GELOSIA PT.2

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POV'S MARINETTE

Avevo una strana sensazione, come se avessi gli occhi puntati addosso dal momento in cui sia arrivata in questo locale. Non mi sentivo a mio agio, però per far felice Alya cercavo di integrarmi, ma con scarsi risultati, così mi andai a sedere a disparte, inventando una scusa per essere lasciata in pace da Alya. Guardavo l'anello pensando a Chat, sperando che questa sera si sarebbe fatto vivo. Avevo bisogno di stare con lui, volevo ce si facesse vivo da un momento all'altro, cosa che però in quel preciso momento non accadde. Nel frattempo che stavo beata isolata, si avvicina un ragazzo, che inizialmente, prende solo il posto accanto a me, ma poi comincia a parlarmi per rompere il ghiaccio.

<< come mai sei qui da sola??>>:- chiese il ragazzo. Non sembrava che avesse intenzioni brutte, però tenni la guardia. <beh non mi piace molto stare tra la folla>:- dissi senza incrociare il suo sguardo ma con un tono gentile.

<< oh beh tranquilla, sai anche io, è tutto molto movimentato>>. Annuii e gli sorrisi per non essere scortese. In effetti lo guardavo meglio e aveva un'aria conosciuta.

<< scusa, non mi sono presentato, mi chiamo Luka, sono il fratello di Juleka, so che siete nella stessa classe cero?>>:- disse amichevolmente porgendomi la mano. Lo guardai stupita, prima la sua mano, poi lui. Ecco perché mi sembrava di averlo già visto! In effetti lei non ne parla molto della sua vita, anzi, forse ogni tanto aveva accennato di un fratello, ma sembra molto più estroverso di lei.
<< piacere Marinette>>-: dissi sorridendogli.
Sentivo di essere sicura nel parlare con lui, anzi, non sembra il tipo che ci prova con qualcuna. Vidi che aveva una chitarra dietro di lui, così gli chiesi come mai ad un evento del genere l'avesse portata.
Lui mi rispose che in effetti avrebbe affiancato il cantante misterioso. Non ci poterti credere che gli feci ripetere ciò che aveva detto. Ero sorpresa e scioccata e lui si divertiva nel vedere le mie espressioni facciali nel frattempo. Beh, a quanto pare qualcuno lo trova divertente. Ad un certo punto, vidi che si stava avvicinando lentamente a me e a mia volta indietreggiavo, ma lui arrivò al mio orecchio e mi sussurò il nome del cantante. Aveva una voce davvero calma quando parlava a bassa voce, anzi, era molto rilassante. Di colpo, mi trovai Adrien davanti a me e non capendo, gli chiesi se stesse bene e lui, mi disse che doveva parlarmi urgentemente. Allora non esitai che mi alzai e ci dirigemmo verso una delle porte per poter respirare un po' di aria fresca.

POV ADRIEN
Osservavo la scena con calma, o almeno, cercavo di mantenermi. Mi stavo facendo nervoso e infatti arrivò la mossa che mi fece scoppiare. Mi alzai di scatto, ma Ninò riuscì a prendermi per la spalla.
<< hey amico, tutto bene? Stai tranquillo, è successo qualcosa??>>-: mi chiese preoccupato.
<< si tranquillo, voglio solo uscire un momento da qui>>
Fece le spallucce e mi lasciò andare. Pensai che in effetti, andare di colpo così davanti Marinette l'avrebbe spaventata o l'avrebbe insospettita. Così finsi che non stavo bene e quindi mi sarei inventato qualcosa poi.
<< è urgente, scusa se ti disturbo>>-: dissi con tono da finto dispiaciuto. In realtà se si fosse alzata sarei stato solo più felice. Vidi il suo viso preoccuparsi e mi seguì, senza nemmeno voltarsi per salutare il tipo.
Una volta raggiunta una delle uscite, Marinette mi guardò preoccupata e mi chiese se stavo bene. Beh, in effetti sì che ora stavo bene, solo perché l'avevo allontanata dal tizio. Rilassai lo sguardo e la guardai sorridendo, rassicurando la della situazione.
<< certo, anzi, scusa se ti ho preso così ad un tratto, ma lì dentro non riuscivo a starci>>
<< tranquillo, sono felice che stai meglio.>>-: mi disse sorridendo. Amavo il suo sorriso, avrei voluto tenerla vicino a me e darle qualche bacio, ma non potevo, anche se avrei voluto tanto.
<< come mai tu eri lì da sola?>>-: gli chiesi ingenuamente.
<< beh, veramente non mi piaceva stare attorno alla gente, quindi mi sono messa a disparte e poi quel ragazzo ha cominciato a parlarmi.>>
<< davvero? Mica ti ha dato fastidio>>-: chiedi da finto preoccupato.
<< nono, anzi, era gentile e poi mi ha solo detto che suonerà con il cantante misterioso >>-: disse ridendo. Beh buon per lui, si è salvato.
Alya ci raggiunse e ci prese per i bracci e ci portò dentro, dove stava per esibirsi il cantante. Le luci si spensero e solo delle luci colorate soffuse puntavano sul palco. Uscì dalla tenda una figura nera alta incappucciata, ma non appena si tolse il cappuccio, tutti urlarono dalla gioia: era Jugghed Stone, il cantante preferito di Marinette e anche il mio. La folla applaudiva e urlava di suonare e cantare,e accanto, apparve il ragazzo dai capelli blu. Era vero allora. Lo guardai bene per vedere se ogni tanto lanciava qualche occhiata nella direzione di Marinette, beh, sapete come, l'accortenza non è mai troppa. All'inizio sembrava ignorare il pubblico, concentrandosi solo sulla chitarra e sullo sgurdo di Jugghed; ma dopo un po' cominciò a scrutare la folla, fino a quando non vide Marinette e sorrise. Lei però era normale, guardando Alya o non incrociando il suo sguardo. Magari mi sarei potuto avvicinare a lei e far finta che sia il suo ragazzo. Cioè, ero il suo ragazzo ma lei non lo sapeva. Passando tra la gente, piano piano mi misi accanto a Marinette e le urlavo qualcosa tipo " questa canzone è bellissima" e lei concordava con me sorridendo. Vedendo che lei con me sorrideva, forse stette un po' meno a fissarla, infatti tornava sulla sua chitarra e poi lanciava qualche occhiata qui nella nostra direzione. Forse non gli era bastata. Allora mi misi dietro Marinette e feci finta di togliergli dei coriandoli che avevano  sparato prima, così lui avrebbe avuto l'impressione che la stessi abbracciando o altro. Finalmente dopo mille tentativi, smise di guardarla e tornai a godermi lo spettacolo e il fantastico sorriso di Marinette mentre cantava le sue canzoni preferite.

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