XIV

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Da Marta:
Sono in aeroporto e aspetto che chiamino il mio volo:

X: per il volo diretto a Barcellona andare nello stand 4.
L: dai andiamo Marta.

Aspe come!? Andiamo a Barcellona, non vedi l'ora, è una città stupenda e ci volevo andare già da molto. Diamo i nostri documenti e saliamo in aereo, inizio a pensare, pensare come sarebbe bello avere una vita vome quella di tutti, ecco bel senso, io della mia non mi posso lamentare, non mi manca nulla, ma in senso materiale, infatti mi manca l'affetto dei miei.
Mi dispiace molto per i miei nuovi amici, e chissà se Samu ha letto la mia lettera, oppure appena ha letto "sono Marta" ha smesso subito.
Nel mentre ascolto un po' di musica, io senza di lei non riuscirei a vivere, come al solito metto la mia playlist "sad" e guardo fuori dal finestrino, c'è un tramonto troppo bello, quindi decido di fotografarlo e metterlo come storia con come sottofondo la canzone "stupido" di massimo pericolo, è stupenda. Durante il viaggio mi addormento e mi sveglia l'hostess che all'auto parlare dice che siamo appena atterrati, mi alzo prendo la valigia e esco dall'aereo, davanti a esso c'è un piccolo pullman che ci riporta in aereo porto. Prendiamo le altre valigia che abbiamo dovuto imbarcare e uscendo prendiamo un taxi che ci porta in hotel visto che ancora mamma e papà non hanno trovato una casa. L'hotel è molto carino, mamma e papà stanno in una stanza, invece io nell'altra, per fortuna non stiamo assieme nella camera, già che è piccola poi impazzirei. Disfo la valigia e mi faccio una doccia veloce per poi andare a cenare sempre in hotel. Per cena abbiamo ordinato della semplice carne fatta arrostita, cin il cameriere ci parla la mamma visto che è spagnola, ma io tutto sommato me la cavo. Finito andiamo sopra e io mi butto a letto in un sonno profondo per poi svegliarmi alle 11, non vi credo, ho saltato la colazione! E ora come faccio a stare 2/3 ore senza mangiare, apro la valigia in cerca di qualcosa tra gli ultimi vestiti che ancora non avevo sistemato e trovo un pacchetto di caramelle alla Coca-Cola legato con un elastico, il fatto è  che quello non è un elastico qualunque, è L'elastico con la "l" maiuscola, infatti me l'aveva dato Samu il giorno del nostro primo bacio, quanto mi manca, ma non ci devo pensare e andare avanti, mi butto sul letto e mi mangio quel dannato pacchetto di caramelle.

SPAZIO AUTORE:
Ciaooo, ecco il capitolo di oggi, ci possono essere errori grammaticali ma non ho tempo per rileggerlo, buona notte.

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