Il viaggio con Rafe, contro ogni mia aspettativa, è stato abbastanza breve. Dopo circa dieci minuti ci ritroviamo vicino al molo, in un punto deserto dove non passa mai nessuno e soprattutto dove non si vede nulla.
Non avevo minimamente voglia di vederlo oggi, non che le altre volte ce l'avessi, ma avrei fatto di tutto pur di scappare da quella situazione.
JJ diventa sempre più bipolare, il giorno prima si avvicina a me e riusciamo ad avere un rapporto civile, il giorno dopo non perde minimamente l'occasione per ricordarmi quanto io sia fuori posto insieme a loro.Ed è brutto da ammettere ma, sotto sotto, so che è così. È il suo gruppo, la sua vita, io non so come mi ritrovo sempre in mezzo alle situazioni e questo non fa altro che infastidirlo.
Cameron parcheggia dietro ad un albero, per assicurarsi ulteriormente che nessuno possa vederci.
Che Rafe sia venuto qui per uccidermi?
Scendiamo dalla moto, io con i capelli tutti scompigliati, lui con la faccia sconvolta come se avesse visto un morto.
Non mi ero resa conto di quanto fosse turbato prima, troppo intenta a rispondere a JJ e alle sue battutine inutili, ma adesso che lo guardo bene sembra davvero sconvolto.
Sguardo perso, occhiaie pronunciate, due rughe sulla fronte, le mani che tremano mentre apre la giacca per prendere quello che sembra un fascicolo.«Una cosa rapida e indolore Cameron» Avverto incrociando le braccia sotto il seno, tenendo d'occhio il ragazzo.
Devo pur sempre assicurarmi che prenda una pistola dalla giacca...anche se so che non lo farebbe. Rafe Cameron è un grandissimo figlio di puttana, un drogato senza via di scampo ma allo stesso tempo non è quella brutta persona che tutti considerano.
Non è sicuramente il ragazzo migliore che io conosca ma, sono certa, non sia neanche il peggiore.«Non rompere il cazzo, ci metto il tempo che mi serve» Sbotta, cambiando velocemente umore rispetto a quello di poco prima.
Ok ritiro tutti i buoni pensieri su di lui, rimane comunque un coglione.
Più lo guardo però più vedo qualcosa di strano nel suo sguardo, come se lui fosse assente e non volesse ritrovarsi qui a fare i conti con la realtà.
Che cazzo è successo?Mi avvicino cauta alla sua figura, cercando di non fare movimenti bruschi per non turbarlo ulteriormente, poggiando una mano sul suo avambraccio per cercare di riportarlo alla realtà...e funziona.
Rafe mi guarda negli occhi come se si rendesse conto solo adesso della mia figura accanto a lui.«È tutto ok? Stai bene?» Domando incerta e lui mi guarda come se fosse un cucciolo smarrito.
Si ricompone in fretta, sostituendo la sua espressione tirata con un ghigno malizioso con lo sguardo sulla mia mano ancora appoggiata sul suo avambraccio.Mi sposto di scatto, interrompendo quel breve contatto, alzando gli occhi al cielo.
«Con te va sempre tutto bene» Commenta ridacchiando, consapevole di darmi fastidio. Non penso il suo sia un modo malizioso, o almeno non in questo momento, anzi penso si tratta di un suo modo strano di giocare con me.
Da non apprezzato eh.
«Vedo che sei tornato in te» Osservo e lui si limita ad annuire, tornando leggermente più serio.
Mi fa cenno di muoverci e ci porta in un posto che, se è possibile, risulta essere ancora più appartato di quello precedente. Si avvicina ad un tavolino in legno posto accanto ad una piccola casetta, dello stesso materiale, che sembra abbandonata da un bel po'.
«Non sono mai venuta qui» Rompo il silenzio mentre Rafe posa i fogli di quello strano fascicolo sul tavolino, sistemandoli meticolosamente.
«No infatti, questo posto è abbandonato da tantissimo tempo, nessuno viene qui da tempo...posso dire sia il mio posto sicuro?» Domanda anche se non a me, sembra sia una domanda rivolta unicamente a se stesso.
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All so unexpected //JJ Maybank//
Roman d'amourNew story USO DI LINGUAGGIO ESPLICITO🔞 «Ogni persona ha una storia, sta a quest'ultima decidere quale sarà il suo lieto fine» Ivy Smith e JJ Maybank sono l'esempio perfetto della parola nemici. Si conoscono da tutta la vita ma il loro rapporto n...