Capitolo 6

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Mentre io mi stavo dirigendo alla ricerca delle famose bottiglie rubate dal bar la sera prima e la sera stessa, lui, ignaro della situazione, mi disse che avremmo dovuto rimandare dato che eravamo chiusi a chiave, ma lo sorpresi con le bottiglie che nel frattempo avevo recuperato…

Mi disse… “sei una genietta malefica”

“ahahah si, peccato che non ho i bicchieri…sai com’è non avevo la minima idea di incontrare ‘qualcuno’ in questa stanza”

“se vuoi beviamo dalla stessa bottiglia, se per te va bene” disse

“ok” dissi e mi sedetti vicino a lui

“immortaliamo questo momento” mi disse, così di botto

Imbarazzata gli feci notare che intorno a noi era buio pesto e non c’era nemmeno una fonte di  luce

“La faccio io la foto, testiamo le potenzialità di questo Iphone”.

E iniziò a scattare...incredibilmente uscirono foto carine, lui un dio in persona...io un po’ meno, molto meno…ma comunque carina e dolce. Le foto in modalità notte erano leggermente scure, ovviamente, ma in qualche modo ci vedevamo.

Poi gli venne un’idea e mi disse “Aspetta qui”

Accese la torcia e iniziò a cercare qualcosa nella stanza.

Non so come, tornò con un rialzo su cui poggiare il suo telefono e disse che in questo modo le foto avrebbero potuto essere più naturali, così lo impostò e mi chiese di porgergli il mio cellulare per utilizzare la torcia come una fonte di luce per avere più luminosità.

Dopo aver sistemato il tutto, mi disse di guardarlo e ridere, poi di avvicinarci alla bottiglia per bere, ma mentre ci stavamo avvicinando ci scontrammo con la testa e iniziammo a ridere a crepapelle e intanto il telefono faceva il suo lavoro...

Ci presimo gusto perché provammo varie pose buffe, linguacce, guancia guancia per finire che al posto di berlo lo champagne ce lo versammo sopra…  e in tutto questo il telefono continuava a scattare…

Dopo aver immortalato anche l’essere fracidi di champagne, abbiamo controllato le foto fatte e devo dire che erano venute molto naturali ma carine. “Mi detti il tuo numero?” mi disse così di botto..

“..così ti giro le foto” aggiunse

Dopo averglielo scritto sul cellulare mi memorizza con “Princess” e, pur se mi sembrava di aver vissuto un sogno, mi arrivarono tutte le foto appena scattate da un numero sconosciuto che memorizzai con “Lord Perceval”.

Gli dissi che non le avrei per nulla al mondo pubblicate e che poteva stare tranquillo che sarebbe rimasto tutto tra noi due. Mi disse “Grazie, ma è più per salvaguardare la tua privacy che lo devi fare...la mia ormai non esiste più, ma sappi che queste foto rientrano tra le mie preferite”

Credo che in quel momento una vampata di caldo mi pervase l’intero corpo e ringraziai che non ci fossero state le luci perché se no sai che imbarazzo.

Subito dopo gli squillò il cellulare e mi disse che doveva fare il secondo ed ultimo round al locale e che dopo questo round sarebbe andato via… “ma…” aggiunse “se ti va, possiamo seguire il tuo programma insieme se vuoi dato che le tua amiche hanno altri ‘progetti’. Non mi piace che tu vai da sola in giro per PARIGI…che ne pensi?”

Pur senza luce, i suoi occhi e il suo tono di voce richiedeva un’approvazione…potevo dirgli di no secondo lui?

Ovviamente gli risposi di “si, controllo l’agenda e le farò sapere”.. lui rise e disse che avrebbe atteso mie notizie, ma io gli feci notare che se avesse voluto veramente attuare questa cosa, avrebbe dovuto viaggiare in incognito…nessuna guardia del corpo, nessun outfit firmato “Ferrari”, insomma niente che potesse far risalire a lui altrimenti non ci saremmo goduti in tranquillità il momento... “Agli ordini capo”. Mi abbracciò forte e mi diede un bacio sulla guancia con delicatezza, in un posto specifico della guancia…molto vicino alla zona labbra. Il ragazzo è provocante quando vuole…ricambiai l’abbraccio, gli dissi ciao e di non chiudere a chiave ovviamente. Dopo avermi sorriso, qualche istante dopo la porta si aprì e lui andò via.

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