Cristiana, nome esotico per una ragazza, non che se lo fosse scelta lei, ma perché i genitori lo scelsero per renderla una persona unica.
Faceva il primo anno di superiori, il geometra, corso che in pochi conoscevano, ma che lei stava amando anche se si trovava lì da soli quattro giorni.
Non voleva stare a casa, voleva prendere aria, parlare con qualcuno. Le andavano bene anche i professori.
Aveva parlato di troppo con i genitori, ma comunque non la lasciavano sfogarsi, né uscire con gli amici, forse perché non si fidavano di lei, o forse dei suoi amici, come sempre.
"Mamma ho conosciuto la mia compagna di classe, Giada, è simpaticissima" Disse lei appena tornata il primo giorno tutta contenta.
"Che bello, e la scuola invece? Come ti sembrano i professori?" Disse la madre.
"Ma che c'entra? Ti sto parlando di Giada... Vabbè" Pensò lei.
"Sembrano brave persone per fortuna..." Rispose Cristiana un po' sconsolata.
"Sono felicissima, speriamo che adesso tu rimanga con la testa apposto" Esclamò la madre
"Non ho mai potuto fare niente ed adesso ti raccomandi pure... Per cosa poi?" Pensò Cristiana irritata.Decise di non proferire più parola.
Parlando del più e del meno la madre si fece raccontare tutto da Cristiana su quella giornata. Quella ragazza era la persona più contenta sulla faccia della Terra e voleva non finisse mai.