Capitolo 2

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Giorno 1

Suonano le sveglie e in casa si sente odore di caffè… non potrei mai vivere senza.

Dopo un’ora eravamo tutte pronte e attrezzate…PARIGI arriviamo!

Rispettammo tutto il piano previsto, impressionante quanto eravamo state brave a rispettare gli orari, a goderci il panorama ma allo stesso tempo essere efficienti.

Nel mezzo pomeriggio inizia il rientro verso casa, ci riposiamo e andiamo a mangiare in un piccolo ristorantino, ma nulla di che.

La sera era prevista la prima serata disco.. per cui alle 11 iniziamo a dirigerci verso il locale.

Ancora non sapevo che la giornata sarebbe stata lunga. Nella mia testa ero convinta saremmo state massimo due o tre ore, ma non di più perché il giorno dopo avremmo dovuto affrontare un’altra giornata.. ad orari migliori, ma sempre impegnativa.

Entriamo nel locale. Tutto ok per la prima mezz’ora, mi stavo anche divertendo.. quando ad una certa non eravamo più sole. Ci raggiungono dei ragazzi che iniziano a ballare con noi, ognuno si era avvicinato ad una di noi..

Passano i primi minuti, ma mentre le mie amiche continuano a divertirsi e a dare corda a questi ragazzi, io non mi stavo più divertendo, ma loro non mi guardavano e io mi sentivo in colpa ad andare da loro a rovinargli la serata. Dopo un po’ ho chiesto loro se fosse tutto ok, se i ragazzi davano fastidio, ma dissero di no molto divertite e così le lasciai a ballare mentre cercavo di togliermi dalle scatole quello che credeva di appiopparsi a me.

In qualche modo riuscii a divincolarmi da questo... presi di nascosto una bottiglia di liquore dal bar e cercai un posto più tranquillo dove stare nell’attesa che le mie amiche terminassero i loro balli.

Trovai un camerino.. che più che un camerino era una stanza enorme, ma non molto usata… forse prima la utilizzavano per prepararsi agli spettacoli, ma forse ora era dismessa. In ogni caso passai lì il resto della serata.. da sola con una bottiglia di liquore che nemmeno riuscì a finire. Passai il tempo a pensare e a guardare il cellulare.

Ad una certa uscii per cercare le mie amiche, ma le vidi impegnate in altro e feci loro cenno che sarei tornata a casa. Così un po’ triste tornai a casa, pregando che, prima o poi sarebbero rientrate e che domani avremmo ripreso il nostro viaggio.

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