Zhongli e Childe lasciarono il bar alle sei e mezza.
Avevano parlato per ore, come ai vecchi tempi. A meno di un giorno dal loro incontro, dopo un anno, non avevano più smesso di chiacchierare. E Zhongli era quasi sconvolto da come fosse stato tutto fin troppo semplice. L'unica eccezione erano state le domande di Childe riguardanti al suo periodo in Canada.
Aveva abilmente nascosto parte della verità, e si era soffermato solo sui racconti dei suoi nuovi amici, mostrandogli le loro foto, proprio come aveva fatto a inizio viaggio con Dehya, Cyno e AlHaitham. Childe lo aveva ascoltato con entusiasmo, ridendo soprattutto quando Zhongli gli aveva menzionato tutte le pazzie fatte da Venti nel campus canadese.
-Ti prego, devi farlo venire qua. Voglio andare alle feste con lui.-,aveva commentato Childe, divertito.
Le due ore successive erano passate ancora più velocemente. Avevano tirato fuori dei discorsi sui loro futuri cosplay, hobby che per anni avevano fatto insieme. Zhongli si era reso conto fin troppo tardi di quanto fosse sempre stato sospetto che entrambi avessero fatto cosplay di personaggi che stavano bene in coppia, per anni a anni. Quando ci ripensava, non sapeva se sentirsi in imbarazzo, o se darsi dell'idiota per quanto fosse stato stupido a non realizzare prima che cosa provassero.
Adesso, però, avevano di nuovo tanti progetti da fare insieme. Dopo aver trascorso mezz'ora a sfogliare siti di parrucche, erano poi passati ad aggiornarsi su quali libri o serie tv stessero guardando.
Era assurdo sentirsi così bene. Sentire che tutto fosse tornato come prima. Zhongli aveva quasi paura che quell'effetto svanisse a breve, e che presto Childe tornasse a ricordarsi di cosa fosse successo l'anno prima.
Tuttavia, era impossibile che Childe avesse finto per tutto il pomeriggio. Forse aveva soltanto allontanato delle preoccupazioni che ancora provava, ma di certo non sapeva mentire così bene, non agli occhi di Zhongli.
Forse, stavano semplicemente facendo dei piccoli passi per riavvicinarsi, e si stavano rivelando efficaci. Zhongli, però, era perfettamente consapevole di avere soltanto un mese, per riuscire a dirgli la verità.
Da quel giorno in poi, le successive due settimane, si svolsero allo stesso modo. La preparazione dello spettacolo si era concentrata su esercizi di recitazione, per fare abituare tutto il gruppo a stare sul palco, davanti a un pubblico, o alle telecamere con cui Lumine e Aether li avrebbero filmati. Le vere e proprie prove sarebbero iniziate nella terza settimana.
Così, ogni giorno, Childe e Zhongli si ritrovavano a ritagliare del tempo per loro stessi, passando almeno un paio d'ore, al pomeriggio, a bere il thé, a parlare senza sosta e a ridere, fino a quando nessuno dei due voleva più alzarsi dalla sedia.
Nonostante il loro rapporto si stesse rafforzando ogni giorno di più, ogni sera ritornavano a casa con gli altri. Erano una comunità, un gruppo di amici che aveva affrontato molte sfide insieme. Ma nonostante la compagnia fosse piacevole, Zhongli e Childe sentivano un desiderio crescente di trascorrere del tempo da soli.
Le loro conversazioni spaziavano dai ricordi comuni ai nuovi progetti. Stavano pianificando quali viaggi fare dopo la ripresa dei corsi universitari e quali corsi avrebbero dovuto frequentare insieme: arte, letteratura, forse qualche corso serale di sport e qualche lingua straniera, ma di certo non matematica, nemmeno dopo che il loro amico Albedo e Sucrose li avranno pregati per la decima volta, disse Childe, scherzando con Zhongli.Zhongli fu sorpreso da quanto fosse facile riprendere il loro legame, come se l'anno trascorso senza quasi nessun contatto non fosse mai esistito.
Avevano ripreso a fare delle passeggiate insieme nei boschi, senza quasi mai neanche sfiorarsi, per quanto Zhongli, a volte, morisse dalla voglia di prendergli la mano, e Childe si trattenesse a stento dal posargli un braccio sulle spalle, come era solito fare.
Semplicemente, parlavano a lungo, come avevano fatto durante il loro primo anno di amicizia, quando i loro banchi venivano sempre separati, proprio perché non la smettevano di chiacchierare. Se non si scrivevano fino alle due del mattino, come erano soliti fare quando erano distanti, era semplicemente perché stavano nella stessa stanza anche per dormire.
Una stanza in cui i loro letti erano separati e entrambi si ritrovavano spesso a fissare il soffitto, incapaci di trovare il coraggio di andare a sdraiarsi l'uno di fianco all'altro, addormentandosi insieme o cercando un contatto più stretto. Parlavano fino a tarda notte, ridendo a volte così forte da svegliare AlHaitham e Kaveh e farli protestare.
Passavano le serate e le mattinate con i loro amici, ma quando restavano soli, tutto il resto sembrava scomparire, e Zhongli si sentiva così bene da desiderare quasi che il tempo si fermasse.
Nonostante tutto, entrambi sapevano che il tempo era un nemico implacabile. Zhongli aveva solo un mese per trovare il coraggio di dire la verità a Childe.
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Rain of Stone (Gossip In The Woods)
FanfictionUna casa per otto persone è decisamente troppo piccola, specialmente se ci sono soltanto quattro stanze. Ma bisognerà farsela bastare, dato che né Al Haitham nè Kaveh vogliono rinunciare a portarci il loro gruppo di amici per le vacanze estive. Torn...