"E non vuoi nessun errore, però vuoi vivere, perché chi non vive lascia il segno del più grande errore."
-Tiziano Ferro, Scivoli di nuovo.Sentì la sveglia suonare e aprì gli occhi, ormai aveva imparato ad odiare quel suono. Saltò giù dal letto prendendo qualche vestito a casaccio e si precipitò in bagno. Dopo essersi lavata, vestita e truccata leggermente, scese giù in cucina per mangiare qualcosa e salutò sua madre.
<<Buongiorno mamma.>>
<<Buongiorno Rachel, pronta per questa nuova giornata?>> le sorrise la madre.
<<Mamma, io non sono mai pronta quando si tratta di scuola.>> le rispose assonnata Rachel. Addentò sbuffando un biscotto e mando giù il tutto con un bicchiere di latte.
<<Ciao mamma, ci vediamo più tardi!>> salutò uscendo di casa, telefono alla mano, zaino in spalla, e cuffiette nelle orecchie. Camminava osservando quelle strade che conosceva ormai a memoria, e si rendeva conto di quanto la sua città cambiasse a seconda delle stagioni. Ripensò a tutti i ricordi malinconici che portava con sé e all'estate passata proprio quando il freddo gelido sembrò perforarle le ossa, e si chiuse ancor di più nel suo cappotto. Arrivò a scuola canticchiando qualche canzone e osservando i passanti indaffarati correre da una parte all'altra della sua città, Londra. Quelli erano di sicuro i periodi più freddi dell'anno, eravamo quasi a novembre ma già si poteva percepire il clima glaciale di Londra.
Quasi nel cortile di scuola si sentì chiamare da una voce. Si girò e notò subito la folta chioma della sua amica Alison, che la stritolò in un grande abbraccio come sempre.
<<Buongiorno!>> le urlò nell'orecchio, e Rachel pensò seriamente di poter perdere l'uso dell'udito.
<<Buongiorno Ali.>>ricambiò Rachel ridendo. Alison era una ragazza d'oro, aveva avuto la fortuna di conoscerla al liceo, e mai avrebbe voluto perdere la sua amicizia. Quella ragazza era dolce e sensibile, ma pronta a donarti la sua stessa vita pur di aiutarti. Lunghissimi capelli castani e ondulati, piccola di statura, occhi vispi e fisico da invidiare, era lì davanti a lei tutta felice e pronta per una nuova giornata.
<<Dove sono Mariah e Victoria?>> continuò a parlare Rachel guardandosi intorno.
<<Credo che Mariah stia per arrivare, Victoria si sa, è la solita ritardataria.>>
<<Già, hai ragione.>>
Presero a camminare insieme e appena trovarono una panchina libera si sedettero. Rachel osservava tutti quegli studenti passare, sbraitare e lamentarsi, fin quando i suoi occhi non si posarono su un gruppo di ragazzi, quel gruppo che lei conosceva bene ma che allo stesso tempo odiava tanto. Già, il gruppo più conosciuto dell'intero istituto: Liam Payne, Harry Styles, Louis Tomlinson e Niall Horan, e mentre continuava ad osservare, Alison irruppe nei suoi pensieri.
<<Sembra ne sia arrivato uno nuovo.>>
<<Davvero?>>
<<Si, penso si chiami Zayn.>>
Rachel e Alison continuarono a guardare il gruppo quando all'improvviso arrivò un ragazzo moro, a salutare il resto dei quattro. Rachel non poteva dirlo per certo data la lontananza, ma quel ragazzo le era sembrato un essere perfetto ai suoi occhi, per la sua bellezza disumana. Certo, non che gli altri quattro del gruppo fossero da meno, proprio per quello erano i più conosciuti di quel liceo, e potevano sentirli vantarsi tutti i giorni delle loro nuove conquiste o di tutte le loro avventure. Lei, era una ragazza fin troppo semplice, capelli lisci, biondi e lunghi, occhi color nocciola, fisico asciutto e non molto alta. Insomma, si reputava normale per quel che era.
<<Hey ragazze!>>
Si girarono e notarono Mariah camminare sorridente nella loro direzione.
<<Come mai così sorridente?>> chiese Alison.
<<Fatto pace con Jonas?>> continuò Rachel.
<<Si, ieri è venuto a casa mia e si è fatto perdonare.>>
<<Immagino.>> dissero insieme ridendo le altre due amiche.
Le ragazze si girarono in contemporanea per guardare il gruppo dei cinque ragazzi, e Rachel guardando lui si sentì male, ripensò a quello che era accaduto tempo prima, e il pensiero sembrò farle salire su quel poco cibo che aveva mangiato.
<<Ci pensi ancora R?>> le chiesero le sue amiche. Rachel non poté far a meno di annuire in silenzio. Sentirono la campanella suonare e decisero di avviarsi verso l'entrata di scuola.
Da quando si erano conosciute al primo anno avevano deciso di condividere insieme tutte le lezioni, dati anche gli stessi interessi, e quindi entrarono in classe pronte per affrontare una lezione di letteratura.
Andarono a prendere i loro soliti posti, Rachel e Mariah penultimo banco, ed Alison e Victoria il banco davanti al loro. Proprio mentre stavano per sedersi arrivò Victoria in classe come una furia. <<Per fortuna ho fatto in tempo, altrimenti quella vecchia mi avrebbe rotto le palle dicendomi di essere in ritardo.>> sbottò.
<<Si Vica, rilassati, sei in tempo.>> rispose Alison.
<<Eccola, che palle!>> esclamò Rachel.
La professoressa entrò salutando i suoi studenti e annunciando già il tema della lezione: Kant.
Le mani della maggior parte degli studenti scattarono prendendo penna e quaderno, per trascrivere il fiume di parole della professoressa, comprese le ragazze. All'improvviso Rachel si sentì chiamare da qualcuno e si ritrovò Kelly, una ragazza del loro corso, con la mano allungata per porgerle un bigliettino ripiegato. Avrebbe dovuto far passare quel foglietto alle ragazze davanti Alison e Victoria, due oche senza cervello, ma non resistette dalla curiosità, lo aprì e lo lesse.
"Venite alla festa a casa Payne stasera? Ci sarà anche il nuovo ragazzo del gruppo."
Ripiegò in fretta il biglietto e disse a Vica di passarlo avanti, facendole segno che le avrebbe spiegato tutto alla fine della lezione.
Quelle due ore passarono in fretta e si ritrovarono tutte a camminare per i corridoi di scuola. <<Cosa c'era scritto su quel biglietto R?>> le chiese Victoria.
<<A quanto pare, Payne stasera darà una delle sue solite feste.>> rispose la ragazza, riponendo alcuni libri nel suo armadietto.
<<Si ne ho sentito parlare, Jonas vorrebbe andarci, sapete che infondo si conoscono, ma io da sola non ne ho proprio voglia. Ci verreste con me? Ve l'avrei chiesto comunque più tardi.>> spiegò Mariah.
Rachel sentì un vuoto allo stomaco proprio quando la sua migliore amica Mariah pronunciò quelle parole.
<<Si potrebbe fare.>>disse Alison.
<<Rachel tu?>> le chiesero le altre.
<<Ragazze, non penso sia una buona idea.>>
<<Dai R, cerca di non pensarci e vai avanti, altrimenti ci starai sempre male.>> Già, Victoria aveva ragione, sarebbe dovuta andare avanti e così accettò.
<<Ci vediamo oggi pomeriggio da me allora, portatevi tutto quello che vi serve, ci prepareremo insieme.>> gli ordinò Victoria.
Così si salutarono e si diressero ognuna a casa loro pronte per rivedersi il pomeriggio.
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Spazio autrice:
Questa è la mia prima storia, e spero piaccia. Forse il primo capitolo può risultare banale, ma spero che i prossimi non saranno così. Ho cercato di fare del mio meglio per tutto, anche la copertina. Mi piacerebbe leggere i vostri commenti, quindi qualsiasi cosa scrivetelo, e nulla, ci vediamo al prossimo capitolo 👋🏼
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Reborn
Fanfiction> il ragazzo continuò a parlarle. > A quel punto qualcosa sembrò scattare in Rachel. > Rachel parlò con tutta la rabbia che aveva in corpo, per quello che il ragazzo davanti a lei le aveva fatto. > il ragazzo le si avvicinò pericolosamente e Ra...