A letto per alcuni giorni

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... DELLE MANETTE!

2 PAIA DI MANETTE!

Quando Isabel le vide nelle mani di Jason spalancò la bocca e gli occhi e cominciò ad indietreggiare sul letto.

Jason la prese per le caviglie e l'ammanettò al letto e la stessa cosa la fece per i polsi.

Quando ebbe finito, cominciò a parlare:"Allora bambolina, com'è andata la tua passeggiatina notturna?"

Isabel continuava a muoversi e Jason cominciava ad irritarsi

Mise le sue possenti mani sulla pancia di Isabel e la spinse ancora di più sul letto per farla stare ferma.

Allora Isabel cominciò ad urlare e questo era la goccia che fece traboccare il vaso.

Jason gli tirò uno schiaffo e Isabel smise di urlare.

"DEVI STARE ZITTA! NON HAI DIRITTO DI URLARE, ANZI NON HAI NESSUNO DIRITTO QUA.

D'ORA IN POI TU RIMARRAI LEGATA QUI FINCHÉ NON DECIDERÒ IO DI SLEGARTI"

"hai capito?!"

Queste ultime parole le disse con più tranquillità, ma Isabel tremava ancora.

Isabel voleva farsi vedere forte, ma in fondo in fondo non era come si faceva vedere.

Isabel è sempre stata una ragazza fragile e timida e nella mega villa aveva scoperto un'altra Isabel.

Lei annuì e Jason se ne andò.

Passarono giorni e Isabel era ancora legata al letto.

Cominciavano a fargli male i polsi e le caviglie. Questa era una tortura.

Jason ogni giorno le portava il cibo ma lo rifiutava, finché un giorno jason si scocciò.

Le portò come sempre il cibo su un vassoio e come ogni giorni Isabel si rifiutò.

Jason allora rimase lì e cominciò a prendere il cibo nella forchetta.

Quando le mise vicino la forchetta, Isabel spostò la testa e chiuse di più la bocca.

Allora Jason le mise ancora di più vicino alla bocca, finché Isabel gli disse:"L'HAI CAPITO O NO CHE NON VOGLIO DEL CIBO DA TE"

"Allora bambolina, non decidi tu qua, ma decido io, quindi TU devi mangiare. Quindi stai zitta, apri la bocca e mangia."

Isabel non voleva discutere, quindi fece come jason le aveva detto.

Aprì la bocca e cominciò a masticare e poi ingoiò.

Non mangiava da molti giorni quindi quando ingoiò la pancia brontolò e vide con la coda dell'occhio che sulle labbra di Jason si formò in sorrisino compiaciuto.

Quando finì di mangiare isabel cominciò a parlare:"Scusami, mi potresti slegare per favore? Almeno solo i polsi. Mi fanno un male cane"

Jason sogghignò e disse:"hooo bambolina, pensi che adesso che hai mangiato e mi hai ascoltato ti libero?! Non penso proprio.

Tu mi hai disubbidito e non mi posso, per ora, fidare di te, quindi non me lo chiedere più perché ti ho già detto che ti libererò quando vorrò io."

Jason se ne andò e lasciò Isabel ancora legata. 

sindrome di StoccolmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora