para davanti al ragazzo, portandolo vo via dall'imminente pericolo e salvandolo dall'essere investito.

"Dovrebbe stare più attento quando attraversa la strada, padroncino." Un piccolo avvertimento, che l'uomo poteva evitare, visto lo sguardo atroce che gli riserva Louis. Ancora non riesce a scrollarsi di dosso le immagini di terrore e di disprezzo verso coloro che avevano osato uccidere i suoi genitori.

I pugni di stringono, conficcando le unghie nella carne, mentre volta lo sguardo verso il cielo ed un "me la pagheranno" sussurra a denti stretti mentre ignora totalmente il suo salvatore che d'altronde, aveva imparato a conoscere il padroncino e sapeva che non era il momento opportuno per spezzare la tensione che si era creata.

Si volta appena, Louis, per cercare con lo sguardo il luogo in cui l'auto stava provando ad investirlo. L'individuo alla guida non aveva fatto in tempo a frenare e se non fosse stato per Harry, Louis non sarebbe ancora sano e salvo. Doveva ringraziare profondamente il suo maggiordomo, ma non è nella sua natura provare segni di ringraziamento, soprattutto verso colui che gli è servo devoto e quindi che compie solamente il suo dovere.

"Non mi preoccupo da quando ci sei tu. Il tuo obiettivo e farmi vivere fino a quando non raggiungiamo lo scopo che ci siamo prefissati. A qual punto sarai libero." Una risposta che seppur in ritardo non tarda ad arrivare all'affermazione del maggiordomo. Louis non sapeva effettivamente quale fosse il suo nome, di conseguenza avevano optato per il nome di Harry, in ricordo anche di un suo vecchio zio, lontano parente che non era mai stato visto di buon occhio.

"Andiamo, Harry." Lo richiama il piccoletto, che di tutta fretta, avendo riacquistato in quella frazione di minuti le abilità motorie, comincia a camminare. Il maggiordomo in tutta risposta procede a compiere un breve inchino, prima di seguire il padroncino.

Le strade di Londra, in quel periodo del pomeriggio sembrano più trafficate del solito, con gente di tutti i tipi e tutti i ceti sociali che cammina spensierata, con un sorriso stampato sul viso. Louis un po' li invidia, da quando è accaduto il misfatto non è riuscito più a sorridere o provare qualsiasi altra emozione che non si trattasse di odio e sete di vendetta. Lo sguardo perennemente accigliato o perso nel vuoto, colpiva sempre un nuovo interlocutore che si trovava a parlare con il ricco ragazzo.

Dopo la morte dei genitori, Louis si era ritrovato a gestire l'ingente patrimonio familiare e a capo della società Phantomhive, principalmente produttrice di giocattoli.

Era stata una lunga giornata e Louis voleva solo che terminasse al più presto, per questo si affretta a raggiungere l'auto che avevano abbandonato quella mattina per svolgere alcune commissioni e occuparsi della risoluzione di un caso affidatogli dalla Regina in persona, e si sa, agli ordini della Regina, Louis non poteva che obbedire.

Non una parola corre tra i due mentre percorrono la strada che li condurrà a casa, mentre una profonda tristezza invade l'anima ed il corpo di Louis.







Buonsalve a tutti cari miei. Non sono molto abile nella scrittura di una storia, ma ho voluto provare per sperimentare come sarebbe stato.

Spero che apprezziate.

Ci sentiamo al prossimo capitolo, se questo riscuote almeno un po di visite.

Se devo parlare della storia, cosa posso aggiungere?

Per la trama ho preso spunto dall anime che ho citato nella descrizione della storia, ma ovviamente per quanto riguarda la scrittura, quella...... beh, l ho scritta io. Ahahaha

Ringrazio tutti per la lettura.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 31, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Usque ad Finem.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora