Il mondo come una "bolla"
Così ho descritto il mio posto sicuro. In una bolla, una bolla che è stata tagliata ed è scoppiata tante volte, ma ogni volta si è rigonfiata. E dico "si è" perché ho fatto tutto da sola senza l'aiuto di nessuno. Gli altri non mi hanno mai aiutato come ho fatto io e non hanno mai dato affetto come ho fatto io. Ma va bene comunque,io farò il mio dovere, il dovere di una vera amica. Di veri amici ne ho avuti pochi e nessuno però mi ha dato l'affetto che ho sempre dato. Ovvio ci sono delle persone a cui dici ad esempio, chi ti piace o vari segreti ma dopo se ne approfitta la gente ed è questo che mi fa incazzare. Io se mi descriverei, sarei un pezzo di vetro fragile ma appuntito ed ogni volta che se lo si tocca ti taglia. La mia bolla è il mondo, dove posso urlare, giocare, cantare dove posso fare tutto quello che voglio così come piace a me. Quando sono andata dalla psicologa, l'ultima volta, mi ha detto che per essere un po' più "aperta" con le persone e non avere paura del giudizio degli altri dovrei fare entrare qualcuno dentro la bolla. Questo vuol dire affrontare la vita in due e, forse con la persona che amerai fino alla morte. Sostenersi avvicenda è bene però ogni tanto quando ci si chiude in se stessi è giusto prendersi del tempo per metabolizzare tutte le cose belle e brutte che accadono ogni volta che qualcuno cerca di cambiarti. Ovviamente non nel senso negativo ma ti vogliono dare più sicurezza. Il fatto è che, ormai ho esperienza con queste cose e so riconoscere una persona che darebbe la vita per me e chi, invece, se ne freghi dopo tutte le promesse che diceva di mantenere. Ho problemi di fiducia si. Lo ammetto, ma quando succedono queste cose la gente nuova, automaticamente, non sa veramente cosa si prova ed è peggio di dire "ha fatto male".
Sinceramente non lo so perché mi prendevano in giro. Forse per il fatto che ero l'unica a non uscire fuori col gruppo? Oppure perché non facevo altro che correggere la gente? Io l'ho facevo con un bene ma a quanto pare per gli altri non lo era. Ho un diario dove scrivo le mie giornate, dove scrivo quanto vorrei tirare uno schiaffo alle mie compagne che ridono di me. L'unica via di fuga è la musica. La musica è come se fosse il treno che mi porta nel mio modo.Questo capitolo era già molto più lungo. Chiara, come avete visto ha avuto varie difficoltà. Chissà se qualcuno riuscirà a farla ragionare in modo diverso...
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Un mondo pazzo, incasinato, magnifico
Chick-LitChiara è una ragazza appena entrata nel mondo dell'adolescenza. A soli 12 anni, per colpa dei suoni compagni, inizierà una vita molto diversa da come se la immaginava. Inizierà a soffrire di vari disturbi che la porteranno a chiudersi in se stessa...