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Ti prego basta, la spengo, sono esausta non riesco neanche ad alzarmi e il pensiero di avere 2 ore di matematica non mi consola affatto, poi c'è pure scienze, ma per fortuna c'è anche arte, quanto amo quella prof. Mi alza mi cambio e arrivo a scuola, che fortuna, sono pure in ritardo di 10 minuti, poi per completare il tutto scopro che la prof di arte oggi non c'è, l'unica che riesce a farmi alzare la mattina, potevo anche non venire oggi, gorse era meglio. Partiamo con scienze, per fortuna non mi ha interrogata, poi matematica, quando arriva inizia a farmi mille domande sul perché ieri non c'ero, poi per giunta neanche mi credeva. Finisce la sua ora e arriva la supplente, una vecchia, mezza zoppa che pareva na strega, anzi che è una strega, e non solo di aspetto ma anche di carattere, ci ha detto che rimarrà 2 settimane, ma siamo pazzi? Io con questa mi butto dal balcone. Facciamo un disegno, e che disegno, un cestino con della frutta, siamo passati da disegnare gli omini con 4 linee a disegnare le stesse cose di artisti, ma che sono Picasso? Non so Giotto? Leonardo Da Vinci? Le 2 ore con sta pazza si finiscono e ritorno a scuola, oggi Ana non c'era, gli è salita la febbre, Ronni aveva il raffreddore e io sono l'unica che dopo essere stata mezzora sotto la pioggia non gli è venuta niente, che belle difese immunitarie che ho. A casa faccio i compiti, non mangio perché oggi c'è stato il primo giorno di mensa a scuola. Mentre studiavo storia mi arriva un messaggio da Ronni, mi ha chiesto di venire a casa sua per parlare visto che i suoi non lo fanno uscire, almeno loro si preoccupano della sua salute e lui si lamenta pure, si vede che non è abituato a non avere attenzioni. Visto che non sapevo la strada mi faccio mandare la posizione, arrivata non credevo ai miei occhi, era gigantesca, quasi infinita, ok, lo so che suo padre è un calciatore famosissimo, si capisce anche dai suoi follower su IG, vabbè certo Marta, è l'uomo con più follower al mondo.
Fuori c'era Ronni che mi aspettava, mi prende per mano e mi accompagna in camera sua, è gigantesca, io sono abituata a vivere in case grandi, i miei genitori sono sempre assenti ma devo dire che guadagnano molto. Mentre passiamo mi sento leggermente osservata dalle sue sorelle e suo fratello, poi per compensare pure sua madre ci si mette con una piccola risatina, cerca di non farsi sentire ma ci riesco comunque. Entriamo in camere e ci seriamo sul letto e lui incomincia a parlare.

SPAZIO AUTRICE:
Chissà cosa gli dirà mai Ronni alla nostra Marta.

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