Uno sguardo e tante pazzie // Harry Styles - One Direction

Affrontare la realtà.

Eccomi di ritorno!!! Sperando di farti piacere e di farti pensare ad "altro" ti posto questo capitolo @Margherita31

Come sempre... Buona lettura

xxGxx

"Ecco fatto!" dice Louis con soddisfazione.

Mi trovo nella mia stanza di Hotel, dopo una cena a base di cibo d'asporto e tapas.

"Ora si scatenerà il pandemonio tra le fans, lo sai vero?" dice Liam finendo la sua birra con sguardo preoccupato.

"Sai cosa c'è Liam? Che ti preoccupi troppo. Non abbiamo scritto niente di compromettente! Quindi ora rilassati!" sbotta Louis sdraiandosi sul divano finendo addosso a Niall.

"Ehi, delicatezza. Guarda che qua ci sono anche io"

Non riesco ad unirmi alla spensieratezza che circola nell'aria. Sono solo preoccupato di quello che poteva accadere adesso. Sicuramente ci saranno migliaia di piste false da scartare e non sono sicuro di riuscire ad andare fino in fondo a questo piano. Sarà troppo difficile.

"Ehi, Harry!" sento Zayn che mi chiama.

Alzo lo sguardo e vedo Zayn che si siede di fianco a me sul poggiolo della poltrona.

"Andrà tutto bene. Ci salteremo fuori, in un modo o nell'altro. Ti ricordo che le nostre fan sono riuscite a trovare anche le foto delle nostre ecografie. Vuoi che non trovino una ragazza su Twitter? Per di più con due profili?? " dice sorridendomi per sollevarmi il morale.

Si, ha ragione. Sicuramente qualche buona notizia sarebbe arrivata da qui a poco tempo. E' solo questione di aspettare pazientemente.

Spero penso mentre incrocio le dita per scaramanzia.

____

G Pov.

La voce della Marghe mi raggiunge mentre sto cercando di respingere le moine del suo amico.

"Che cosa succede?" esclamo girandomi di scatto. Le uniche parole che il mio cervello ha recepito sono state G, Twitter e Harry.

"G, oh mio dio. Non ci crederai mai!" esclama la Marghe ma la sua voce viene meno a causa del fiatone.

"Ehi, rilassati. Prendi fiato o mi svieni qui davanti. Fai dei respiri profondi e dimmi che cazzo sta succedendo!" le dico prendendola per le spalle quasi preoccupata di vederla collassare da qui a qualche secondo.

La osservo mentre prende dei grande respiri profondi.

"Ehi, noi stavamo facendo una chiacchierata Maggie. Se non ti dispiace" sbotta il ragazzo ancora dietro di me.

"Si..che..mi..dispiace!" sbiascica tra un respiro e l'altro la Marghe.

Non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di prestare attenzione al ragazzo dietro di me. La Marghe sa di avere ottenuto tutta la mia attenzione nominando Harry.

"Vieni con me. Devo farti vedere una cosa sul telefono." Dice alla fine riprendendosi un po' e prendendomi la mano per guidarmi.

Mi lascio portare fin dentro alla villa su per una rampa di scale.

Ci infiliamo in una delle camere che presumo sia quella del ragazzo che ci ha accolti all'entrata... Luca se non mi sbaglio. Neanche il tempo di festeggiare il fatto che mi sono ricordata un nome che subito mi ricordo perché sono qua.

La Marghe prende il suo cellulare dal comodino quasi strappandolo dal carica batteria.

"Allora, qua sta succedendo un casino davvero. Il fandom è impazzito e quanto pare è tutta colpa tua. O merito se vogliamo metterla così!" esordisce sedendosi sul letto.

Io mi avvicino e mi accomodo per terra di fronte a lei appoggiandomi con la spalla al comodino.

"Colpa mia? Ma che cazzo stai dicendo?" sbotto passandomi una mano nei capelli. Non sono proprio in vena di scherzi in questo momento.

"Allora, a quanto pare i ragazzi hanno twittato tutti nello stesso momento, tutti lo stesso tweet. E le conseguenze saranno enormi tra le fans..." continua la Marghe cercando come di prepararmi a quello che stavo per sentire.

"Senti, credo per un po' non mi interesserò a quello che succede ai ragazzi. Non penso che sia giusto per me in questo momento sapere qualcosa che riguarda loro. Non penso di farcela, davvero...." Riesco ad ammettere, più a me stessa che a lei, abbassando la testa e cercando di non permettere alla mia mente di riportarmi in quella stanza d'albergo.

"Senti G, lo sai che non te lo direi se non pensassi che questo può essere una cosa buona.." mi dice quasi con un tono di supplica.

Sembra che veramente sia qualcosa di importante.

Ma non mi lascio influenzare. Per una volta nella mia vita voglio pensare solo a me stessa e cercare di mantenere una promessa che ho fatto a me stessa.

"M davvero, non penso proprio di voler sentire quello che hai da dirmi...Non voglio... Ti prego!" dico alla fine saltando in piedi allontanandomi.

"G, ti prego, lascia che ti dica quello che sta succedendo...Ti prego, non te ne pentirai!" mi urla quasi dietro lei con voce disperata.

Mi fermo davanti alla porta socchiusa con la mano sulla maniglia.

"No, non voglio più sentire qualcosa che riguarda i ragazzi per un po'... penso che tornerò giù dal tuo amico, sembrava abbastanza carino!" dico con un mezzo sorriso girandomi a guardarla e trovandola con lo sguardo addolorato.

Il suo sguardo cambia improvvisamente.

"Abbastanza carino? Abbastanza... G, vedi bene di non fare o dire cazzate! Sai che con te sono sempre stata sincera e non inizierò ora a dirti delle bugie. Se ora te ne vai da questa camera e non ascolti quello che ho da dirti lasciandoti i ragazzi alle spalle te ne pentirai amaramente. E, soprattutto, quel mio amico è un puttaniere che la metà basta!" sbotta urlandomi contro.

"Marghe io non posso ributtarmi in questo..." cerco di ribattere ma lei mi interrompe.

"G, ora basta. Non puoi nascondere la testa sotto la sabbia solo perché le cose non sono andate come volevi tu. Non puoi pensare di lasciare alle spalle tutto quello che è successo perché non ce la farai... Non potrai mai dimenticare Barcellona, come d'altronde non potrò farlo io. Io ti ho seguito, riportandoti in Italia perché sapevo che era la cosa giusta per te in quel momento ma ora non puoi continuare a fuggire. Tutta questa situazione è successa in meno di ventiquattro ore e se non la sistemi subito poi andrò sempre peggio. Hai ventisette anni, agisci come tale CAZZO!" urla alla fine quasi rossa in volto.

Le sue parole mi colpiscono come un pugno allo stomaco. Ha ragione. Tutto quello che ha detto ha un senso e forse è per questo che ogni parola pronunciata mi spaventa.

"No, io non..." cerco di dire rigirandomi verso la porta aprendola leggermente.

"I ragazzi hanno twittato per trovarti. Hanno fatto un appello alle fan per cercare di scovarti e riuscire a farti parlare con Harry!"

Loro cosa?