In una nuova scuola, Evie Collins deve combattere contro la sua irrefrenabile curiosità, per non finire nei guai.
Ma due occhi neri la istigheranno ancor di più a mandare all'aria ogni proposito che si era prestabilita.
Mistery Romance/ Enemies to l...
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🎧 "I was Never There" The Weeknd
H e l i a ' s P O V 🪽
«Con Evie va meglio, si sta riprendendo in fretta.» Ginger solleva la testa lentamente incrociando il mio sguardo.
Ha un filo di trucco e i capelli sono legati in una treccia, che le cade sul petto. La testa, è poggiata sulle mie gambe.
Siamo in questa posizione da ore, e parliamo a turno di tutto ciò che ci è successo in giornata. Lo facciamo da parecchio, e mi aiuta a sfogarmi e a darle una relazione più sana possibile.
A proposito di dare qualcosa.
Attento a non farle male scendo dal letto, aprendo la cerniera del mio zaino e tirando fuori un pacchetto. «Il mio regalo di Natale, e no, non puoi aprirlo già adesso.» il suo sorriso non accenna a spegnersi mentre scivola via dalle coperte e mi salta addosso.
Circonda le sue gambe attorno alla mia vita e tempesta la mia mascella di piccoli baci, che mi costringono a farmi scappare una risata. Siamo in camera sua, e tutto questo rosa mi sta accecando.
«Anche io ti ho fatto un regalo.» e ne rimango stupito, non mel'aspettavo. Traffica nel suo armadio e tira fuori una busta gigante.
«Spero non sia un cadavere.» mi fingo spaventato, e lei mi lancia un occhiata che io definirei a tutti gli effetti assassina.
«Se non la smetti il cadavere a starci sarà il tuo.» usa un tono sia scherzoso sia inquietante, tanto che mi risiedo sul letto.
Con un tuffo mi raggiunge e si raggomitola sotto le coperte. La guardo senza dire niente, e lei fa lo stesso.
«Domani è il grande giorno.» annuncia lei, e mi ritrovo a sospirare.
«È già Natale..» ammetto, mettendomi comodo al suo fianco. La sua testa si posa sul mio petto.
«È stata una giornata pesante.»
«Come mai?» le domando, e le scappa un sighiozzo.
Ora piango anche io.
«Che succede?» solleva il volto, e solo adesso mi rendo conto delle lacrime che lo rigano.
«Ho chiamato mio padre in questi giorni, e dopo svariate chiamate rifiutate mi ha contattata lui.»
«Credevo volesse sapere come sto, come andasse la scuola, se mi fossi fatta degli amici.»