(Cap 1)
"Era il... 13 Aprile 1980, lo ricordo a malapena ma per farle capire devo cercare di spiegarlo" dissi allo psicologo del carcere. Era un giorno tranquillo di primavera, ero al parco con i miei, io e la mamma stavamo giocando "Ti stai divertendo Sal?" "SI!" mi avvicinai a lei per abbracciarla "Ti voglio bene mamma" "Anche io Sally, e te ne vorrò per sempre" poi uno sparo allo stomaco della mamma, il mio viso che sanguinava e le sue ultime parole: "S-sal distruggili" "CHI! COSA! MAMMA!" "Il c-culto" a quell'età non sapevo cosa avrei dovuto affrontare, ma di quel giorno non ricordo altro. Mi svegliai in ospedale avevo il camice sporco di sague e delle bende sul volto, non ricordavo come fossi finito lì ma ricordavo di mia madre.. corsi nel corridoio ma mi fermai all'immagine di mio padre che piangeva "Papà, che cosa è successo alla mamma?" lui non mi rispose e mi portò di nuovo nella stanza chiedendomi di dormire e così feci. Il mattino seguente i medici mi tolsero le bende dal viso e mi fecero guardare allo specchio il lato destro del mio viso era completamente sfigurato, per qualche motivo lo sparo aveva colpito anche me, il mio viso era così disturbante che i medici mi diedero una protesi che copriva l'intero volto, sembrava più una maschera "Non è obbligatorio che tu la tenga, puoi anche evitare, ma è per non disturbare le persone che ti guardano". Io e mio padre tornammo a casa e gli feci la fatidica domanda "Papà, credi che quando la mamma tornerà dall'ospedale mi riconoscerà con la mia nuova faccia?" e lui con aria triste mi rispose "Sal la mamma non tornerà più a casa..la mamma non c'è più" "Ma-" "Niente ma Sally! Accettalo! LA MAMMA è MORTA NON TORNERà MAI PIù!". Passarono 10 anni da quel giorno e io mi ero abituato alla protesi, io e papà ci trasferimmo, quello che era successo in New Jersey restava in New Jersey, compresa la mamma. Qando arrivammo pioveva e io avevo una strana senzazione su quel posto, la nostra nuova casa si trovava in un condominio abbastanza raccapricciante. Io e papà posammo tutti gli scatoloni nell'appartamento e finalmente potemmo riposarci.. "Hey Sal, perchè non vai in giro per il palazzo, magari ti fai nuovi amici?" io annuii e uscii.
ANGOLO AUTRICE:
heylà belli, lo so che è corto come primo capitolo ma è un pò un introduzione a tutto e nulla mi scuso pe eventuali errori. Alla prossima
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His Face
Paranormalè la mia versione della trama del videogame di Sally Face (di Steve Gabry) che vi consiglio vivamente di giocare. Se volete leggete, la scelta è solo vostra..