Capitolo 30 - Parte 1

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Macarena

"Signora, deve assolutamente leggere il tema che ha scritto sua figlia." mi dice la maestra di Yasmin, sorridendomi.

È una ragazza giovane e minuta, avrà circa venticinque anni e sembra uscita da un cartone animato. Mette allegria parlare con lei, immagino che chi ha la passione per i bambini debba essere così, almeno un po'.

Me lo passa, dicendomi che ho tutto il tempo che voglio a disposizione.

"Tema: parla di una persona importante per te.

Non posso parlare di una persona sola perché io ho due mamme e sono speciali.

C'è mamma Macarena che è la mamma che mi ha creato. Lei ha i capelli tutti gialli dorati e gli occhi che sembrano delle noci. Mi piace perché quando sorride non si muove solo la bocca, ma sorride tutta la sua faccia e io mi sento felice quando sono con lei.

Poi c'è mamma Zulema. Lei non è la mia vera mamma e forse è triste a volte perché pensa di non essere importante. Io la chiamo Zuzu e non mamma ma solo perché così non si girano tutte quando chiamo "mamma" e non si confondono.

Zuzu ha i capelli neri come la notte ed è bella perché ha gli occhi che sembrano quelli di un gatto. Mi insegna a essere tanto forte e ascolta con me Shakira anche se non ne ha voglia perché sa che mi piace e lo fa per me. Io allora le dico che è brava a cucinare quando mi fa i dolcetti anche se non è vero perché poi sennò è triste anche se non lo dice.

Mamma Maca e mamma Zuzu sono state separate. Pensavano che io non mi ero accorta perché ero piccola, ma io sono tanto intelligente e lo sapevo subito. Erano un po' sciocche perché si volevano bene ma non riuscivano a fare pace come me e Saif quando facciamo i testoni.

Adesso stanno insieme di nuovo da tanti anni e forse questa volta non si lasciano più perché hanno messo la testa a posto, lo ha detto lo zio Rajab l'altro giorno. Non è mio zio vero però dico così perché gli voglio bene.

Anche se mio zio vero Román vive in Spagna e mi manca tanto ed è lo zio migliore del mondo, anche Rajab è un mio zio.

Abbiamo anche tanti amici che ci vogliono bene e Omar che è il figlio di Rajab e Farah, anche se devo insegnargli tutto perché è piccolo e si toglie ancora le caccole dal naso.

Mi piace la mia famiglia e sono contenta perché tra poco arriverà anche un mio fratellino nuovo e io avrò sempre qualcuno con cui giocare. Sarà un maschietto e si chiamerà Leo, per il mio nonno Leopoldo.

Alla fine ho parlato di tante persone ma non voglio scegliere una sola perché ad esempio le mie mamme sono le più belle del mondo anche se sono tanto diverse e pregano anche un dio che è diverso e sanno fare cose diverse. Magari si vogliono bene proprio perché non sono uguali, se magari erano troppo uguali potevano annoiarsi e non tornare insieme. Invece si amano tanto e sembrano il mio puzzle con il cuore, che se manca metà pezzo è brutto e poi lo metti insieme ed è bello.

Adesso sono insieme e io sono tanto felice perché posso infilarmi nel lettone di nascosto in mezzo a loro senza vedere lo spazio vuoto. Anche se io dormo sempre nel mio letto come i bambini grandi."

Io mi commuovo moltissimo leggendo tutto questo. Mia figlia è davvero fantastica e gli ormoni della mia attuale gravidanza non mi aiutano a trattenere le lacrime.

Rimango ancora un po' con la sua maestra a parlare di lei e mi rendo conto che ha davvero una marcia in più. Nonostante tutti i casini che ha già vissuto per colpa nostra, è sveglia ed è la bambina più in gamba che io conosca.

Mi sembra che sia anche felice e questo, per quanto ci riguarda, è la cosa più importante. Io e Zulema vogliamo questo per nostra figlia: che sia felice e serena.

Esco da scuola, un po' affaticata. Mia moglie e Yasmin mi aspettano fuori, sono andate al parco a giocare.

"Allora? Cosa ti ha detto la maestra?" chiede la piccola, con la sua solita voce squillante.

"Che sei bravissima."

"Lo so, ha ragione." risponde, lisciandosi i capelli e sorridendo.

Lancio uno sguardo a Zulema e scoppiamo entrambe a ridere.

"Ha preso la modestia da te." le dico.

"Cos'è la modestia?" chiede Yasmin.

Ecco, appunto.

Dopo averle spiegato il significato di questo termine per lei così astruso, mia moglie inizia a guidare verso casa.

Guardo Yasmin, che ormai ha dieci anni e non posso fare altro che essere fiera di lei. È bella in tutti i sensi ed è molto forte.

Improvvisamente, inizio a sentirmi strana, molto strana. Quando capisco ciò che sta succedendo cerco di comunicarlo nel modo più tranquillo possibile, per non creare panico.

"Zule, credo che il bambino stia per nascere."

"Cosa te lo fa pensare?"

"Le acque che si sono rotte?"

"Ma non ti è ancora scaduto il termine."

"A quanto pare a lui non importa."

Yasmin si gira verso di me, lanciandomi uno sguardo interrogativo.

"Mamma, adesso tireranno Leo fuori dalla tua pancia?" mi chiede.

"Credo di sì."

"Ti farà male?"

"No." mento.

So che è una bugia, quando è nata lei avrei preso a calci nel culo suo padre per avermi messa incinta, se fosse stato vivo. Credo sia una reazione spontanea, non pensi nemmeno al tuo bambino perché ti sembra che non esca mai, ma alla fine arriva e ti rende la vita meravigliosa.

"Quindi tra poco avrò un fratellino?"

Yasmin è esaltata all'idea di avere un fratello, anche se ha già sottolineato più volte che la regina della casa deve rimanere comunque lei.

Sarà un'avventura difficile per tutti, me lo sento, però sarà anche bellissima.

I hate u, I love uDove le storie prendono vita. Scoprilo ora