Cantine vuote!

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Il tesoro perduto di Mosca

-Capitolo 96-

Cantine vuote!


<signorina Golubev andiamo la prego>

<ho detto di no!> esclamò la donna irritata!

Quelle scale le stavano facendo affiorare troppi ricordi nella mente, ma non voleva cedere!

Come aveva fatto quella notta sarebbe scenda fino in quella cantina per vedere che cosa succedeva!

Scese di nuovo e facendo spazio a Adrian che ruppe la serratura entrarono.

Questa volta quella cantina era dedicata alle risorse di vino, ce ne erano così tante che avrebbero dissetato una marea di gente!

Masha però era molto sconfortata, aveva la netta sensazione che quel biglietto non fosse uno scherzo ma la verità!

Si ritirò e andò a cercare le altre cantine, c'è l'avrebbe fatta, come sempre, piano piano, c'è l'avrebbe fatta.


<ancora nulla signorina>

<andiamo alla prossima>


<questa cantina è usata per conservare delle determinate opere d'arte>

<alla prossima>


<ci sono solo vecchi vestiti qui signorina Golubev>

<ne rimangono altre tre, andiamo>


<nulla signorina>

<la prossima>


<solo mobili impolverati ci sono>

<ne manca solo una, andiamo Adrian>


<mi spiace signora ma nemmeno qui c'è nulla che le possa interessare>

Masha strinse i pantaloni, come era possibile?

Era così stressata, tutte quelle scale, tutta quell'oscurità e l'umido gli stavano dando alla stessa!

Perché si immaginava sempre che dietro una di quelle porte si sarebbe trovato il padre di Illodor?

Perché non poteva semplicemente andarsene come gli aveva suggerito svariate volte Adrian!?

Si mise una mano davanti al volto e cercando di gestire le sue emozioni disse <andiamo, non c'è più nulla da cercar->

<in realtà c'è un'ultima cantina sa?>

Adrian e Masha si guardarono confusi sentendo quella voce a loro estranea e l'uomo mettendosi davanti alla donna vide dei capelli rossicci con una divisa sporca di sangue.

<chi saresti?> chiese l'uomo dei capelli neri e quest'ultimo entrano nella cantina si presentò <Tarasova, un fedele seguace di suo marito signora Doronin>

La donna vedendo quel sorrisetto dipinto sul volto dell'uomo disse <bene allora portami pure in quella cantina, dopotutto se nemmeno Adrian ne sapeva l'esistenza si deve trovare la cosa che cerco>

Tarasova sorrise, chissà come ma non si era mai riuscito ad immaginare nessuna donna o uomo accanto al suo signore, eppure appena l'aveva vista fare la sua comparsa alla festa non poteva pensare che fosse perfetta.

L'uomo mettendosi accanto alla porta disse <con grande piacere, prima le signore> e fece un nobile inchino per invitare la donna ad uscire da quella stanza fredda e umida e Masha senza farselo ripetere uscì.

Tarasova sorrise e vedendo Adrian guardarlo male gli fece una linguaccia e chiuse a chiave la porta della cantina!

Masha sentendo quel brusco rumore si girò e vide l'uomo bloccare la porta di ferro e non capendo urlò <cosa ti viene in mente! Aprì subito!>

Tarasova mettendosi subito da parte poiché Adrian non aveva preso tempo a cercare di sparare alla serratura disse <mi spiace ma infiltrati non sono ben ammessi, ora andiamo signora dopotutto non vuole vedere l'ultima cantina che c'è in questa villa?>

Masha strinse le labbra e stava per ribattere quando l'uomo gli puntò la pistola e disse <su su, non vorremmo perdere tempo vero?>

Masha fece una smorfia di fastidio e trattenendosi chiese cercando di ignorare il sorriso del sottoposto di Boian <Adrian stia bene?>

Ci fu silenzio e poi una voce profonda e roca disse <si, vada e non si preoccupi>

Alla donna le venne un mancamento, lasciarlo lì da solo in quelle cantine?

Strinse il tessuto dei suoi pantaloni e poi sentì <mi verrà di certo a recuperare mio fratello>

La donna respirò profondamente, dopotutto erano un duo inseparabile, se uno non c'era l'altro lo andava subito a cercare.

<allora nel mentre non temere Adrian, vedrai che Agap arriverà subito>

Tarasova sorrise e disse <allora ora che abbiamo dato i nostri saluti all'infiltrato possiamo andare signora Doronin?>

Masha dedicandogli una smorfia rispose <sarà meglio per te portarmici subito in quella cantina!>

Non aspettò nemmeno una risposta dall'uomo dai capelli rossicci e salì quelle scale, Tarasova mettendo via la pistola la seguì e dopo i loro passi non si sentì più nulla!

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